CRONACA
FONTE:VIRGILIO NOTIZIE
Sul corpo di Elisa Claps sono presenti "numerose tracce di Dna". La rivelazione viene dal perito incaricato dalla Procura di Salerno di effettuare accertamenti di natura genetico-forense sui reperti prelevati nel sottotetto, il professor Pascali, che ha individuato del materiale genetico sui resti della studentessa di Potenza. Il Dna è stato individuato su capelli, pube, slip, reggiseno, jeans e maglietta della ragazza, oltre che nel sito dove giaceva il cadavere.
Tutte queste tracce biologiche non sono però state analizzate perché la quantità di campione prelevata è stata considerata "non sufficiente per comparazioni con profili genetici".
Come è possibile - si chiede l'avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta - che un genetista esperto come Vincenzo Pascali abbia trascurato esami fondamentali all'indagine? Il professor Pascali ha analizzato il Dna presente su un materasso che non aveva niente a che vedere con la scena del delitto e quello rinvenuto sul corpo di Elisa non è stato analizzato perchè ritenuto insufficiente. Ma oggi esistono strumentazioni in grado di fare rilievi su particelle fino a cento volte più piccole di quelle prese in considerazione con le attrezzature usate da Pascali". Commentando la decisione della Procura di Salerno di effettuare "accertamenti sulla relazione di Pascali", l'avvocato Scarpetta ha detto che "quella perizia non va rifatta ma va fatta per la prima volta".
Anche il fratello di Elisa, Gildo Claps, ha sollevato diversi dubbi sull'impossibilità di procedere alle analisi. "Chi si vuole difendere?" "Qual è il profilo genetico che non si vuole che venga fuori?", ha chiesto ieri l'uomo che da anni attende di sapere la verità sul delitto. "Quello che ci rassicura, però - ha aggiunto Claps - è la vigilanza da parte della Procura di Salerno e dei suoi consulenti. Siamo certi che questa volta nulla sarà lasciato al caso".
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