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domenica 31 ottobre 2010

Al Maximall di Pontecagnano: Reality in Gallery


MIEI SCRITTI

FONTE:WWW.LAPILLI.EU
DI MARIA SERRITIELLO


Quattro ragazzi, per diciassette giorni, sotto l’occhio delle telecamere, 24 ore su 24, vivono all’interno di Maximall, il centro commerciale di Pontecagnano (Sa). Il Reality Show, organizzato e somigliante in tutto e per tutto a quello più noto, il “Grande Fratello”, della tv commerciale, giunto, ormai, all’undicesima edizione, ha avuto inizio il 22 ottobre scorso, per terminare il 7 novembre prossimo. “Reality in Gallery al Maximall” può essere seguito 24 ore su 24 via internet, cliccando sul sito www.realityingallery.it. L’iniziativa, la prima in Italia organizzata all’interno degli spazi di un centro commerciale, è stata voluta fortemente dalla Direzione del Centro Maximall, unitamente alla collaborazione di tutti i negozi della galleria di Pontecagnano. Non sono mancati gli sponsor: Mobilificio Domus Arredo, Last minute and Go, Telecolore, Radio Bussola24, per sostenere l’impegno del centro commerciale.

Davide, Daniela, Vito e Katia vivono un sogno, restando chiusi all’interno di un negozio della galleria e sono visibili al pubblico attraverso le vetrine trasparenti. I quattro ragazzi, quasi tutti ventenni, provenienti da Eboli e Battipaglia, sono bene inseriti nella realtà in cui vivono, lavorano, studiano, si divertono come i loro coetanei.

I concorrenti hanno deciso di partecipare al Reality, dopo un’accurata selezione che li ha consacrati vincitori, un po’ per gioco e un po’ per potersi concedere, in caso di vittoria, il viaggio premio a Sharm El Sheik, posto in palio. Anche per i visitatori del sito, che possono seguire in diretta i 4 ragazzi e votarli, c’è un premio di consolazione, ossia concorreranno ad un’estrazione finale, un pacchetto “Boscolo Gift” per un weekend, con destinazione a scelta. Tutti contenti intorno a loro: madre, padre, fratelli e sorelle, amici e perfino i fidanzati/e, che tifano, votano e fanno votare attraverso due modalità: on site e on line.

Come trascorrono il tempo, 17 giorni non sono pochi a stare chiusi come pesci in una palla, Davide, Daniela Vito e Katia? Praticamente stravaccati sui divani che fanno parte dell’arredo del negozio, oppure a terra sulla morbida moquette, parlando, dibattendo, non si sa bene su cosa, approfondendo l’amicizia, nata all’interno della vetrina, fuori erano dei perfetti sconosciuti e giocando a carte, ci tengono a farlo sapere, costruite con le loro mani. I ragazzi, infatti, non hanno nient’altro a disposizione che carta e pennarelli colorati. Vivaddio, a volte, la necessità aguzza l’ingegno! Eppure vederli dietro ai vetri, privati volontariamente del sole e dell’aria, chiusi e sacrificati, fanno un certo effetto, una certa tenerezza, là, prigionieri ci sono rinchiusi pur sempre i nostri ragazzi, i nostri i giovani nutriti e cresciuti, da almeno dieci anni da Maria De Filippi con i suoi “Amici” e “Uomini e Donne”, seguiti a ruota e per non essere da meno da “X Factor e L’Isola dei Famosi” della tv pubblica.

Ragazzi emancipati Davide , Daniela, Vito e Katia, certo, che conoscono approfonditamente le tecniche e i meccanismi informatici, ma impastati di sommaria cultura, quella che gli fa desiderare un utile immediato, quello a lungo termine poi si vedrà. Costantemente aggrappati al presente, considerano questa del Reality, un’esperienza da non perdere, un’esperienza in più, una delle tante da aggiungere alla loro giovane formazione. Si reputano quasi degli eroi a vivere come fanno in una condizione prigioniera, hanno barattato con disinvoltura la libertà per un viaggio che solo uno di loro vincerà, ma tutti e quattro, per 17 giorni, saranno al centro di una galleria commerciale, protagonisti assoluti di un sito internet, come vedette, come quelle del loro programma preferito e si capisce quale. Un vantaggio da non trascurare e in alcun modo considerato dai protagonisti, in tutto questo c’è, infatti, per 17 giorni ai ragazzi sarà impedito di guardare la tv, un’occasione unica, una bella cura disintossicante, un premio nel premio ma certamente non considerato da loro, nel giusto valore.

Maria Serritiello

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