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sabato 23 ottobre 2010

E’ dimostrato: le galline hanno una loro forma d’intelligenza


CURIOSITA'

FONTE:TISCALI NOTIZIE
DI OSCAR GRAZIOLI



Scrivo oggi di galline. Sì proprio quelle considerate stupide, tanto da meritarsi alcuni famosi detti, quali “hai il cervello di una gallina” Se avrete la pazienza di leggere queste poche righe vi farò ricredere e vi darò anche una buona notizia, invece delle solite tristi e drammatiche.Se si prendono, come esempio delle galline ammassate in un capannone, o peggio in batteria si potrebbe fare un ardito paragone con la piazza gremita dai seguaci di un dittatore che applaudono, ripetono gli slogan urlati dal capo e compiono gli stessi gesti all’unisono. Dei perfetti imbecilli, incapaci di pensare con la propria testa. In questi casi, direi che le capacità cognitive di una gallina non sono poi così lontane da quelle di una persona.In realtà le galline hanno una loro forma d’intelligenza piuttosto evoluta. Gli esprimenti di Zayan e Domken, all’università belga di Louvain. Hanno dimostrato che questi animali si organizzano in gruppi gerarchici, sono capaci di distinguere tra individui familiari o estranei e, di conseguenza, le galline sottomesse nel loro pollaio si comportano in modo remissivo di fronte alle conoscenti, mentre attaccano quelle estranee.Zayan è poi riuscito a dimostrare, attraverso sofisticati esperimenti che prevedevano l’uso di diapositive e filmati, che le galline riconoscono un individuo da un solo e piccolo particolare del suo corpo. Nel cervello di questi uccelli si forma una sorta di immagine fissa e reale dei vari modi in cui un proprio simile si può presentare, sia come estraneo che come soggetto noto, non solo con l'esperienza reale, ma anche tramite immagini.Secondo Lea e Ryan, ricercatori inglesi, le galline sanno fare quello che neanche a noi è concesso perché, fossero uomini, sarebbero in grado di riconoscere due neonati in una foto di classe delle scuole medie. Galline e uccelli hanno parti del cervello molto più sviluppate dei mammiferi e sono in grado di comunicare tra loro con più di 20 “vocaboli” molti dei quali servono ad avvertire in caso di pericolo e persino a capire se l'eventuale predatore viene dall'aria oppure da terra.Nei mie primi anni di lavoro ho seguito numerosi allevamenti in gabbia e a terra di galline ovaiole. Se quelle a terra non ballavano (4 – 5/metro quadrato) quelle in gabbia erano una faccenda da lager. Quattro galline dentro una gabbia di neanche un metro quadro per tutta una vita (quasi un anno).Per fortuna, e vengo alla buona notizia, la Coop ha deciso che non venderà più uova di galline in gabbia ma soltanto quelle provenienti da animali allevati a terra, all’aperto (en plein air) o biologiche. Anticipando la data del 2012 (che poi magari subirà il solito rinvio) fissata dall’UE per la cessazione delle batterie, la Coop ha “liberato” 560.000 galline dalla schiavitù, come già avviene da anni nei paesi del nord Europa.Con una nostra scelta, e qualche centesimo in più per uovo, possiamo determinare la schiavitù o la libertà (relativa) di milioni di galline che, ancora nel nostro paese, non riescono letteralmente a muoversi all’interno di una gabbia metallica.

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