Pagine

domenica 30 luglio 2023

Si è concluso a Salerno il Premio Charlot, 35esima edizione

 


Fonte: www.lapilli.eu

di Maria Serritiello

Le Serate e gli ospiti

Un’altra serata bellissima, delle 15 di ogni sera, stigmatizzate dal 15 luglio, gratuitamente, nel sotto piazza della Concordia, con Ron che canta Lucio Dalla, l’indimenticabile e poi il sipario si è chiuso sulla 35esima edizione del Premio Charlot 2023. La passerella degli artisti che scendono in campo è sempre di tutto rispetto, grazie, al Patron Claudio Tortora, che con tanta semplicità riesce ad assemblare un programma di 15 serate, una più impegnativa dell’altra e ad invitare a Salerno calibri artistici come: Massimiliano Gallo, Violante Placido, Antonio Milo, Adriano Falivene, Maurizio Vandelli, Stefano Veneruso, Francesco Montinari, Simone Tamaro, Corrado Ardone, Sergio Rubini, Francesco Di Leva,  Ornella Muti, Mogol, Peppe Iodice, Massimo Masiello per citarli, più le celebrazioni dei compleanni di Lucio Dalla e Lucio Battisti ((80 anni) e Massimo Troisi (70). Ed ancora per la sezione Charlot Monello uno spettacolo delizioso “Transylvania” per la regia di Antonello Ronga. Tutti personaggi, protagonisti del mondo dello spettacolo, venuti al Premio Charlot, per ritirare l’ambita statuetta che li premia e li celebra.

Il filmato

Prima di ogni serata, presentate dal garbo e dalla professionalità indiscussa di Cinzia Ugatti, che ha reso amabile anche le interviste di personaggi non di spettacolo, è andato in onda il filmato del talentuoso regista, Antonello Ronga, che celebra l’edizione corrente. Qualche parola in più per Antonello Ronga, oltre a dire che è un bravo regista, bisogna volentieri spenderla, perché ha l’anima di un fanciullo cresciuto, la sensibilità di un uomo buono e la capacità artistica dei grandi protagonisti dello spettacolo, con l’umiltà di chi sa che crescere nell’arte è una ricerca continua. Quest’anno il protagonista delle sue immagini è stato Claudio Tortora, che nella sua mente, fin da piccolo ha avuto il grande Charlie Chaplin. Maglietta rosa un filo di barba in più, lo ritroviamo dinanzi la locandina dell’arena ad accarezzare il bozzetto di Charlot, quasi ad evocare la sua immagine e magia la vede, la rincorre per le vie della città, verso lo storico stadio Vestuti, tra i vicoli del centro storico, lassù in alto all’Arechi, lungo il mare e verso il teatrino dei burattini ed il porto tra le barche e le passerelle, fino ad arrivare a Largo Barbuti, dove sul palco, già pronto per la tradizionale rassegna, c’è lui, il caro Charlot, che a gesti lo invita, sempre, poi, a scomparire al suo avvicinare. Il grazioso omino non va cercato fuori, nelle strade, Egli è nell’animo di Claudio Tortora, legato alla sua persona, che manca poco ad una sua identificazione e non è detto! Il messaggio subliminale di Antonello Ronga, è che 35 anni di questo ambito premio è entrato nel tessuto della città e si colloca ogni metà luglio di ogni anno come “cosa” salernitana. Grazie Antonello e grazie Claudio per questa poesia iniziale ad ogni apertura di serata. In lontananza nel mio immaginario (N.D.R.) sento l’evocatrice musica di “Luci della Ribalta” il film che mi fece conoscere un così grande ed eccelso uomo di spettacolo.

La Gara

Una delle serate più significative di quelle approntate per la kermesse è, senz’altro, quella dedicata ai comici esordienti, che si sono sfidati gareggiando tra loro. Sono stati di numero 6, tre donne e tre uomini ed il pubblico, muniti di penna e foglio predisposto, hanno forato la preferenza. I concorrenti dal nome Rosa Di Sciuva, Davide DDL, Raffaele Nolli, Lunanzio, Madame Vrainage e Serena Tumbarello, invitati a produrre il loro numero da Alessio Tagliento, umorista, autore televisivo e regista milanese, ma una vecchia conoscenza di Salerno per aver condotto laboratori di preparazione alla comicità al Teatro Ridotto di Salerno, si esibiscono dinanzi un pubblico attento, consapevoli dell’importanza del premio. Nell’attesa dello scrupoloso conteggio, per ingannare il tempo, una gradita e piacevole performance di Vicenzo Comunale, Premio Charlot 2016. Lanciatissimo, ormai, si esibisce stabilmente a Zeling, ottenendo successo di pubblico e di critica. Vincenzo è un ragazzo di 27 anni, che a soli 20 anni ha vinto l’ambito premio per la sua capacità di affabulazione, i suoi monologhi, che scrive da solo, sono di elegante fattura, la lingua italiana non gli è sconosciuta e le puntate in dialetto condiscono il tutto. L’intelligenza gli è compagna e le sue osservazioni, ricche di spunti del quotidiano, le riversa con naturalezza e semplicità sul pubblico. Alla base c’è cultura di fondo e si vede.

Il Premio Charlot 2023 è di Raffaele Lolli

Il Premio della Critica è assegnato a Lunazio

A premiarli, sul palco, un emozionato Gianluca Tortora, di padre in figlio e nel segno di Charlot.

 Sipario!!

Maria Serritiello

www.lapilli.eu








 

 


sabato 15 luglio 2023

Al Teatro Charlot di Pellezzano (SA) gli Arteteca divertono il pubblico

 


Fonte: www.lapilli.eu

di Maria Serritiello

Che gli “Arteteca” fossero divertenti è cosa risaputa, ma che col tempo siano diventati bravi comici, quelli, per intenderci, che si fanno apprezzare per il tempo giusto, per le battute a raffica, per l’intelligenza del testo che arriva a tutti, senza fare arricciare il naso ai puristi della lingua, è stata una piacevole conferma.

Li seguo da sempre (N.D.R) da quando a Paestum, dove il Premio Charlot era approdato, per quelle strane anomalie che succedono a volte, me li ritrovai sul palco, poco più di due giovanetti, a fare il verso a quelli che si scrivevano su Facebook. Siamo agli inizi di questa malattia collettiva e non c’era neanche WZ a fare da contraltare!

Seduti su due sedie, con le tastiere sulle ginocchia si collegavano con quegli appellativi strani, adatti a mantenere la privacy, all’inizio, sicché la conversazione iniziava così: “Ciao super dotato 68’. “Ciao passera solitaria 80’. “Da dove chatti”, chiede lei. “Dalla cucina” gli risponde lui. Lei incalza “Come ti sei fatto” e lui “Ti sbagli è stanchezza” Imperterrita lei “Che carattere hai?  “New romance 14” è la risposta di lui. Due sprovveduti della tastiera, da usare di nascosto, anche se lei è già più capace, perché sa cosa vuole da quella chattata. Siamo nel 2011 e di cammino ne hanno fatto i due giovani, tanti successi raccolti, tanti spettacoli e partecipazioni a Made in Sud, sulla Rai, che li hanno fatto conoscere al grande pubblico.

Grandi scopritori di talenti la famiglia Tortora, nel caso si cita il patron Claudio Tortora, il capostipite a creare il Premio Charlot, dove tutti dal primo all’ultimo, su quella pedana vincente, sono passati e così anche gli Arteteca.

Da tre anni Gianluca Tortora, degno erede, mette su, quale direttore artistico, una rassegna estiva dal titolo “R. Estate con noi” nell’arena del Teatro Charlot di Pellezzano (SA) in collaborazione con il media partner RADIO BUSSOLA 24. Un programma di tutto rispetto, in una zona discosta dal centro cittadino e che offre vantaggio di qualità: il parcheggio.

Gianluca Tortora assieme al socio Piermarco Fiore hanno scommesso su questo teatro, che era stato abbandonato e senza un progetto attivo che lo facesse risplendere. Grazie alla ferrea volontà e la capacità imprenditoriale dei due giovani, il teatro si è ripresa la scena, per cui si alternano eventi che soddisfano il pubblico. Ieri sera Monica ed Enzo, ovvero il duo che fa coppia anche nella vita, hanno divertito molto, il pubblico accorso. Lei sempre pronta ad esaltare i punti deboli di Enzo, lui vittima sacrificale, che si offre con rassegnazione, per la buona riuscita dello spettacolo. Ed eccoli i vari sketch che puntano sulla loro vita matrimoniale e quella precedente: dove andiamo in vacanza, l’appuntamento al buio, l’invito a cena della suocera allergica al prosciutto, offrendole manicaretti a base di quel prodotto, quando un uomo ha 36,00 di febbre, il primo appuntamento, Sara, lo loro figlioletta, in scena( la bambola), i tamarri, la regina dello shatush, dove passiamo le vacanze di natale, ma la loro bravura sta nell’ improvvisare battute spontanee con il pubblico, pratica molto comica che evidenzia una perfetta sintonia tra loro, un leggersi a memoria, che scampo non ce n’è  per nessuno. Ebbi a dire, tempo addietro, dopo un loro gradevolissimo spettacolo al Teatro Ridotto di Salerno, che come coppia comica richiamavano gli ineguagliabili Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, dopo averli visti, ieri sera, al teatro Charlot di Pellezzano (SA), confermo il mio giudizio. Sono proprio bravi, si comprendono velocemente e cambiano i ruoli con una rapidità sorprendente. Due ore e forse più, trascorse nel sano divertimento, dove a ridere sono stati proprio tutti, grandi e piccini.

Maria Serritiello

 

Un po' della loro storia artistica

Dopo aver seguito dei corsi di formazione ed aver maturato varie esperienze teatrali, nel 2005 nasce un gruppo chiamato “Lazzari felici” formato da Monica Lima, Enzo Iuppariello ed altri due giovanissimi attori: Claudio Greco e Francesco Iacono. Nell’anno 2005 i Lazzari felici vincono il premio nazionale “premio Totò alla comicità” ed entrano nella stagione di alcuni teatri a Napoli, come il “Centro Teatro Spazio”, il “Caffè cabaret” e il teatro “Troisi”. Nell’anno 2006, vengono riconfermati nelle stagioni teatrali del 2005, e rientrano anche in quella del teatro “Palcoscenico” di Napoli. Il 7 Luglio 2007, nasce il duo di cabaret “Gli Artétéca”, formato da Monica Lima ed Enzo Iuppariello. Nello stesso mese il duo vince il premio nazionale “Festival del cabaret di Manciano” – Grosseto. In agosto sono finalisti ai premi: “Ridiamoci su” di Vico Equense – Napoli “Valsugana Ridens” di Levico Terme – Trento “Avanti il prossimo” di San Giovanni Teatino – Chieti. Ad ottobre vincono il premio “Ridi che ti passa” di Afragola – Napoli In questi mesi partecipano a varie trasmissioni televisive, tra le quali “Buona Domenica” e “Seven Show”. A dicembre partecipano al prestigioso premio di cabaret “Bravo Grazie” in onda su Rai due. A seguire Made in Sud, film e tanto altro.