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lunedì 28 febbraio 2022

 



FONDAZIONE NAZIONALE DI STUDI TONIOLIANI


       Centro di approfondimento della Dottrina sociale della Chiesa

                        www.giuseppetoniolo.com

Sede legale: Via Pratale, 64/A – 56127 Pisa

Segreteria organizzativa nazionale

c/o Basilica “Incoronata Madre del Buon Consiglio”

Via Capodimonte,13 – 80136 Napoli

Fondazione Nazionale di Studi Tonioliani Campania

VERBALE RIUNIONE DEL 26 FEBBRAIO 2022

Il giorno SABATO 26 FEBBRAIO 2022 alle ore 10:00 a Napoli, presso la Basilica “Incoronata Madre

del Buon Consiglio” in Via Capodimonte, 13 si è tenuta la riunione della               Fondazione Nazionale di Studi

Tonioliani            -  sezione Campania      per discutere e deliberare sul seguente 

ORDINE DEL GIORNO

1) Riflessioni di mons. Nicola Longobardo, assistente ecclesiastico della Fondazione Nazionale  

    di Studi Tonioliani per la Campania e il Sud Italia,

2) Relazione del Segretario organizzativo nazionale;

3) Il 29 aprile 2022 ricorre il decennale della Beatificazione di Giuseppe Toniolo (29/04/2011 –      

    29/04/2022), per l’evento organizziamo un convegno sulla figura di Giuseppe Toniolo.

3) Premio “Giuseppe Toniolo” terza edizione;

4) Varie ed eventuali.

Sono presenti:

Ferdinando Bianco, Giuseppe D’Alessandro, Armando De Rosa, Mario Di Costanzo, Antonio Falcone,

Marco Galasso, Diego Guida, Nicola Mons. Longobardo, Francesco Manca, Francesco don Rivieccio,

Maria Serritiello.

È nominato segretario verbalizzante Antonio Falcone.

Il  Segretario  organizzativo  della  Fondazione  Nazionale  di  Studi  Tonioliani    Francesco  Manca             rende

edotti i presenti delle questioni poste all’ordine del giorno e dà avvio all’assemblea.  

Ricorda che alla luce degli incresciosi e deplorevoli episodi di guerra in corso tra la Russia e l’Ucraina, la

Fondazione di Studi Tonioliani, rifacendosi all’art. 11 della nostra Costituzione:                L'Italia ripudia la guerra

come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie

internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie

ad  un  ordinamento  che  assicuri  la  pace  e  la  giustizia  fra  le  Nazioni;  promuove  e  favorisce  le

organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo              , condanna l'utilizzo di qualsiasi violenza armata come

strumento di offesa, inteso come mezzo per la risoluzione dei conflitti fra i popoli. La pace è una meta a

cui tutti dobbiamo aspirare e per la quale tutti dobbiamo operare. 

Prosegue illustrando ai presenti, l’incontro tenutosi giovedì 24 febbraio u.s. a Pompei con S.E. Mons.

Tommaso  Caputo,  Arcivescovo  Prelato  di  Pompei  per  presentare  la  Fondazione  Nazionale  di  Studi

Tonioliani e le sue finalità, a cui hanno partecipato Francesco Manca, segretario organizzativo nazionale,

responsabile per la Campania e il Sud Italia della Fondazione Nazionale di Studi Tonioliani; Mons.

Nicola Longobardo, assistente ecclesiastico della Fondazione di Studi Tonioliani per la Campania e il Sud

Italia e Antonio Falcone, responsabile per la Città Metropolitana di Napoli e vice responsabile della

Fondazione per la Campania. Il segretario nazionale Francesco Manca ha, inoltre, proposto a S.E. Mons.

Tommaso Caputo di organizzare a Pompei un convegno sui due laici e Beati della Chiesa Bartolo Longo

e Giuseppe Toniolo anche alla luce della loro amicizia. Mons. Caputo ha accolto la proposta interessando

della stessa, per la sua partecipazione, anche il massimo studioso di Giuseppe Toniolo Mons. Domenico

Sorrentino, Vescovo di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo-Tadino e Foligno.  ​

Manca ha poi ricordato ai presenti che giovedì 3 marzo p.v. alle ore 18,30 si tiene il secondo incontro

nazionale della Fondazione in webinar; nell’occasione il Presidente nazionale della Fondazione il prof.

Romano Molesti illustra ai soci le finalità della Fondazione.

Quest’anno,  aggiunge  il  segretario  nazionale  Manca,  ricorrono  i  dieci  anni  della  Beatificazione  di

Giuseppe  Toniolo          (29/04/2011  -  29/04/2022);  per  l’occasione  propone,  di  intesa  con  Mons.  Nicola

Longobardo, rettore della Basilica “Incoronata  Madre del Buon Consiglio” Capodimonte – Napoli e

assistente ecclesiastico della Fondazione Nazionale di Studi Tonioliani per la Campania e il Sud Italia, di

organizzare a Napoli presso la Basilica di Capodimonte in Via Capodimonte n. 13 un convegno per

ricordare il Beato Toniolo.

Il convegno sarà promosso dalla Fondazione Nazionale di Studi Tonioliani in collaborazione con la Rete

delle  associazioni  “Giuseppe  Toniolo”  coinvolgendo  nell’organizzazione  dell’evento  anche  altre

associazioni che hanno tra le loro finalità la promozione dei principi della Dottrina sociale delle Chiesa. 

Dopo ampia discussione i presenti hanno deliberato di organizzare per               venerdì 29 aprile 2022   alle ore

9,30  il convegno dal titolo:         Pace, Giustizia, Economia oggi nel pensiero di Giuseppe Toniolo             .

Il  segretario  nazionale  Francesco  Manca  ha  anticipato  che  sarà  fatta  anche  richiesta  all’Ordine  dei

Giornalisti della Campania di inserire il suindicato convegno nella piattaforma del FPC dell’Ordine dei

giornalisti per la formazione continua degli operatori dell’informazione.

Al convegno, dopo i saluti di      Mons. Nicola Longobardo           , assistente ecclesiastico della Fondazione di

Studi  Tonioliani  per  la  Campania  e  il  Sud  Italia,  di     Ottavio  Lucarelli              ,  presidente  dell’Ordine  dei

Giornalisti  Campania       e  l’introduzione  di      Francesco  Manca           ,   segretario  organizzativo  nazionale,

responsabile  per  la  Campania  e  il  Sud  Italia  della  Fondazione  Nazionale  di  Studi  Tonioliani             ,

intervengono: Suor Anna Monia Alfieri               , giurista, economista esperta di politiche scolastiche, scrittrice;

Giuseppe  Acocella         ,  rettore  dell’Università  degli  Studi  Telematica  “Giustino  Fortunato”  Benevento;

Leonardo  Becchetti       ,  ordinario  di  Economia  Politica  presso  l'Università  di  Roma  “Tor  Vergata”;

Stefania  Brancaccio       ,  imprenditrice,  vice  presidente  nazionale  UCID  (Unione  Cristiana  Imprenditori

Dirigenti) e presidente UCID Campania;               Romano Molesti              , presidente nazionale della Fondazione di

Studi Tonioliani. Modera l’incontro         Guido Pocobelli Ragosta              , giornalista, vice caporedattore e segretario

di redazione della Tgr Rai Campania, presidente UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana)            Campania. 

Per quanto riguarda la terza edizione del “Premio Toniolo” con il coordinamento di Felicio Izzo, preside

del Liceo artistico e della Comunicazione “Giorgio de Chirico” di Torre Annunziata, attiveremo il gruppo

di lavoro per diffondere, per l’inizio del prossimo anno scolastico ed accademico, il regolamento del

Premio nelle scuole e nelle università.

La riunione è stata conclusa da mons. Nicola Longobardo con un momento di preghiera in chiesa.

Napoli, 26 febbraio 2022  

                                                                                                                                                  Il   Segretario verbalizzante

                                                                                                                                                    Antonio Falcone








domenica 27 febbraio 2022

I piccoli piedi nudi di Maria Serritiello

 







I piccoli piedi nudi

                                  Di Maria Serritiello

 

I piccoli piedi nudi nella neve,

sono uguali alle scarpette rosse,

dell’ altra guerra.

 

Muta è l’invocazione!

 

Hai detto “

Non voglio morire”,

ma fumo esce dal camino…

 

L’alba è grigia,

senza voli di uccelli

e latrati di cani

 

27-2-2022                 Maria Serritiello

 

Per l’invasione dell’Ucraina
















martedì 22 febbraio 2022

I pensieri e le poesie di Gennaro Di Donna

 





Ricevo pensieri  e poesie da Gennaro Di Donna, sono felice di ospitarlo nel mio blog. Grazie per quanti vorranno leggerlo

Maria Serritiello



Sono Gennaro Di Donna, nato a Torre del Greco nel 1955.

Diplomato ragioniere, ho lavorato negli uffici giudiziari, in Prefettura, all'Università, al Comune di Torre del Greco. Sono stato giornalista e coautore di alcuni lavori scientifici su riviste nazionali ed internazionali.

A sedici anni, i vulcani sono entrati, con forza, nei miei studi. In particolare il Vesuvio e i Campi Flegrei, hanno avuto un ruolo fondamentale per la mia conoscenza.

All'Università Federico II ho collaborato con il professore Giuseppe Luongo, già Direttore dell'Osservatorio Vesuviano.

La mia avventura all'Osservatorio Vesuviano è piena di ricordi indimenticabili. Ricordo la crisi bradisismica dei Campi Flegrei negli anni 1982-84 e gli incontri di studio con il professore Luongo, direttore dell'Osservatorio Vesuviano.

Oltre al Vesuvio ed i Campi Flegrei, mi sono interessato del Vulcano Mt. St. Helens, nello Stato di Washington (USA) che nel 1980 è esploso con grande energia.

Con il professore Adriano Mazzarella, meteorologo, ho svolto lavori di ricerca sul clima.

Studiare un vulcano e il clima è un'esperienza straordinaria.

Quello che scrivo è molto lontano dalla poesia, non sono un poeta. Non l'ho mai pensato.

Attraverso momenti di sconforto, di apprensione, di solitudine interiore per le malattie che, da otto anni, mi hanno devastato. Vorrei un mondo che non esiste, un mondo che non so esprimere.

A volte, scrivere dei versi mi ristora, con essi nella mente ricordo il passato, il mio passato.

La mia cara e indimenticabile Rosanna, era appassionata della poesia napoletana.

Per lei ho scritto molti versi. Ricordo i suoi occhi neri e profondi che mi dicevano tutto l'amore che sentiva per me.

Rosanna è rimasta nel mio cuore e, ancora oggi, mi dà la forza di scrivere versi che dedico a lei.


Se solo avessi un'ora

Avevo te e sei andata, quella sera d'estate, lontana.

Un mondo invisibile ti sovrasta e la solitudine, che è in me,

si nasconde nei ricordi del tempo.

Se solo avessi un'ora, un'ora sola,

per vedere i tuoi occhi splendidi, ascoltare la tua voce,

avvertire il tuo sentimento d'amore, sentirei il paradiso.

Il tramonto, con i suoi colori, domina la mia mente,

che aspetta, senza riposo, la notte profonda!

Piove

Le prime gocce, un fulmine e poi la pioggia costante.

I lampi illuminano la notte e il vento trasporta le gocce che diventano più intense.

La meraviglia dei fulmini che cadono con il guizzare veloce verso terra e nell'aria stessa.

La pioggia, ora, è intensa sempre più, e il frusciare si sente dietro la finestra.

Il temporale si è fermato, mi affaccio e avverto l'odore della terra!

Il Vesuvio

Il Vesuvio, montagna di fuoco.

Tra cenere e lapilli sulla roccia di lava,

mostra la bellezza della natura ignea.

Scienza, poesia, musica, versi e passione

fanno del vulcano un luogo dove l'amore vince ogni avversità.

Una domenica d'estate

Una domenica d'estate, il sole, a mezzogiorno, splendeva sulla bella Napoli.

La gente passeggiava per le strade e, come in un sogno, era felice.

I bambini giocavano gioiosi nei vicoli e tutto sembrava un paradiso.

Un paradiso? Sì! Quel giorno il Signore discese dal Paradiso

e camminava tra la folla napoletana.

Dio ascoltava ogni singola persona, ricca o povera, e quando fu nel Cielo esclamò:

Napoli è bella, come la sua gente, ed io la salverò!

Come una danza

Mormora appena il mare stanotte, e nel buio sembra senza vita.

Ecco, l'aria ha un sussulto, e poi un altro, e uno ancora

e le onde seguono il ritmo, come un danzare nel tempo che passa.

Domani, forse, il mare si acquieta e io, solo nei miei pensieri,

ammiro la natura, questa natura che sorprende. Sempre!

2

Vorrei

Vorrei ascoltare un albero quando arriva l'autunno.

Vorrei ascoltare le foglie che cadono col loro colore ingiallito.

Vorrei ascoltare il loro lamento.

Vorrei ascoltare la gioia del domani.

Vorrei, vorrei, vorrei!

Nel mare dei sogni

Nel mare dei sogni, ho visto il passato;

Nel mare dei sogni, il sole era splendente più del solito;

Nel mare dei sogni, le piogge erano leggere;

Nel mare dei sogni, ho assaporato la felicità;

Nel mare dei sogni, l'amore è amore per sempre.

La vita

La vita, lunga che sia, è come la lava di un vulcano.

Nasce dal cratere e si insinua tra le rocce che le fanno strada

o bloccano il suo percorso.

Ma la vita, come la lava,

supera gli ostacoli e riprende il suo cammino.

A volte la lava, esausta,

si ferma perché l'energia si è fermata.

Sì, proprio come la vita.

Non bisogna disperarsi per questa realtà comune a tutti,

senza esclusione alcuna.

La vita gioca il suo ruolo di positività o di negatività del destino.

Ma un fatto è certo: la vita è vita, comunque sia!

La nuvola

Vedo, tra le nuvole, il sole.

Un sole pallido, che si nasconde e riappare

e poi si nasconde e riappare

tra le nuvole d'autunno.

Una nuvola, adesso, fa i capricci.

Pare dubbiosa a coprire la luce del sole

e si lascia, senza opporsi, a disciogliersi nel cielo.

La nuvola non c'è più, lascia il suo posto alle altre,

ed io aspetto il cielo sereno.

Ricordo di te

Ho trovato un vecchio libro,

è un libro che racconta l'amore.

Ho trovato un vecchio anello, mi ricordo del nostro amore.

Ho trovato una vecchia maglietta, che indossavi in estate.

Ho trovato una vecchia borsa, che mi ricorda la nostra gioventù.

Ho trovato una vecchia lettera d'amore, con la carta ingiallita.

Ho trovato un ricordo, il ricordo di te che vivi nel mio cuore.

3

Un nuovo giorno di luce

Vorrei dialogare col Sole che tramonta, con i suoi colori di fuoco.

Tu che scaldi questo mondo.

Tu che, instancabile, sei fermo nel cielo del mattino.

Tu che salvi la natura col tuo calore.

Tu che riscaldi dopo la tempesta.

Tu che salvi la nostra vita.

Il Sole, muto nella sua intimità, scompare con una promessa:

un nuovo giorno di luce!

L’amore in una rosa rossa

Un amore racchiuso in una rosa rossa appena sbocciata.

Un amore che vive in te, che vive in me.

Questo amore che è segreto, un segreto che scopriamo noi. Io e te.

Tu, amore, sei la mia verità, il mio desiderio, la mia vita, il mio tutto.

Il nostro amore, la rosa rossa, il passato, il silenzio.

Vengo da lontano

Sono un migrante e vengo da lontano.

Sono un nero e vengo da lontano.

Sono povero e vengo da lontano.

Sono un semplice uomo e vengo da lontano.

Sono un figlio e vengo da lontano.

Sono un padre e vengo da lontano.

Sono fedele a Dio e vengo da lontano.

Cerco un paesaggio

Cerco un paesaggio dove i fiori della vita esprimono desideri lontani

Cerco un paesaggio illuminato dal sole, quando il sole è lucente

Cerco un paesaggio dove la luna risplende all'amore, questo amore splendente

Cerco un paesaggio dove esiste, oh Dio, soltanto il tuo amore infinito

Giorno d'autunno

Le foglie coprono la terra bagnata

e il vento leggero le porta via.

Agitate dal vento, creano piccoli vortici

e la pioggia sottile le accarezza.

L'autunno si svela con la sua semplicità, tra il cielo sereno,

la tenue pioggia e il cauto vento.

Questa notte la pioggia ha trovato una stasi

e il vento spazza via le nuvole.

Il cielo è sereno.

Domani, sarà

un giorno d'autunno!

4

Meravigliosa Natura

Il cielo, imbiancato dalle nuvole, lascia l'azzurro sperduto

Piove e la luce si oscura.

I fulmini lasciano la loro luce al rumore dei tuoni

Un tuono esplode in un lungo suono.

Sembra deluso, arrabbiato contro la pioggia.

Piove. La pioggia lontano, ora vicina,

ora debole, ora intensa, ora i fulmini, ora i tuoni.

Calma la tua ira, possente e meravigliosa Natura!

Arriverà, presto, il sereno.

Il tempo di un amore

Ho sognato un giorno d'estate,

quell'estate di tanti anni fa

L'incantevole freschezza di un tempo,

il tempo di un amore.

Amore. Amore sereno dei giorni sereni

Insieme, passeggiavamo in strade senza fine

I pensieri, quelli più belli, incrociavano le nostre parole

Erano parole, parole d'amore senza fine

Il mantello di pece

La luce, dei giorni felici,

tramonta in questo mondo martoriato,

deluso, arrabbiato, impotente.

Quale sarà il futuro prossimo e di quello a venire?

La luce ha calato, inesorabilmente, il suo splendore,

e il buio, orrendo delle tenebre, avvolge il suo mantello di pece.

A zio Enzo

Ero piccolo così, mi facesti un regalo: un giocattolo.

Lavoravi fin da ragazzo.

Ti assentavi per mesi e non ti sei mai lamentato un solo giorno.

Ti incontravo per strada o a casa quando hai smesso di lavorare. Era bello incontrarti!

Ogni giorno, venivi a casa e anche quando ero in ospedale.

Per me, che tristezza.

In quel tempo, stavi bene.

Ricordo i bei tempi, quando, per hobby, mi osservavi a lavorare con circuiti elettronici.

Ora, dopo una malattia, non identificata, durata due anni, sei andato via da noi.

Non ti ho salutato, caro zio, per il mio male.

Come avrei voluto farlo, è un tormento, un tormento di pianto che invade il mio cuore.

Addio.

5

Napule

"Vurria essere n'auciello pe' vulà dinte all'aria, chella bella, ca piace a tte.

Che suonne doce, c'alleria, che felicità.

N'auciello che canta 'na canzone d'ammore, 'na melodia doce comme a 'sta città,

staggione pe'

staggione.

Napule, vurria addeventà n'auciello!"

E...cchesta è libertà?

'Na vota, tanto tiempo fa, ce steva nu palazzo sgarrupato.

Chiedevo, 'nnucente, perché?

A guerra, i bombe, a tristezza e a speranza da gente.

Chelle parole erano amare. Amare comme 'o veleno.

Pensaie, tra mme e mme, ca ero fortunato,

nun avevo visto l'orrendo dramma.

'O tiempo è passato, tutto è cambiato, viviamo nella libertà.

Poi ci ho pensato. A libertà nun è libertà: a guerra da povera gente, i popoli senza pace, le funeste

dittature, l'amarezza della fame per milioni di bambini.

E cchesta è libertà?

La natura indefinita

Sei nel mio cuore, come quando ti ho amata e amasti me.

Sono passati anni che sopporto questo dolore

e ho distratto con mille esperimenti la mia delusione della vita.

Il ricordo di te, la tua gioia, sono in me come il mio respiro.

Sai, anch'io sono stato sul punto di morte.

Il destino mi ha lasciato vivere ma, adesso, è come se non esistessi

e mi manchi più della vita.

Credo in Dio

Mi è difficile pregare.

Sono molto confuso e non ho la forza di rivolgere i pensieri all'Altissimo.

Perché mi succede tutto questo?

Non credo che ci sia una risposta che soddisfi tutto il malessere che è in me.

Perché Dio è silenzioso nella mia anima?

Sono colpevole della mia umanità

e dei miei errori nei confronti dell'Universo che mi circonda?

Signore, mi rivolgo a Te, affinché una nuova vita di serenità spirituale

mi avvolga nella Tua immensa misericordia.

Il freddo inverno

La notte gelida dà il benvenuto al freddo del mattino.

Il pallido colore del cielo, la pioggia, il vento furioso

accompagnano, oggi, la vita.

È gennaio, un abbaiare di un cane risveglia il sonno di chi dorme

e chi è sveglio già vive il freddo inverno.

6

A mia figlia

Diletto amore

Figlia, diletto amore,

ricordo quando tu, bambina, mi venivi incontro.

Oggi, ti preoccupi di me e stai, con i tuoi occhi che brillano,

a guardare il mio viso e aspetti un sorriso, quello di sempre.

Figlia, sei nel mio cuore che ti cerca ogni momento di questa vita

che dedico a te, mio amore.

Il coraggio

Che gioia, che tristezza, quanto amore,

che delusione, che speranza, che notte buia,

senza domani.

Mi chiedevano, ogni giorno della mia vita, "fatti coraggio!".

Prendevo il coraggio con le mani,

dimenticavo e ricordavo e poi la tristezza,

tristezza e coraggio, coraggio e tristezza.

Adesso, proprio adesso, no!

Sono diversi anni, più di quattro lustri, tra il dolore,

penso al tuo dolore.

Quella notte d'agosto, dal dolce pensiero, alla fine di tutto.

L'alba del tempo

È passato il tempo delle nuvole bianche e del cielo tinto d'azzurro.

Ammiro, come non mai, l'alba e il tramonto del tempo.

Questo tempo che trascorre nel futuro, bello o triste.

Questo tempo della speranza.

Questo tempo del risveglio.

Questo tempo dell'oblio.

Questo tempo, senza tempo.

L'immensità

Ho sognato di volare nello Spazio, nell'immensità dell'Universo.

Stelle roventi, immobili e lontane e pianeti che le giravano intorno

con lentezza e più veloci.

Ho sognato migliaia di asteroidi

e ho visto enormi meteoriti.

Ho visto creature tra le galassie

ed oggetti del mistero astrale.

Allontanandomi dalla Terra,

il tempo ha rallentato la sua corsa e, in sogno, sono ringiovanito.

Sì, non accusavo le mie sofferenze.

Che bello viaggiare nello Spazio infinito, nell'immensità, senza traguardi.

È solo fantasia, nient'altro.

Il sogno è andato via.

Svegliandomi, tutto è tornato nella realtà della vita!

7

Il seme della mia vita

Ho trovato un seme di una pianta che non conosco.

È appoggiato, tutto solo, indifeso, senza i propri simili.

Un passerotto, attratto, si è fermato nei suoi pressi,

ma sembra ignorare la sua presenza.

L'uccellino si allontana, torna di nuovo,

va via e ritorna sui suoi passi.

Il seme, questa volta, è spostato dal vento.

Mi chiedo: perché il passerotto non ha beccato il seme?

Adesso, solo adesso, tutto è noto in me.

Il seme è la mia vita che, ancora, nel vento dell'esistenza, vive in me.

Risveglio

La mente si risveglia alle tue parole,

perché il pensiero attraversa il percorso del tempo.

Tempo che eri, tempo che sei, tempo che verrà.

Il passare degli anni, dei mesi e dei giorni senza fine,

aspettano la speranza che non verrà.

Il gabbiano

Era quasi buio.

Un gabbiano aveva perso lo stormo e volava nell'oscurità, senza pace.

Che pena mi faceva questo volatile solitario, senza meta.

Finì di volare e si poggiò su un tetto.

Sentivo il suo garrito.

Aspettava il sole che nascesse e riprendere il suo volo, sul mare accanto.

Una rosa rossa

Una rosa rossa per esprimere tutto il mio amore.

Quante volte ho fatto questo gesto,

quante volte ho detto "ti amo".

L'amore che ti fa vivere.

L'amore che ti fa morire di gioia.

L'amore che ispira la bellezza della vita,

la bellezza che è in te, mia adorata.

Sulle vie affollate da tanta gente che incrocia i suoi passi,

io vedo te, soltanto te, prezioso amore.

La vetta dell'amore

Il tuo amore, il mio amore,

il nostro amore che innalza il cuore al di sopra di ogni vetta.

La vetta più alta di ogni montagna,

la vetta che arriva al cielo e nel cielo, ancor più.

Ascolto la tua voce, ascolti la mia voce,

il cielo ascolta la nostra voce.

La nostra voce che grida nell'universo la parola più bella: AMORE.

8

Il cielo intorno a te

Il cielo pieno di stelle, e tu sei accanto a me, mio amore.

Guarda quella stella, è più lucente tra mille stelle,

ma tu sei l'astro del mio cuore.

Passano le ore.

Le prime luci illuminano il tuo volto.

Ti guardo! Apri i tuoi occhi.

Occhi blu, come il cielo intorno a te.

Respiro d'amore

Sei così bella ai miei occhi

che sento nell'anima tutto il respiro di un amore, senza fine.

Quando mi parli, ascolto il vento leggero,

che inonda la ragione della vita che è in me.

La brezza di questo amore che mi travolge,

che scopre i sensi nascosti, che arde in me,

che grida ti amo.

L'amore che entusiasma i tuoi occhi

e risponde, alle mie parole, con una frase che hai nel cuore: amor mio.

Ti adoro, mio amore.

Il tuo sorriso

Sogno te tutte le notti.

Quando mi sveglio, tu dormi ed io guardo il tuo viso e sento la tua voce.

Poi, apri gli occhi, mi sorridi, mi abbracci, mi baci

e mi dici: ti amo.

Ti alzi, prendiamo un caffè e mi guardi con i tuoi occhi illuminati d'amore.

Giù, per strada, osservo te. Tu, ti giri e sorridi.

Ti guardo ancora, te ne accorgi, mi baci

e mi dici: ti amo.

Tutto il mondo è tuo, tutto il mondo è mio.

Quest'amore che è tuo, quest'amore che è mio.

Niente lo distruggerà. Giammai.

La vita e l'amore

Se tu non esistessi, che cosa è una rosa?

Un fiore senza amore.

Delle rose rosse sono un pensiero d'amore, il tuo sorriso.

Ti incontro e parliamo di noi.

Sei stupenda nei tuoi pensieri ed io,

incantato, senza parole, sogno la vita e l'amore.

Mi svegli dal mio incanto, ridi, ti dico ti amo.

Chiudi gli occhi, ma non so perché.

Un angolo di strada, mi abbracci e abbracio