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domenica 10 ottobre 2010

"Nadì senza paura"


MIEI SCRITTI





FONTE:www.lapilli.eu
di MARIA SERRITIELLO


“Nadì senza paura” è il libro scritto per bambini da Gilda Ricci e presentato il 24 settembre scorso, presso il punto Einaudi di Salerno, con le illustrazioni di Juanita Postiglione. La favola di Nadì è stata creata da Gilda, per i suoi amati bambini, infatti l’autrice ha insegnato nelle scuole elementari, per più di trent’anni, ma da quest’anno, negli istituti superiori, istruirà gli allievi in psicologia. Il libro appare, così, come un sorta di arrivederci, un allontanamento meno cruento da quel mondo infantile spontaneo, ingenuo ed affettivo, con il quale Gilda si è sempre misurata, promuovendo attività eccellenti.

Il libro si presenta coloratissimo, di facile approccio, in stampato maiuscolo e le parole, di un brillante viola, bandito il nero, balzano facilmente agli occhi dei giovanissimi lettori. Le illustrazioni, della bravissima Juanita, scenografa all’origine ma una vita dedicata al disagio dei giovani nella scuola, sono un scoppio di colori, un arcobaleno sceso sulla carta, per cui il lilla, il glicine e il fucsia predominano sui verdi e sugli azzurri, mentre i gialli ed i rossi rimarcano l’intensità della storia.

Tanti i bambini accorsi alla serata, quasi come ad una festa e in questo sta l’eccezionalità di Gilda e dei suoi piccoli amici. Sara, Allegra, Alessandra, Francesca e altri hanno trovato la presentazione del libro divertente, malgrado la serietà della serata per cui, essi stessi, sono stati protagonisti, con spontanei interventi, abili disegni e irruzioni gioiose ed affettive verso l’eccezionale maestra che per loro resterà, per sempre Gilda.

Nadì è un bambino come tanti, con le sue paure e le sue passioni, che preferisce l’isolamento, la chiusura nel suo mondo-casa, tra computer e televisione, senza scuola, senza acqua per lavarsi, senza rumori assordanti esterni, senza maestre che dettano le regole dell’apprendimento e senza vincoli di ogni tipo. In una fiaba per bambini, gli elementi magici sono fondamentali per rendere il protagonista, Nadì, capace di affrontare le sue paure, superarle e cambiare la propria vita. Ed ecco le farfalle, questi piccoli animaletti variopinti che aiuteranno il piccolo della favola ad apprezzare il mondo che lo circonda. E così Farfalliel e Farfalleden, due farfalle sorelle, riusciranno a trasportare Nadì nel loro mondo, forse soltanto in sogno, al cui risveglio, però il bimbo da fifone diventa coraggioso.

Una storia delicata, leggera, come lo sono le farfalle disegnate coloratissime e che si trovano racchiuse nelle pagine del libro. Le farfalle sono state per Gilda le ispiratrici della favola, quando quest’estate le ha trovate in una casa, a loro dedicata e precisamente a Bordano, in provincia di Udine, sotto le maestose Alpi friulane. Non è un caso, allora, se i capelli di Gilda sono trattenuti da un cerchietto ornato da una visibile farfalla, essa stessa lo spiega ai presenti, per niente turbati dalla sua rivelazione, perché tutti ne sono convinti, e cioè che lei si sente anzi lo è una bambina.

All’informale incontro è stato presente il professore Gerardo Leo che da vent’anni a Siano è il patron dell’associazione culturale “Fantasilandia”, la quale trova nella metodologia e nella didattica di Gianni Rodari il filo conduttore per la creatività dell’infanzia.

Il ricavato del libro è tutto devoluto in beneficenza all’associazione “Mariarte”, che si occupa del disarmo dei bambini soldati. Il libro è dedicato ai nipotini dell’autrice che vivono stabilmente a Milano ma molto spesso vanno in Israele e Nadì, infatti, è l’anagramma di Israele che vuol dire “buona novella”.

Maria Serritiello

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