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martedì 5 ottobre 2010

LA RAGAZZA DELLA COSTIERA


CRONACA

FONTE: CORRIERE DELLA SERA


MILANO - È di Francesca il corpo ritrovato sabato al largo di Panarea, in Sicilia. A riconoscerlo è il padre di Francesca Mansi, la ragazza di 25 anni morta a seguito dell'alluvione del 9 settembre scorso che si è abbattuta su Atrani, in costiera amalfitana. «L'ho riconosciuta prevalentemente dai vestiti, gli stessi che indossava quel giorno», ha detto Raffaele Mansi. «Ho dovuto riconoscerla soprattutto dagli indumenti, mia figlia era completamente irriconoscibile. Del resto, non aveva nè tatuaggi, nè segni particolari».

IL RITROVAMENTO - Il corpo era stato trovato sabato a nove miglia da Lipari, fra le due isole, un sub ha individuato in mattinata il cadavere di una donna in avanzato stato di decomposizione. Quando è stato recuperato su un gommone della Guardia costiera, ci si è accorti che il volto era irriconoscibile. Indossava però una maglietta bianca con un personaggio di Walt Disney, un paio di jeans neri e un paio di scarpe Converse All Star. Gli stessi abiti che Francesca, aveva addosso il giorno del disastro. Francesca, nota ormai a tutto il Paese, la «ragazza della Costiera» cercata a lungo e invano nel suo mare, lavorava nel bar della piazzetta di Atrani.

LA TRAGEDIA - L'ultimo a vederla era stato il suo «capo», Lello Rispoli, il titolare della «Risacca». L'uomo che di fronte al fango che aveva sfondato la porta chiusa e invaso il suo locale, si era appeso al lampadario per non essere trascinato via. Fu un attimo, raccontò il figlio Antonio dopo la tragedia riferendo la sua testimonianza, «e non la vide più». «Signore ti ringrazio - è stata oggi la reazione di Raffaele, il padre, che nei giorni scorsi aveva rivolto diversi appelli alla politica perchè si facessero più sforzi nelle ricerche -. Almeno avrò un luogo dove piangere mia figlia Francesca». «Ho ricevuto una telefonata dei carabinieri di Amalfi - ha raccontato - da loro ho appreso che forse il corpo ripescato laggiù nelle acque siciliane era quello di mia figlia». «Potete capire bene cosa ho provato in quegli attimi, il tumulto di sentimenti. Nella mente ha iniziato a girare il film di una vita trascorsa con Francesca».

CORRENTI STAGIONALI - Il corpo di Francesca Mansi spinto al largo, nel mare, dalla forza del fiume di fango dell'alluvione di Atrani è stato spinto nel suo «viaggio» verso le Eolie da una corrente stagionale di circa 3 decimi di nodo. A ricostruire la dinamica della tragedia, sulla base di un modello matematico, è Roberto Sorgente, ricercatore di ruolo del Cnr, gruppo oceanografico di Oristano. Nonostante le carte delle correnti indichino per la zona di mare interessata un flusso da sud a nord, sostiene il ricercatore, nel Tirreno meridionale in questo periodo c'è la presenza di un vortice anticiclonico di correnti che procede in senso orario. «Parte approssimativamente dal Golfo di Napoli e il suo ramo orientale si estende lungo la costa amalfitana, si dirige verso ovest fino ad attraversare le Eolie», ha spiegato Roberto Sorgente. «Prosegue poi ancora a occidente, ma tornando verso nord».

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