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mercoledì 30 luglio 2014

Wasaga Beach di Maria Serritiello

 

                              Wasaga Beach

Wasaga Beach

mi giungi lontana

e ti trovo  solitario,

più del tuo cammino.

Senza fuoco e

senza fiori

ad abbellire la spianata

valle.

Nessuno sa del tuo sepolcro

Io l’unica depositaria

della tua terra,

tasto il  freddo marmo

e racconto di te.

                                                    Maria Serritiello

30 Luglio 2014    per Zio Oreste
 
 


In viaggio con me di Maria Serritiello


 
 
 
 


In viaggio con me
                                      di Maria Serritiello

 

In viaggio con me,

bagaglio carico sulle spalle

e per mano

tutto quanto posso trascinare.

Cerco strade nuove

ma è alle vecchie

che torno volentieri.

Come guerriero

sono al mio fianco,

e a passo spedito

m’avvio.

Amo la mia compagnia,

i vecchi pensieri,

il futuro che mi sovrasta

e la penna che  in fretta striscia

sulla moleskina nera.

Nel vario cammino,

brandelli d’amicizia

tronchi di conversazione

e fauci spalancate ai bisogni

incontro.

Con me la libertà,

quel poco che  resta

assaggio

ed al ritorno,

del giardino m’invade il profumo,

il letto di nuovo culla

e Kora nell’attesa, uguale Argo.

 

3 maggio 2012                           Maria Serritiello
 
Un po' diverso quest'anno il ritorno, Kora, dolorosamente non mi attende più. Jace ha fatto del suo meglio ma non è stata la stessa cosa...cq grazie per l'attesa
 
 
 
 

venerdì 11 luglio 2014

Un vero successo l’ottava edizione 2014 della “Pennetta all’Ogliarese” di Ogliara (Sa)

 
(Foto Maria Serritiello)

Fonte :www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Proprie gustose le “Pennette all’Ogliarese”, che dal 4 al 7 luglio scorso, hanno, con il loro profumo di cottura, invaso la piazza di Ogliara, zona collinare di Salerno, sostituendo quello dei petali dell’Infiorata della settimana precedente. L’evento gastronomico, organizzato dalla Pro loco che quest’ anno è all’ottava edizione, utilizza, per la preparazione della squisita “golosità”, zucchine, fiorili, guanciale ed un ingrediente che non è dato sapere, neanche sotto tortura, dalle tre cuoche che, in questi 4 giorni, hanno compiuto un’autentica maratona per la quantità di pennette preparate e servite in un’aggraziata scodellina di creta. Le pennette vengono presentate al pubblico in una maniera più che originale e cioè in una forma cavata di formaggio che ne esalta il sapore. Sagra di successo”, può definirsi, ormai, la “Pennetta all’Ogliarese”, per la tanta folla accorsa, incuriosita dal passaparola e dai tanti manifesti affissi in tutta la città e non ultimo per beneficiare del panorama e dell’aria pulita che da qui si gode in semplicità.
Non sono mancate le buone sfizioserie, come le frittelle ai fiori di zucca, i panini variamente imbottiti, le patatine, le zeppole calde, le bibite fresche e il vino a volontà. I più piccini, poi, hanno trovato le bancarelle di giocattoli, mentre gli adulti sia l’oggettistica che l’animazione ballerina con musica rigorosamente dal vivo, infine e ciò è degno di lode, lo stand per la celiachia, una novità in assoluto. Sotto il poderoso tiglio sono stati disposti in bell’ordine sedie e tavoli, ripuliti ogni volta, dopo l’uso, da una veloce squadra di ragazzi, un lavoro volontario che li abitua alla socializzazione e alla progettualità. La chiesa aperta ed illuminata, pronta ad accogliere, sia pure per un saluto veloce, il Signore sa come ascoltarci e Don Giuseppe, il nuovo parroco, sul sagrato a parlare e a conoscere i propri fedeli, è stato il tocco che mancava per sentirsi uniti e vivere la festa con la giusta gioiosità.
La razionalizzazione degli eventi decisa da quest’anno per le zone collinari di Salerno, si è rivelata una carta vincente, assolutamente da ripetere per risaldare la tradizione ed essere convinti, che se non si è costretti a scegliere, ma a partecipare ad ognuno degli eventi proposti, il vantaggio lo si riscontra.
Da questa settimana tocca a Rufoli e all’organizzazione Associazione San Michele, che propone, dall’11 al 14 luglio 2014 la “Sagra di Lagane e Ceci”, giunta alla sua 24esima edizione. Dallo scorso anno lo spazio a disposizione si è triplicato con la bellissima Piazza San Michele, inaugurata e ricavata dagli spazi, sotto chiave, accanto alla chiesa. Non ci sono sconti per chi è a dieta, meglio mettersi l’animo in pace, le tentazioni golose, infatti, dureranno fino alla fine di agosto, la staffetta mangereccia degli ottimi sapori, passa il testimone, di settimana in settimana, per tutte le zone collinari.
Maria Serritiello



                                 

Al Polo Nautico di Salerno recital pianistico del Maestro Giovanni Alvino

 
Fonte :www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
 
 
Giovedì 10 luglio, alle 20,45 presso il “Centro Congressi Polo Nautico” di Salerno, l’Associazione Arechi, M° Sergio Caggiano in collaborazione con il C.C.C Francavilla, M° Giovanni Paracuollo, ha presentato il Recital Pianistico del giovane e talentuoso Maestro Giovanni Alvino, direttore artistico, tra l’altro, dell'AMI Associazione Mozart Italia sede di di Benevento. Nel bellissimo salone di rappresentanza, pavimentato verde mare e con drappeggi di intenso blu alle balconate, si diffonde una pregevole musica dal pianoforte a coda che il Maestro Alvino suona con vera maestria. Il programma è di tutto rispetto sia per gli autori interpretati, Mozart, Beethoven, Chopin, Listz e Grunfeld, sia per la complessità dell’esecuzione.
E’ giovane il Maestro Giovanni Alvino, appena ventinovenne, ma già con un importante curriculum alle spalle. E’ risultato vincitore, infatti, di molti primi premi in concorsi nazionali ed internazionali, si esibisce costantemente in numerosi recital per importanti enti ed associazioni musicali tra cui La società dei concerti di Milano e Ravello Concert Society.” Ha cominciato a suonare all’età di tre anni ed ha debuttato come enfant prodige al Maurizio Costanzo Show nel 1992. L’incipit al pianoforte è stato sotto la guida del M° Carlo Alessandro Lapegna, proseguendo poi col M° Vincenzo Balzani. Si è diplomato con il massimo dei voti, da privatista, al Conservatorio “G. Verdi” di Milano ed ha concluso a maggio il percorso di perfezionamento alla prestigiosa Accademia Internazionale “incontri col Maestro” di Imola, sotto la guida del M° Piero Rattalino. Ha frequentato numerose masterclass e corsi di perfezionamento con importanti nomi del concertismo internazionale. Forma duo con la pianista Elena Piccione e si dedica con molto entusiasmo e da vero mentore all'attività didattica rivolta agli allievi in particolare ai giovanissimi talenti e agli appassionati di musica e di pianoforte. Questo impegno è lodevole perchè mette le sue conoscenze  ed il suo talento al servizio di giovanissimi che hanno bisogno di sostegno e di un modello da seguire. 
Serio, pacato, con una presenza scenica che dà subito sicurezza e certezza della sua bravura, accarezza i tasti, i bianchi ed i neri, con uguale dolcezza, che per lui sono creature vive, sì che appena le tocca gli rispondono con la magia del suono. A fine programma il bis è d’obbligo, anzi più di uno e lui senza nessuna apparente fatica, eppure ce n’è tanta, si concede con semplicità, per far piacere a chi lo ascolta. Ancora “Chopin”, uno studio tutto su tasti neri e il “Sogno” di Schumann, per lasciare intatto il desiderio della buona musica, se essa così viene eseguita.
 
Maria Serritiello
Foto (Maria Serritiello)
 
 
 
 

Le “Baccanti” di Euripide al liceo De Sanctis di Salerno per l’Officina del dramma Antico


 

Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serrritiello
del 3 luglio 2014


Quanta energia diffondono le “Baccanti” del Liceo De Sanctis di Salerno, il 24 giugno, la sera di San Giovanni e quanta foga emanano i loro corpi, avvolti dal lutto nero per annunciare con le parole e con il colore della notte, la morte. Dalla loro parte, le “Baccanti” di Euripide, ovvero le ragazze del classico del liceo De Sanctis, hanno la bellezza, la sinuosità e sono disegnate agili. Scarmigliate e frenetiche, nella danza di intrecci si muovono feline e anche quando agitano o sollevano il tirso per aumentare il pathos della rappresentazione, incutono una pavida reazione che si sospende ma che ritorna al loro apparire. Recitano all’unisono, senza sbagliare una battuta, senza che nessuno vada fuori tempo, scandendo le parole, voci quelle del coro, che non tradiscono emozioni ma ne trasmettono tante. Il largo spiazzo dell’Istituto, che ogni anno ingloba l’Officina del dramma Antico, trasformandosi, anche grazie ad una opportuna e composita scenografia (Marta Genovese, Angela Biccardi e Benedetta Maresca), in un vetusto anfiteatro, agevolmente contiene le  tredici ragazze, nei loro movimenti sincronici ed alcune pedane su cui salgono, scendono e si sistemano, per poi sparire quando appaiono i personaggi maschili della tragedia. Intanto la musica di Ludovico Einaudi,  l’inconfondibile sua suonata al piano, viene diffusa e si sparge discreta per l’aere, pur facendosi notare, pur  sottolineando  tutto ciò che avviene in scena.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              

 

Dioniso, dio del vino, del teatro e del piacere, nato da Zeus e Semele è accusato dalle sorelle di lei e dal proprio cugino Penteo, di essere un mortale e non il figlio del sommo Dio. Nel prologo, primo a comparire in scena, è proprio lui, che spiega ai tebani la sua natura divina ma è là, loro increduli, anche per punirli. Così inculca nelle donne tebane ma anche nelle altre della Grecia, il germe della follia, per poter celebrare sul monte Citerone, riti orgiastici con le sue seguaci, le Baccanti. Penteo non convinto, non lo riconosce divino e lo fa arrestare, ma lui prontamente si libera. Intanto le Baccanti, furiose ed incontenibili, devastano e distruggono, mettendo in fuga la popolazione. Dioniso, con uno stratagemma, riesce a convincere Penteo a mascherarsi da donna per spiare le mosse delle terribili Baccanti, ma queste assetate di sangue, si avventano su di lui e lo fanno a pezzi. La prima ad infierire sul re di Tebe, tragico orrore, è proprio sua madre Agave.

 

La messa in scena delle Baccanti, grazie alla traduzione e all’adattamento della super Prof. Anna Rotunno e grazie alla sua stessa regia, congiunta alla prof Amelia Imparato, è stato uno spettacolo degno di lode per l’eccezionale bravura degli allievi (Zeus solo sa quanta fatica e quante prove ci sono dietro ad uno spettacolo risultato così perfetto!). Le Baccanti, per la complessità del testo che vuole richiamare la trinità cattolica, perciò in scena due Dioniso e una voce fuori campo, a ricomporre il padre, il figliolo e lo spirito santo, una bella intuizione della regia, è una tragedia poco rappresentata. Nelle note stilate per la comprensione di ciò che ha ispirato lo spettacolo, la Prof.ssa Rotunno dice: “…il principio guida del nostro lavoro, è rappresentato da una sorta di epochè o sospensione del giudizio…”

 Ingegnosa è la doppia immagine del dio che gli ha permesso di riflettersi come in uno specchio, ma che ha dato anche l’agio d’ impiegare un alunno in più, soddisfacendo le numerose richieste dell’affollato laboratorio teatrale di quest’anno.

Il coro delle Baccanti, poi, ha dominato la scena a dispetto dei vari autori greci, così Euripide, che per lo più assegnano quasi sempre alle donne, ruoli secondari, intruppandole in affollati cori, fondale umano alle loro tragedie. Francesca Credentini, Adelma Maria Arenare, Andrea Bonfrisco, Maria Francesca Cascone, Arianna Catino, Angela Cavalloni, Benedetta Crescenzo, Federica D’Agostino, Rita De Chiara, Bianca Giulia Leprotti, Martina Quagliano, Gaia Rocco, Chiara Salzano Alice Sorgente.

 

Due gli interpreti per il dio del vino: Dioniso 1, Giulio Abbamonte, sicuro, scenico e rappresentativo. La sua interpretazione, da consumato attore, ha dato slancio al personaggio. Dioniso 2, Valerio Elia che gli è stato dietro, come suo doppio, con altrettanta bravura.

Penteo, Fulvio Ragusa, si è trovato disinvoltamente a suo agio nelle vesti del re di Tebe. Buona la sua recitazione, sempre pronto ad ogni attacco del personaggio ed infaticabile nel tenere testa a Dioniso.

Cadmo Germano Gorga, Tiresia Nicolò Pio Pinto, Agave Michela Serena D’Urso, hanno ben caratterizzato i personaggi a loro assegnati

 

A fine spettacolo il Dirigente scolastico, Prof.ssa Angela Elia, ha magnificato il lavoro degli eccellenti alunni e l’ottima professionalità unita alla precisa competenza delle insegnanti: Rotunno ed Imparato, promettendo, per l’anno prossimo, un teatro all’altezza degli spettacoli che si rappresentano al De Sanctis, l’istituto situato là da cinquant’anni, un po’ in  disparte,  circondato dal verde che lo rallegra, laddove, un tempo, si odoravano diffusamente, le zagare  di aranci e limoni, un  paradiso, il “Paradiso di Pastena”, per l’appunto.

Maria Serritiello

(Foto Maria Serritiello)
 
 

 

 

giovedì 10 luglio 2014

Non innamorarti di una donna che legge di Martha Rivera Garrido






(Grazie a Giovanbattista  Leone per aver scelto la poesia su fb)



Non innamorarti di una donna che legge
di Martha Rivera Garrido

Non innamorarti di una donna che legge,
di una donna che sente troppo,
di una donna che scrive…
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa,
che sa di sapere e che inoltre è capace di volare,
di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride
o piange mentre fa l’amore,
che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica,
lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai.

Nata a Santo Domingo, il 19 gennaio 1960 Martha Rivera Garrido è pronipote del grande poeta dominicano Fernando Gaston Deligne. Poetessa, narratrice, saggista, ricercatrice e giornalista di opinione, ha tradotto diversi autori di lingua inglese come Anne Sexton e Sylvia Plath.

NON ME NE VOGLIA IL LETTORE DI QUESTA SPLENDIDA POESIA MA SE A RECITARLA CI FOSSE DAVIDE CURZIO SAREBBE TUTTA UN'ALTRA COSA...SCOMMETTIAMO?


                 
 
Ed ecco che Davide Curzio legge e sentite che musica la sua voce...Ho vinto o no la scommessa?
 
 
ma anche la versione in i lingua  brasiliana è affascinante. Perché proprio  brasiliana la lingua? Ma, perché in questo momento Davide Curzio è là, nel lontano Brasile...
 
 
     
 
 

sabato 5 luglio 2014

Ancora lotte per le" Investiture" Moretti detta le regole per la processione del Santo Patrono dei salernitani

 
Fonte :la Città di Salerno
di Barbara Cangiano
 
 
ARCIVESCOVO MORETTI
 
 guardando il video della sua conferenza stampa mi rammarico che non sapesse quante statue sfilano in processione...E' confermata la sua 'estraneità all'evento che più  compatta i salernitani e nel quale si ritrovano in una  identità . unica. Lei non ci conosce e né sente il bisogno di capirci, ciò mi  addolora perché la mia religiosità, si è sempre ispirata agli insegnamenti di umiltà e di preghiera di San Francesco d'Assisi. I miei educatori alle parole di Cristo sono stati i frati francescani di Piazza Ferrovia: P. Francesco P. Arcangelo Pergamo , P. Arcangelo Iovieno, P. Accursio, P.  Claudio, Fra Leonardo, Fra Vittorio e prima ancora Frate Egidio. I miei ricordi vanno dal Pace e Bene al  Vivere in Letizia che San Francesco raccomandava a tutti. Ascoltando il suo editto che non mi appartiene e credo che non appartenga ai salernitani  (ma non voglio metterci la mano sul fuoco) mi è sembrato solo puntigliosa imposizione  e non il  riordino di una   processione, che un tempo era seguita dall'intera provincia, con tutti i seminaristi al seguito,  quando c'erano le vocazioni, oltre a tutti gli altri che non le garbano. Assemblare le sei statue, per fare un solo gruppo, in quanto  pensa  che siano troppe a sfilare, non tiene  conto della conformazione stretta  dei vicoli. Va bene cambi pure la processione, ma la devozione dei salernitani per il Patrono non cambia, come non cambia il motto sul "panno"  "Salerno è mia. Io la difendo" . Ci basta saperlo da San Matteo e da nessun altro.
 
Maria Serritello
 
 
 

L'arcivescovo Moretti detta le regole per la processione di San Matteo 2014

"Si tratta di un momento di gioia religiosa e non un teatro", ha affermato il prelato. Scompare la sosta dinanzi la caserma della Finanza e dinanzi il Comune. Non sono previsti inchini
 
L'arcivescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti, detta le regole affinché la processione di San Matteo sia un momento di gioia religiosa "e non un teatro". Scompare la sosta dinanzi la caserma della Finanza e dinanzi il Comune. Non sono previsti inchini ("è la gente che deve inchinarsi ai santi non viceversa") e sarebbe buona norma "sostituire gli applausi con le preghiere
 
Moretti non cita mai De Luca ma il riferimento al sindaco è evidente: "Certe manifestazioni sono accettate entro il regime del buon gusto. Questo è un momento di fede". Di qui l'appello ai commercianti: "Offrire acqua ai portatori è giusto ma allestire banchetti per brindare è fuori luogo".
La processione avrà un'unica banda e farà solo tre soste tra corso Vittorio Emanuele, corso Garibaldi e Largo Campo. La finanza non sfilerà armata e sono previste iniziative anche nelle chiese della zona orientale.



       

venerdì 4 luglio 2014

Aveva 63 anni Giorgio Faletti e se n'è andato

 
 
Fonte: Wikipedia
 
Laureato in giurisprudenza, inizia la carriera come cabarettista nel locale milanese Derby negli anni settanta, nello stesso periodo in cui sul palco del locale circolano Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. In televisione è ad Antenna 3 e nel 1983 partecipa al fianco di Raffaella Carrà in Pronto Raffaella. Nel 1985 è uno dei personaggi del programma televisivo di Antonio Ricci Drive In. Il suo personaggio più famoso è Vito Catozzo, ma interpreta anche altri personaggi come Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. Poco dopo è a fianco di Zuzzurro e Gaspare in Emilio dove crea il personaggio Franco Tamburino, stilista di Abbiategrasso.
Partecipa inoltre a Fantastico nel 1990 al fianco di Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti e, successivamente, a Stasera mi butto... e tre! con Toto Cutugno. Si avvicina nel frattempo al mondo della musica e nel 1988 pubblica il mini-album Colletti bianchi, colonna sonora del telefilm omonimo che lo vede fra i protagonisti. Nel 1991 suo secondo disco, Disperato ma non serio, che contiene tra le altre canzoni, Ulula, uno dei brani più trasmessi in radio nell'estate 1991[senza fonte]. Sempre quell'anno scrive per Mina che canta una sua composizione, Traditore, e la include in Caterpillar. Nel 1992 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone Rumba di Tango, inserita poi nel suo terzo album Condannato a ridere.
Nel 1994 nuovamente al Festival di Sanremo si classifica al 2º posto sfiorando per una manciata di voti la vittoria e si aggiudica anche il Premio della critica con la canzone Signor tenente ispirata alle stragi di Capàci e di via D'Amelio, inserita nell'album Come un cartone animato prodotto da Danilo Amerio e premiato con un disco di platino.
Nel 1995 al Festival di Sanremo canta L'assurdo mestiere, una sorta di preghiera-ringraziamento a Dio, rivelando una vena malinconica e riflessiva. Sempre nel medesimo festival partecipa come autore della canzone Giovane vecchio cuore cantata da Gigliola Cinquetti. L'album omonimo del 1995, L'assurdo mestiere, vince il Premio Rino Gaetano per la parte letteraria delle canzoni.
Scrive canzoni anche per Fiordaliso (Mascalzone), due canzoni dell'album Camminando camminando (1996), e tutto l'album Il dito e la luna (1998), entrambi di Angelo Branduardi. Di quest'ultimo album fa parte Il giocatore di biliardo, uno dei più recenti successi di Branduardi. Nel 2000 pubblica per NAR International Nonsense, sesto e finora ultimo album.
Non dimentica le sue origini di attore comico pubblicando il libro Porco mondo che ciò sotto i piedi edito da Baldini e Castoldi, nel quale narra le gesta del suo personaggio più celebre, Vito Catozzo, e mette in scena lo spettacolo teatrale Tourdeforce mescolando l'umorismo e la caratterizzazione dei personaggi alla canzone d'autore.

La piastrella autografata da Faletti sul Muretto di Alassio.
Nel 2002 Giorgio Faletti sorprende la critica[1] pubblicando il suo primo thriller che si intitola Io uccido, e che vende più di quattro milioni di copie[2]. Alla fine dello stesso anno viene colpito da un ictus[3] che fortunatamente riesce a superare senza conseguenze serie. Nel 2004 esce il secondo romanzo Niente di vero tranne gli occhi, che al momento ne ha vendute tre milioni e mezzo[2]. Il maestro del thriller Jeffery Deaver, ha detto di lui e del suo lavoro: "Uno come Faletti dalle mie parti si definisce "larger than life", uno che diventerà leggenda" [4]. Nel 2005 è stato testimonial per una campagna per la tutela del diritto d'autore. Nel novembre del 2005 Giorgio Faletti ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura. Sempre nel 2005 vince il 'Premio letterario La Tore isola d'Elba' poi assegnato tra gli altri a Camilleri, Vitali, Volo e Cazzullo.
Nel 2006, ha recitato nel film Notte prima degli esami interpretando il Prof. Antonio Martinelli, spietato docente di lettere, che alla fine stringe un forte legame col protagonista Luca (Nicolas Vaporidis). La sua interpretazione ha ricevuto la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista. Appare anche all'inizio di Notte prima degli esami - Oggi del 2007, in riferimento al primo film.
Nell'ottobre 2006 pubblica Fuori da un evidente destino (Baldini Castoldi Dalai editore, 2006), ambientato in Arizona e in cui tra i protagonisti vi sono gli indiani Navajos, ai quali il romanzo è dedicato. Già mesi prima dell'uscita del libro, Dino De Laurentiis ha acquistato i diritti per realizzarne un film. I suoi libri sono tradotti in 25 lingue e pubblicati con grande successo, oltre che in tutti gli stati d’Europa, anche in Sud America, in Cina, in Giappone, in Russia e, a partire dal mese di marzo 2007, negli Stati Uniti e nei paesi di lingua anglosassone.
Nel 2007, Giorgio Faletti è tornato al Festival di Sanremo, come autore della canzone The Show Must Go On, interpretata da Milva, classificandosi oltre la decima posizione. Il brano fa parte dell'album In territorio nemico, interamente scritto (testi e musiche) da Faletti. Ha recitato nel film Cemento armato, nel quale interpreta il Primario, un vendicativo boss della mala, che perseguita il giovane protagonista Diego (Nicolas Vaporidis).

Giorgio Faletti nel 2008
Nel 2008, è stata pubblicata la sua prima raccolta di racconti, intitolata Pochi inutili nascondigli (Baldini Castoldi Dalai editore, 2008), che arriva tra i finalisti del Premio letterario Piero Chiara edizione 2009. Nella primavera del 2009 esce il suo quarto romanzo, Io sono Dio (Baldini Castoldi Dalai editore, 2009). È autore anche del brano di Marco Masini Gli anni che non hai, contenuto nell'album L'Italia... e altre storie uscito nel febbraio 2009.
Sempre nel 2009 recita nel film Baarìa di Giuseppe Tornatore e nel film Il sorteggio di Giacomo Campiotti dove interpreta il sindacalista Gino Siboni. Nell'ultimo trimestre del 2010 è stato pubblicato il suo sesto lavoro Appunti di un venditore di donne: primo romanzo dello scrittore ambientato in Italia (Milano) e subito in testa alle classifiche dei libri più venduti[senza fonte]. In occasione del Festivaletteratura di Mantova del 2011 lo scrittore ha annunciato il suo settimo romanzo, Tre atti e due tempi, pubblicato il 4 novembre 2011 ed ambientato nel mondo del calcio.
Il suo impegno e i suoi successi ottenuti in campo letterario lo portano a nominarlo, il 10 settembre 2012 presidente della Biblioteca Astense della sua città: accolto l'incarico con la sua solita verve umoristica, l'investitura è stata fortemente voluta dall'amico ed Assessore comunale alla Cultura Massimo Cotto[5].
Sempre nel 2012 inizia il suo percorso di ambasciatore Eataly[6], ruolo ricoperto nelle manifestazioni enogastronomiche del centro Italia. E' nel giugno dello stesso anno che assiste all'inaugurazione della sede romana con un allestimento di alcune sue opere pittoriche della serie Bandiere, costituita da interpretazioni delle bandiere nazionali di vari stati e particolarmente in linea con la nota catena alimentare, regno del made in Italy ma che si rivolge allo stesso tempo ad un pubblico internazionale.
Muore all'ospedale Molinette di Torino il 4 luglio 2014 stroncato da un tumore all'età di 63 anni.

 

giovedì 3 luglio 2014

E’ Paolo Piccirillo il super vincitore di “Salerno Libro d’Europa” a Salerno Letteratura


Fonte :www.lapilli.eu
di Maria Serritiello



E’ Paolo Piccirillo, classe 1987, di Santa Maria Capua Vetere, con il libro “La terra del Sacerdote”, candidato al Premio Strega, il Super Vincitore tra la cinquina dei giovani autori, narratori europei under 40, indicati per l’assegnazione del Premio “Salerno Libro d’Europa”, all’interno della manifestazione, più importante, del Sud “Salerno letteratura”, tenutosi nella città per un ‘intera settimana. Gli altri quattro, vincitori sono:
Jenni Fagan Panopticon, ISBN (Regno Unito)
Romain Puértolas L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea, Einaudi (Francia)

Bernard Quiriny La biblioteca di Gould, L’Orma (Belgio)

Noémi SzécsiLa vampira snob, Baldini & Castoldi (Ungheria).
 
Il Sole 24 Ore indica Paolo Piccirillo tra i cinquanta scrittori italiani, under quaranta, più promettenti, niente male se si pensa alla sua giovane età, vive e lavora a Roma e pubblica con Neri Pozza.
Il 28 giugno scorso, è lo storico Salone dei Marmi del Palazzo di Città, a fare da cornice allo spoglio in diretta dei voti e alla proclamazione del vincitore. A Paolo Piccirillo, tra gli applausi scroscianti del pubblico presente, è stato assegnato, l’ambito premio. Il ventiseienne giovane autore ha riportato di nuovo in Italia, il Premio libro d’Europa, lo scorso anno, infatti, fu assegnato al portoghese José Luis Peixoto, autore di "Libro" della casa editrice Einaudi. Francesco Durante , direttore artistico della kermesse letteraria, affaticato e felice per come si è svolta tutta la manifestazione, ringrazia tutti: volontari, ragazzi, pubblico, Amministrazione Comunale, sponsor, in particolar modo Orazio Boccia Arti grafiche, l’infaticabile Ines Mainieri, direttore organizzativo e tutta la città di Salerno, con il suo incantevole centro storico, ancora poco conosciuto dagli italiani e stranieri in tour, ma senza il quale non si sarebbero vissute emozioni così intense.
 
Maria Serritiello
 
 
 

Musica, poesia ed arte al Museo Archeologico Provinciale di Salerno, per celebrare la “Festa della Musica







Fonte:www.lapilli.eu
di Anna Ciufo

In occasione della “Festa della musica”, il 21 giugno, al Museo Archeologico Provinciale di Salerno, via San Benedetto 28, una nuova iniziativa è stata promossa dall’Associazione Fonderie Culturali in collaborazione con la Provincia di Salerno e con l’Associazione Salerno Attiva - Activa Civitas, per ospitare l’evento che da vent’anni riempie piazze e strade delle città di tutta Europa e che anche quest’anno ha permesso a salernitani e turisti di visitare gratuitamente il Museo Archeologico che, per l’occasione, è rimasto aperto eccezionalmente dalle ore 19.00 alle 22.00.
La serata ha avuto inizio con la presentazione in anteprima del nuovo video musicale di Salvatore Venturini, figlio di Bruno, grande interprete della musica napoletana ; un giovane di talento, già definito il Bublè italiano, che ha preferito lasciare il suo posto di bancario per seguire le orme paterne, spinto dalla grande passione per la musica.
Ospite d’onore il designer olandese Ton Pret, famosissimo, tra l’altro, per aver dipinto a mano, con pennelli di piccole dimensioni, una Ferrari 355 GTS su richiesta del proprietario, incontrato alla fiera milionaire di Amsterdam nel 2009. La realizzazione è avvenuta sotto la supervisione di una carrozzeria autorizzata Ferrari in Olanda.
Molto interessante l’intervento di Antonio Perotti, artista notissimo nel salernitano per le numerose vetrate realizzate per chiese e cappelle e per la fontana dedicata a Falcone e Borsellino sul trincerone di Salerno, ma che, con i fratelli Guido e Paolo, è riuscito a collocarsi in una posizione di primo piano sia nazionale che internazionale: il campo di ricerca e di sperimentazione artistica dei suoi due laboratori (siti in via Fabio e sulla strada nazionale costiera di Vietri) si estende dal polo del figurativismo sacro e dell’art nouveau-tyffaniano sino al postmodernismo ed al geometrismo puro.
A seguire si è potuto apprezzare un intenso e coinvolgente momento dedicato alla poesia di Maria Serritiello: alcune delle sue più belle liriche sono state lette dall’attrice Brunella Caputo ad un pubblico numeroso ed attento che ha vissuto quei preziosi momenti in religioso silenzio.
Poesie di grande spessore, caratterizzate da incalzanti memorie e ricorrenti sinestesie, da vibrazioni e pathos, dall’impennarsi di climax che subito cedono e si appianano come onde acquietate sulla battigia.
Maria Serritiello, è nata e vive a Salerno. Laureata in Pedagogia, ha insegnato Materie Letterarie agli allievi delle scuole medie. Ha esordito nel campo della poesia nel 1994 ed ha al suo attivo sei raccolte di versi. La sua poesia verte su temi classici: gli affetti familiari, i luoghi della memoria, la città natia, la natura, la costiera, il mare, le emozioni, la guerra, la donna, il sociale, l’amore: temi universali ma trattati con semplicità e con un linguaggio che risulta comprensibile a tutti quelli che la leggono. Stila due blog giornalieri, ha collaborato con il quotidiano “Cronache del Mezzogiorno” e attualmente collabora con il giornale online “lapilli” (www.lapilli.eu) con articoli di cultura, recensioni, opinioni e memoria.
Ma anche gli appassionati di mitologia sono stati accontentati: la musa Euterpe, interpretata da Lucia Avino e diretta da Antonello Aprea, ha raccontato storie e leggende della musica al cospetto del Dio Apollo, simbolo del Museo.
Una serata, dunque, di grandi emozioni e di cultura: un giorno, questo 21 giugno, che ha dato il via all’estate dispensando musica, poesia, arte, mitologia, con disinvoltura, con un tocco di magia, soffiando lievemente sulla polvere che l’inverno ha deposto sugli occhi e sul cuore. Parole, sguardi, versi, voci, colori, suoni, immersi e shakerati nei colori sbiadenti di un’affascinante sera.
Anna Ciufo
 
 

Premio Charlot XXVI Edizione a Salerno dal 19 al 27 luglio 2014


 
 
 
Il programma completo
 
Dal tre luglio al due agosto la XXVI esima edizione al Teatro Delle Arti, Arena del Mare e Teatro dei Barbuti
3-14 Luglio CINEMA SOTTO LA STELLA (teatro delle arti)

19Luglio prima parte CHARLOT GIOVANI ospite ANGELO DI GENNARO seconda parte spettacolo ANDREA PERRONI da colorado INGRESSO GRATUITO
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20Luglio MAURIZIO BATTISTA in"combinati per le feste"INGRESSO GRATUITO

21Luglio GIGI VIGLIANI INGRESSO GRATUITO

22Luglio GRANDE ORCHESTRA con:premio Oscar LUIS BACALOV,SERENA AUTIERI,ALBERTO PIZZO,MARCO DENTICE,CARLO CRIVELLI INGRESSO GRATUITO

23-24 Luglio IL MONELLO ospiti i vincitori di TI LASCIO UNA CANZONE,ZECCHINO D'ORO,CASTROCARO,IO CANTO,ITALIA'S GOT TALENT e tanti altri INGRESSO GRATUITO

25 Luglio GRAN GALA' con CATHERINE SPAAK,CORINNE CLERY,GIUSEPPE ZENO,GIORGIO ALBERTAZZI,ANTONELLO COSTA,BARBARA FORIA,DINO PARADISO,VERONICA PIVETTI E.........presenta MAX GIUSTI.

26 Luglio MADE IN SUD TOUR 2014 INGRESSO A PAGAMENTO

27Luglio C'ERA UNA VOLTA 60 commedia musicale INGRESSO GRATUITO

29-30-31 Luglio(TEATRO DEI BARBUTI)FIABE MUSICALI "C'ERA UNA VOLTA" INGRESSO GRATUITO

2 Agosto KARIMA canta BACHARACH INGRESSO GRATUITO

“Making a living”, questo il titolo originale, che tradotto significa “Per guadagnarsi la vita”, ma in Italia è conosciuto anche con il titolo di “Charlot giornalista, è il primo film interpretato da Charlie Chaplin, dove interpreta un aspirante giornalista a caccia di scoop, proiettato per la prima volta il 2 febbraio del 1914, cento anni fa.

E a cento anni di distanza e con un’altra coincidenza (il 2 febbraio del 2004, dieci anni fa, viene inaugurato il Teatro delle Arti di Salerno), Claudio Tortora, ideatore e direttore artistico del Premio Charlot e direttore artistico del Delle Arti non poteva, non rendere omaggio a questa opera cinematografica nella XXVI edizione del Premio Charlot. Edizione che si svolgerà a Salerno, dal 3 luglio al 2 agosto in ben tre location, il Teatro Delle Arti, l’Arena del Mare e il Teatro dei Barbuti (che ospitò la prima edizione della kermesse dedicata al Vagabondo).Una 26° edizione spalmata in tre punti della città e che durerà ben un mese con tantissimi appuntamenti che coinvolgeranno non solo gli adulti ed i ragazzi, ma anche i più piccoli. Infatti, i bambini e i giovani (dai 5 ai 25 anni) che hanno voglia di tentare un’esperienza artistica rivolta al canto e alla recitazione potranno già dal prossimo 11 maggio, alle ore 18,30, recarsi al Teatro Delle Arti di Salerno, dove un’importante agenzia nazionale effettuerà delle selezioni (gratuite) per un’importante progetto targato Premio Charlot. Tutto questo con il contributo della Regione Campania che ha fatto rientrare il Premio Charlot nel “Po Fesr Campania 2007-2013 La scoperta della Campania), del Comune di Salerno, della Camera di Commercio di Salerno, dell’Autorità Portuale di Salerno e con il patrocinio dell’Agis.

Dunque un mese di Premio Charlot, dove non mancherà la gara dei giovani cabarettisti emergenti, e poi ci saranno spettacoli di cabaret con i maggiori protagonisti del momento, serate musicali, proiezioni cinematografiche e ben due serate di gala, nelle quali saranno consegnati gli ambiti Premi Charlot per le sezioni cinema, teatro, televisione, radio, spot pubblicitario, fiction, assegnati dalla giuria della kermesse presieduta dal giornalista Nino Petrone, che proprio in questi giorni sta lavorando sulle nomination per ogni categoria. Il tutto con due doverosi omaggi a due grandi artisti del mondo dello spettacolo.