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venerdì 29 ottobre 2010

Il fattore "Bunga bunga"


QUADERNO A QUADRETTI
RUBRICA DI MARIA SERRITELLO

C’è ancora qualcuno che non conosce la barzelletta del Bunga bunga, si??? E allora è colpa vostra se si continua a raccontarla. Un tempo le barzellette le raccontavano i comici, che per loro bravura, buona o meno che fosse la storiella, facevano ridere a chi le ascoltava. Da un po’ di tempo in qua le barzellette, purtroppo, le raccontano i politici che le recitano male e le ripetono all’infinito, per fare i “piacioni”. Chi ride allora? Quelli che gli stanno attorno, i quali per strappare favori venderebbero anche l’anima, figurarsi a prodursi in una stolta risata, oppure ride l’uomo della strada che a certe sottigliezze della vita non bada. A noi che conosciamo la barzelletta del "Bunga, bunga", ormai alla celebrazione del giubileo, non resta che vergognarci per come e da chi siamo rappresentati. “ …Due ministri del goveno Prodi vanno in Africa, su un ‘isola deserta e vengono catturati da una tribù di indigeni. Il capo tribù…ecc ecc”. Una noia insopportabile oltre a dover costatare all’interno della barzelletta un clima colonialista, che attualmente non ci compete , per cui con i latini la famosa locuzione “Risus abundat in ore stultorum”.

p.s. E' il 1985, quando l'esordiente Claudio Bisio,nello spettacolo "Comedians" raccontava la barzelletta del "Bunga bunga" al Teatro dell'Elfo di Milano.Dal successo dello spettacolo, Gino e Michele ebbero l'idea di fondare un locale, nel quale fare esibire i comici. Nacque così,l'anno successivo il locale "Zelig"che oggi è la trasmissione comica, scritta da Gino e Michele e condotta da Claudio Bisio,sulle reti di Berlusconi.

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