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martedì 19 ottobre 2010

Via delle Tofane e altre cronache di Paolo D’Amato


MIEI SCRITTI


FONTE:WWW.LAPILLI.EU
DI MARIA SERRITIELLO

Via delle Tofane e altre cronache è il secondo libro di Paolo D’Amato, titolo tratto da uno dei racconti inserito al suo interno: Via delle Tofane, appunto, una vecchia via di Palermo. Le narrazioni, dieci in tutto, affrontano argomenti di verosimile cronaca, squarci di vita e possibili scenari del quotidiano, che puntano soprattutto al “noir”. Quasi tutte le storie sono intrecciate da internet, il nuovo mezzo di comunicazione, che fa conoscere, interagire ed incontrare molti dei personaggi delle storie raccontate. In esse, Paolo D’Amato, ingabbia certi soprusi e certe violenze di ordinaria quotidianità, che hanno un risvolto tragico, una spada giustiziera che quasi sempre si abbatte per punire e purificare. Così alla base dei racconti, di volta in volta, si trovano corruzioni facili, situazioni di degrado, uomini e donne presi dallo sconforto o da reazioni esagerate e finanche situazioni paradossali, dovute al lento iter dei processi o alla giustizia che arriva in ritardo per gli innocenti . A volte la narrazione si fa triste, perché il racconto affronta la solitudine della vecchiaia, accompagnata dal cinismo dei parenti, che si ostinano a volerla trascurare. Ecco, le storie parlano di noi, della nostra epoca, dei tempi difficili, estesi sempre più verso il male che non al bene, tempi ormai rivolti con troppa disinvoltura alle facili uccisioni, per via di una concezione che nega valore alla vita. Paolo D’Amato, barba e pizzetto, classe 1965, sorriso accattivante, con questo libro, di diritto s’inserisce nel classico genere “noir” ma con una particolarità aggiunta: le violenze e le uccisioni dei suoi racconti, nascono sempre da un movente psicologico. Dieci bozzetti di cronaca nera che potrebbero essere, disinvoltamente, utilizzati per comporre film ad episodi, le parti, infatti, ci sono tutte, finanche il colpo finale non prevedibile. Nei racconti di D’Amato si nota una certa somiglianza con gli arguti telefilm degli anni ’60, confezionati dal maestro del brivido Alfred Hitchcock, che capovolgevano alla fine tutto l’impianto del racconto. Lo stile usato dallo scrittore è chiaro, preciso, sia nel dettaglio, che nella descrizione in generale, ogni parola utilizzata è pensata e mai impiegata a caso Un linguaggio comprensibile, il suo, che non lascia dubbi all’interpretazione e nel far procedere il racconto, D’Amato si serve del mezzo narrativo che è l’attesa e cioè di quell’avanzare prudente che inocula nel lettore la curiosità di conoscere la conclusione della storia. Due dei dieci pezzi, tra cui il primo: “Non c’è tempo”, poetico, sentimentale, dove l’autore riversa tutta la sua sensibilità, il suo cuore e l’ultimo, “Non puoi”, si discostano dal noir persistente ma nei restanti otto, il racconto riprende il genere trucido, a montare rabbia, fino ad arrivare al pezzo “ Ospedale degli Aragona”dove si scatena l’orgia della violenza. Tutti i racconti, forti nell’impianto, hanno un tratto in comune: il fatto scatenante e la risoluzione cruente al fatto, mentre si distacca del tutto da questo schema “Cronache del Settantacinque”, ovvero gli anni di piombo, descritti in modo impersonale dall’autore, che nel racconto, non fa trasparire le sue esperienze pregresse ma dice solamente



“……Non so chi abbia vinto: forse solo chi non ha combattuto. Non so chi abbia perso: forse solo chi è morto. Sicuramente, tra i perdenti, ci sono i familiari dei caduti, innocenti e colpevoli nello stesso tempo, vittime e carnefici.”



Di se stesso e della sua scrittura, infine, dichiara “invento fatti e li descrivo come se fossero veri e narro cose reali come se fossero inventate.”



Paolo D’Amato è nato a Salerno nel 1965 dove vive e lavora nell’ufficio legale di una banca. E’ sposato e ha una figlia di 13 anni. Ha esordito con il romanzo breve “Tempo”un noir ambientato in parte negli Anni di Piombo. Primo posto, per la narrativa e premio della Giuria al concorso “Tammorra d’Argento” e semifinalista al Premio Editoria Indipendente di Qualità. Via delle Tofane è edito da Cicorivolta.



Il libro è stato presentato al pubblico il 5 ottobre scorso, presso la libreria Feltrinelli di Salerno. Sono intervenuti: il Dirigente scolastico Prof. re Nicola Scarsi e il giornalista del Mattino Antonio Manzo.

Maria Serritiello

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