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sabato 8 gennaio 2011

Il caso Claps


L'INCHIESTA

FONTE:LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO.IT

Nell’ambito dell’inchiesta sull' omicidio di Elisa Claps, agenti della Polizia di Stato hanno perquisito oggi la redazione di Potenza della Gazzetta del Mezzogiorno e in particolare la scrivania del cronista Fabio Amendolara, oltre che la casa e l’automobile dello stesso giornalista che è stato interrogato, in questura, per 5 ore.

Giunti in redazione gli agenti della Polizia hanno anche visionato alcuni documenti relativi alla stessa inchiesta che Amendolara custodiva.

Da alcuni giorni Fabio Amendolara stava pubblicando sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno lunghi e dettagliati articoli sulla vicenda di Elisa Claps rivelando per la prima volta inquietanti restroscena sulla figura di Danilo Restivo, unico indagato per l’omicidio della studentessa potentina di cui si erano perse le tracce il 12 settembre 1993 e il cui cadavere è stato scoperto lo scorso 17 marzo nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza.

In un editoriale apparso proprio oggi a corredo dell'ennesima puntata dell'inchiesta, Fabio Amendolara tra l'altro faceva notare come tutti questi indizi a carico di Restivo fossero già noti allla procura almeno dal 2008 e alcuni risalenti addirittura a tre anni dopo la scomparsa di Elisa, anche se solo pochi mesi fa Restivo è stato raggiunto da mandato di arresto per l'omicidio della ragazza.


Nei suoi articoli, Amendolara ha fatto anche riferimenti ad altri episodi della vita di Restivo e della sua famiglia. Danilo Restivo - che oggi ha 39 anni – è attualmente detenuto in Inghilterra per l’omicidio di Heather Barnett, una sarta, sua vicina di casa, uccisa a Bournemouth, il 12 novembre 2002.

Secondo Massimo Brancati, che era presente, «questo pomeriggio, verso le 15, il collega Fabio Amendolara è arrivato in redazione accompagnato dal capo della Squadra Mobile di Potenza, Barbara Strappato, e da un poliziotto in borghese».

Dura la reazione del sindacato dei giornalisti della Gazzetta: il collega Amendolara è stato trattato da «da vero e proprio criminale»

ORE 17:20 - ANCORA NESSUN CONTATTO TRA REDAZIONE E GIORNALISTA
Da quando il collega Fabio Amendolara è stato accompagnato negli uffici della sqaudra mobile per essere interrogato, non è stato possibile ancora possibile per la redazione mettersi in contatto con lui. Il giornalista si trova sotto interrogatorio da oltre un'ora mentre la polizia ha iniziato le sue perquisizioni sin dal primo pomeriggio.

ORE 17.40 - LA RICOSTRUZIONE DEL COLLEGA MASSIMO BRANCATI: CON FABIO C'ERA IL CAPO DELLA SQUADRA MOBILE


Massimo Brancati lavora gomito a gomito col cronista Fabio Amendolara e oggi era in redazione quando è arrivata la Polizia. «Questo pomeriggio, verso le 15, - racconta Brancati - il collega Fabio Amendolara è arrivato in redazione e, con mia grande sorpresa, ho notato che era accompagnato dal capo della Squadra Mobile di Potenza, Barbara Strappato, e da un poliziotto in borghese. Ho visto Fabio sedersi alla sua postazione ed ho notato che hanno visionato un po' di documenti assieme. Gli hanno anche fatto firmare alcuni atti».

«Tutto si è svolto in 5 minuti. Dopodiché se ne sono andati e l'hanno portato in Questura. Però nel tragitto - continua Massimo Brancati - mi risulta che si siano anche fermati a perquisire la sua automobile e, poi, la sua abitazione».

«Quindi - conclude il giornalista della Gazzetta di Potenza - il collega ritengo sia arrivato in questura dopo le 16 ma da allora abbiamo perso i contatti perché non risponde al cellulare. Abbiamo anche tentato di parlare col questore di Potenza, Romolo Panico, ma non ci risponde».

ORE 18.20 - LA COMPAGNA DI AMENDOLARA IN QUESTURA: MI HANNO DETTO CHE INTERROGATORIO E' IN FASE DELICATA
Mariagrazia Zaccagnino, giovane e valente giornalista, è la compagna di Fabio Amendolara e si trova in Questura in attesa di avere notizie del suo fidanzato.
«Sono in questura - spiega telefonicamente - ma non ho avuto modo di parlare o vedere Fabio. Mi hanno detto che è sotto interrogatorio e che è una fase molto delicata».

La Zaccagnino ha anche chiesto se il suo compagno fosse «supportato da un legale durante l'interrogatorio» ma le avrebbero risposto, in modo un po' sibillino, «che era suo diritto contattare un avvocato».

La giornalista aggiunge di essere appena rientrata in città e, quindi, non sa cosa sia accaduto nella abitazine che condivide con Fabio Amendolara: «Non ero in casa quando hanno fatto la perquisizione».


ORE 18.42 - DE FILIPPO: DISAGIO PER POLIZIA IN REDAZIONE
“Esprimo sempre il massimo rispetto per il lavoro della Giustizia, anche quando si interessa alla mia persona, ma non posso nascondere il disagio ad apprendere dell’intervento di forze di polizia su mandato di un magistrato in una redazione giornalistica, un 'santuario' del diritto di informazione tutelato dalla Costituzione”. E’ il commento del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, alle notizie di una perquisizione nella redazione di Potenza della Gazzetta del Mezzogiorno, oltre che all’auto e all’abitazione del giornalista della stessa testata Fabio Amendolara.

“Sulla base di queste considerazioni – ha proseguito De Filippo – mi sento di esprimere la mia vicinanza al cronista Fabio Amendolara e a tutta la Gazzetta del Mezzogiorno e, senza affrettare giudizi, resto in fiduciosa attesa che sia fatta chiarezza sulla reale necessità di un atto di questa portata che, per di più, sembra avvenire in relazione ad una vicenda, quella di Elisa Claps, su cui il diritto di essere informati della comunità a distanza di anni dall’accaduto e dopo il tragico susseguirsi di avvenimenti – ha concluso – assume una particolare importanza”.

ORE 19.10 - LA RAPPRESENTANZA SINDACALE DELLA "GAZZETTA": AMENDOLARA TRATTATO COME UN CRIMINALE
Il comitato di redazione (Cdr) de La Gazzetta del Mezzogiorno si schiera al fianco del collega della redazione di Potenza, Fabio Amendolara, da ore trattenuto in questura dopo aver subito una perquisizione nella propria casa, nell'auto e nella redazione de La Gazzetta per il suo lavoro giornalistico svolto nell'ambito dell'inchiesta della morte di Elisa Claps.

«Al collega - scrive il Cdr in una nota - è stato riservato un trattamento da vero e proprio criminale, impedendogli ogni contatto con la redazione o con la propria famiglia. Augurandosi che le procure interessate alla vicenda chiariscano quanto prima le circostanze di tali inaspettate decisioni, il Cdr de La Gazzetta stigmatizza quelli che considera atti persecutori nei confronti di un giornalista “reo” di aver svolto egregiamente il suo lavoro e auspica che non si tratti di una inaccettabile rappresaglia per aver evidenziato luce e ombre sulle indagini».

ORE 20.35 - GIUNTI INVESTIGATORI DA SALERNO PER INTERROGARE FABIO AMENDOLARA
Due investigatori sono giunti presso la questura di Potenza direttamente da Salerno per interrogare personalmente il giornalista della Gazzetta Fabio Amendolara. Nel frattempo al nostro collega continua ad essere negato il diritto di comunicare in alcun modo con l'esterno, compresa la sua famiglia. Anche il suo telefonino continua a restare disattivato.

ORE 21.15 - AMENDOLARA LIBERO DOPO 5 ORE
Il giornalista della redazione di Potenza della "Gazzetta" ha lasciato la locale questura verso le 21, ovvero dopo circa 5 ore di interrogatorio.

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