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lunedì 17 gennaio 2011



CELEBRAZIONI

FONTE:CRONACHE SALERNO

Salerno festeggia i 150 anni dell’Italia unita


«Non possiamo dimenticare le nostre origini, la nostra cultura né la nostra terra, è necessario ricordare con fiero spirito patriottico la storia che ci appartiene. Il sangue versato dai nostri connazionali e le lotte combattute dai nostri patrioti devono essere la fiamma ardente che possano renderci orgogliosi e fieri di appartenere a una così bella terra».


Queste le parole di Eva Avossa, vicesindaco di Salerno, pronunciate al convegno di apertura per i festeggiamenti dei 150 anni dell'unità d'Italia, durante il quale è stato presentato il libro “Guardia Nazionale a Salerno e nel meridione d'Italia” scritto da Sergio Ferrari. All’incontro, tenutosi nel pomeriggio di ieri, presso il Comune, presenti il vicesindaco Eva Avossa, una delegazione dell'associazione Nazionale Carabinieri e numerose personalità della cultura storico-politica della nostra città, il professore Massimo Mazzetti, direttore del dipartimento scienze storiche e sociali dell’università di Salerno, lo storico Pasquale Natella, Salvatore Grillo, responsabile del comitato per i 150 dell'unità d'Italia, coordinatrice del convegno la professoressa Clotilde Beccari Cioffi, docente presso il Liceo Classico Tasso. «Un testo eccellente e meritevole di elogi, che rivela luci e ombre del Risorgimento italiano e delle lotte combattutesi su queste terre - dichiara Salvatore Grillo e continua – un'opera di rara fattura, che chiarisce il ruolo della Guardia Nazionale durante e dopo le guerre per l'unità. La presentazione di questo libro è un “taglio di nastro” che introduce nel migliore dei modi i festeggiamenti per i 150 anni dell'unità nella città salernitana». Una sala gremita di attenti ascoltatori ha applaudito l'intervento del dottor Grillo, cui è seguito il breve resoconto del vicesindaco Avossa che ha dichiarato: «senza la conoscenza del passato non possiamo plasmare un presente migliore. Il sapere e l'apprendimento della storia dei nostri padri devono essere una primaria necessità, non solo delle scuole che hanno l'obbligo di istruire i nostri figli ma anche della società intera e il libro di Ferrari è un ottimo mezzo di comunicazione e divulgazione degli avvenimenti di quel periodo. A dispetto delle divisioni politiche e sociali a livello nazionale, a Salerno si respira l'orgoglio di appartenere a questa terra, e tutto ciò è dovuto in gran parte al sindaco De Luca che ha reso grande questa città». I professori Natella e Mazzetti hanno riassunto i momenti storici della metà del XIX secolo ricordando che «la guerra dell'unità non era uno scontro tra nordisti e sudisti, ma tra chi voleva l'unità e chi la divisione della penisola». Sergio Ferrari ha chiuso l'incontro affermando: «il ricco archivio di stato della città di Salerno mi ha ispirato per la stesura di questo libro dopo essere venuto a contatto con opere inedite del Risorgimento, reperti di inestimabile valore con cui ho potuto chiarire le vicende e gli avvenimenti che si susseguirono nel periodo dell'unità e i ruoli che ebbere personaggi meno noti della storia risorgimentale, i protagonisti non sono solo i celebri condottieri, ma anche le armi i soldati semplici e i briganti». Con questo incontro Salerno spegne la prima candelina per i festeggiamenti dei 150 anni dell'unità.

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