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martedì 1 marzo 2011

Celebrato a Torre del Greco, Giovanni Palatucci



GIOVANNI PALATUCCI
DI MARIA SERRITIELLO

Per non dimenticare Giovanni Palatucci, il Questore Santo della città di Fiume, che aiutò gli ebrei a sfuggire alla morte, ma che egli stesso fu deportato nei campi nazisti e morì a 36 anni, domenica 27 febbraio alle ore 18, si è tenuto, nella sala “Don Luigi Acampora”,della parrocchia di S. Maria di Portosalvo, di Torre del Greco, un incontro di riflessione e di preghiera. Presente il vice sindaco: Rosario Rivieccio, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale ed ha anticipato al pubblico in sala l’apertura, nella città, il 30 maggio, di un parco urbano, dedicato al grande personaggio. Sono intervenuti : Pietro De Rosa, presidente dell’associazione nazionale “Amici dell’Arte” Onlus-sez Campania, Antonio Borriello, attore e regista, Angela Furkas, membro dell’associazione Ebraico- Cristiana di Napoli, Francesco Manca, presidente associazione culturale “Prometeo” e don Francesco Rivieccio, parroco della chiesa di S. Maria di Portosalvo. Ha presentato la serata: Mada Arrivo. L’Ensable vocale, “Salerno classica”, diretta dal M° Luciano D’Elia ha eseguito brani di musica sacra, di straordinaria bellezza. Sul podio a dirigere, per la prima volta, è salito il M°Santoro, un giovane e talentuoso direttore di appena 22 anni. Laura Bruno, la brava pittrice, che appartiene all’associazione nazionale “Amici dell’Arte, ha esposto dei ritratti dipinti del funzionario di polizia Giovanni Palatucci.



Note.

Giovanni Palatucci (Montella 31 maggio 1909,– Dachau 10 febbraio 1945) è stato un poliziotto italiano, commissario di pubblica sicurezza. Medaglia d’oro al merito civile per aver salvato la vita ad ebrei durante la Secondo guerra mondiale e, per questo, anche nominato Giusto tra le nazioni. È venerato col titolo di Servo di Dio dalla Chiesa cattolica



Svolto nel 1930 il servizio militare a Moncalieri, come allievo ufficiale di complemento iscritto al Partito Nazionale Fascista, nel 1932 consegue la laurea in giurisprudenza a Torino. Nel 1936 giura come volontario vice commissario di pubblica sicurezza. Nel 1937 viene trasferito alla questura di Fiume come responsabile dell'ufficio stranieri e poi come commissario e questore reggente.

Nella sua posizione ha modo di conoscere l'impatto che le leggi razziali hanno avuto sulla popolazione ebraica. In quel contesto, cerca di fare quello che la sua posizione gli permette e in una lettera ai genitori scrive: «Ho la possibilità di fare un po' di bene, e i beneficiati da me sono assai riconoscenti. Nel complesso riscontro molte simpatie. Di me non ho altro di speciale da comunicare. Sono Poliziotto!».

Potendo aiutare gli ebrei a salvarsi dalle persecuzioni, si rifiutò di lasciare il proprio posto anche di fronte a quella che sarebbe stata una promozione a Caserta. Nel marzo del 1939 un primo contingente di 800 ebrei, che sarebbe dovuto essere consegnato alla Gestapo, venne fatto rifugiare nel vescovado di Abbazia grazie alla tempestività con cui Palatucci avvisò il gruppo del pericolo che lo minacciava.

Un calcolo approssimativo ha stimato in circa 5.000 il numero di persone che Giovanni Palatucci aiutò a salvarsi durante tutta la sua permanenza a Fiume.

Nel novembre 1943 Fiume, pur facente parte della Repubblica Sociale Italiana, di fatto entrò a far parte della cosiddetta Adriatisches Küstenland, ossia il "Territorio d'operazioni del litorale Adriatico", controllato direttamente dai nazisti per ragioni d'importanza strategica ed il comando militare della città passò al capitano delle SS Hoepener. Pur avvisato del pericolo che correva personalmente, decise di rimanere al suo posto, far scomparire gli archivi contenenti informazioni sugli ebrei fiumani e salvare più persone possibili

Il 13 settembre 1944 Palatucci viene arrestato da Herbert Kappler, tenente colonnello delle SS, e tradotto nel carcere di Trieste. Il 22 ottobre viene trasferito nel campo di sterminio di Dachau dove morì pochi giorni prima della Liberazione, a soli 36 anni

Maria Serritiello
www.lapilli.eu



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