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martedì 1 marzo 2011

Bomba in Afganistan, ferito soldato salernitano


LA CRONACA

FONTE: WWW.SALERNONOTIZIE.IT


E’ di Roccapiemonte uno dei 4 militari rimasti feriti nell’attentato in Afghanistan che è costato la vita al tenente Massimo Ranzani, 37 anni, originario di Ferrara, e che è stato rivendicato dai talebani. I cinque, appartenenti al V Reggimento Alpini di stanza a Vipiteno, erano a bordo di un mezzo lince quando s’è verificata l’esplosione di una bomba a Shindand, nell’ovest del Paese.

Come dicevamo, tra i quattro soldati rimasti feriti gravemente, ma non in pericolo di vita, c’è anche il 28enne Giovanni Califano di Roccapiemonte. Il militare salernitano nell’esplosione dell’ordigno ha riportato un trauma alla rachide cervicale.

Il primo caporal maggiore scelto (nella foto Salernonotizie) è stato condotto in ospedale per gli accertamenti del caso: gli esami ai quali è stato sottoposto, in particolare alla schiena, hanno dato esito negativo. Proprio dall’Ospedale Giovanni Califano ha avuto la possibilità di parlare con i familiari. Ha rassicurato la madre, la signora Antonietta, la moglie Loredana e poi ha tranquillizzato il papà Nicola e i fratelli, Vincenzo e Roberto.

Fin dalle prime ore della mattina nell’abitazione della famiglia Califano in corso Pagano a Roccapiemonte, i militari del Comando esercito Campania sono stati accanto alla famiglia tenendola costantemente aggiornata sulle condizioni del loro caro. Califano potrebbe rientrare in Italia già la prossima settimana, se sarà in condizione di affrontare il viaggio in aereo.

“E’ stato mio figlio, il mio Gianni ad avvertirmi di essere rimasto ferito a seguito di un’esplosione”. Ha detto all’Adnkronos Antonietta Fariezzo, madre del primo caporal maggiore scelto Giovanni Califano.

Nella casa dove vivono i Califano a Roccapiemonte, nel salernitano, si è riunita tutta la famiglia. Papà Nicola, impiegato ai beni culturali, la moglie del primo caporal maggiore scelto Loredana Vitobello e i fratelli del militare. Avere sentito mio figlio al telefono mi ha tranquillizzata molto – ha detto la madre del giovane soldato”.

Intanto il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha spiegato che il blindato stava effettuando un trasferimento insieme ad altri mezzi e a un’ambulanza e si trovava a 25 chilometri a nord di Shindand, nella zona ovest del Paese. «Il mezzo era dotato di un sistema dissuasore elettronico – ha spiegato il ministro – che impedisce l’accensione dell’ordigno a distanza.

Ma evidentemente è stato azionato a mano o con una frequenza non coperta. Ancora una volta i nostri ragazzi pagano un tributo altissimo di sangue al loro impegno per liberare l’Afghanistan e consegnarlo alle legittime autorità. Pagano un prezzo tremendo alla volontà della comunità internazionale di contrastare con ogni mezzo il terrorismo per consentire alle nostre nazioni di essere più serene e tranquille».

I talebani hanno subito rivendicato l’attacco con un comunicato di due righe, pubblicato sulla loro pagina web, nel quale gli insorti hanno reso noto che «una mina terrestre collocata da un mujaheddin nell’area di Company del distretto di Adar Sang ha sventrato un automezzo in pattugliamento dell’Isaf», la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza sotto comando Nato.

Il Quirinale, in una nota, scrive: «Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato il cui ha perso la vita il tenente Massimo Ranzani, mentre assolveva il proprio compito nell’ambito della missione ISAF in Afghanistan, ha inviato alla famiglia un messaggio in cui, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese, esprime i sentimenti della sua affettuosa vicinanza e della più sincera partecipazione al loro grande dolore. Nella triste circostanza – continua il comunicato – il Capo dello Stato ha altresì chiesto al Capo di Stato Maggiore della Difesa, gen. Biagio Abrate, di rendersi interprete presso le Forze Armate e l’Esercito in particolare, dei suoi sentimenti di cordoglio, di commossa solidarietà e di intensa partecipazione al dolore provocato da questo luttuoso evento. Il Presidente Napolitano ha anche chiesto di far pervenire il suo incoraggiamento e un affettuoso augurio ai militari rimasti feriti nell’attacco».

Fonte www.salernonotizie.it

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