Pagine

venerdì 4 marzo 2011

A Ginevra l'8 marzo Antonio D'altrocanto Giordano e le sue zampogne


8 marzo "Festa della Donna"


Per la prima volta l'UNCTAD, a Ginevra, festeggia l'8 marzo e Salerno sarà presente alla celebrazione con Antonio Giordano e la compagnia Daltrocanto. Attraverso il suono appassionato delle zampogne di Antonio Giordano, dei bravi musicisti,cantanti e suonatori di tammorra della compagnia, la nostra città viene esportata in Europa. Più che mai Salerno europea, grazie ai nostri bravi musicisti.

La "Compagnia Daltrocanto"
"Cocktail" Giornata internazionale della donna
Palazzo delle Nazioni Unite
8 marzo ore 18.00
Ginevra

Scheda informativa- Compagnia Daltrocanto


Il gusto visibile di suonare insieme, che nasce prima di tutto dal riannodarsi di antichi legami di amicizia e dal crearne sempre nuovi.

Un crocevia di generazioni e anime musicali in sorprendente e complice equilibrio.

Un continuo e intrigante work in progress per non annoiarsi, e annoiare, mai.

La meticolosa accordatura della zampogna, le note impossibili della ciaramella, il bouzouki irlandese nella Montemaranese.

La preziosa chitarra battente di Pasquale Scala e i tamburi 'e zi' Franco.

Le zampogne e le ciaramelle di Antonio Forastiero, Carmine Carbone e Pietro Carucci.

L'interminabile rituale di vestizione delle danzatrici, più lungo della Quaresima, che speri finisca prima dell'alba.

Il concerto che non può non concludersi a tavola - vegetariana e gluten free - e fatalmente "a ogni bicchiere rimbalzano le filosofie", come canta Guccini.

Foto e video in quantità industriali - qualcuna, alla fine, sarà buona...forse - "ma stasera chi fa le riprese?".

Il ritrovarsi oltre il palco con nuove idee per altri progetti.

Le appassionate discussioni sulla tradizione: la mia, la tua, di ieri, di oggi, quella che mi appartiene, quella nella quale non mi riconosco, quella che...

"Polvere di stelle" e "torta di Managua" - a volte anche struffolo o pastiera - ma quando senti "popolo del sud, popolo di emigranti" sai che un'altra serata è finita e che è già tempo di pensare alla prossima.

Una piccola carovana di musicisti, amici e affini mossa dal piacere di stare insieme, con la leggerezza dell'intesa, la curiosità dell'incontro e qualche salutare incazzatura


PAOLO APOLITO "LA ZAMPOGNA NEL MITO E NELLA TRADIZIONE"

"La Zampogna e la ciaramella sono strumenti di grande cultura. Se essi scompariranno non sarà perchè troppo primitivi rispetto al contemporaneo, ma perchè troppo complessi e difficili in un'epoca che fa della semplificazione delle procedure uno dei suoi fondamenti. Costruire una zampogna, suonarla, conservarla implica capacità tecniche e sensibilità ormai quasi impossibili da coltivare, conservare e trasmettere. La tecnologia contemporanea annulla totalmente la manualità come risorsa umana; tutto viene delegato a procedure automatizzate esterne all'uomo. La zampogna invece obbliga ad una coordinazione mano - corpo - orecchio - sensibilità percettiva - intelligenza che oggi è estremamente rara come risorsa umana. Allora essa ci ricorda l'impoverimento di umanità a cui siamo sottoposti."

Paolo Apolito
da: La zampogna nel mito e nella tradizione

Nessun commento:

Posta un commento