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lunedì 16 maggio 2011

«Barnett-Claps, il killer è lo stesso»





FONTE:CORRIERE DELLA SERA.IT

Comincia a Londra il processo a Danilo Restivo
Accusato a Potenza dell'omicidio della sedicenne Elisa


Il killer è lo stesso, i magistrati della corte di Winchester ne sono certi: «Le Circostanze in cui Elisa Claps è stata uccisa sono talmente simili a quelle di Heather Barnett che non ci sono dubbi che il killer sia lo stesso, ovvero Danilo Restivo». Lo ha dichiarato in apertura di processo il pubblico ministero britannico Michael Bowes che rappresenta l'accusa nel processo appena cominciato contro Danilo Restivo, originario di Potenza ed oggi residente din Inghilterra, accusato di aver assassinato 12 novembre del 2002 Heather Barnett, sua dirimpettaia a Bournemouth, nel Dorset, in Inghilterra. «Il reggiseno di Barnett - ha proseguito - è stato tagliato sul lato anteriore, come quello di Elisa; i suoi pantaloni e le sue mutande sono state abbassati sino a mostrare i peli pubici, così come quelli di Elisa. Intorno al corpo di Elisa - continua - sono stati trovati molti capelli; nella mano di Barnett sono state trovate due ciocche di capelli». «Non vi chiediamo di emettere un verdetto sulla morte di Elisa Claps», ha concluso il pm. «Non abbiamo la giurisdizione. Ma le similarità sono tali che vedrete in aula alcuni elementi emersi dalle indagini effettuate in Italia.»


Danilo Restivo, accusato degli omicidi Barnett e Claps (Ansa)
IL CASO CLAPS - Elisa Claps era una ragazza di sedici anni. È scomparsa la mattina del 12 settembre 1993. I suoi resti verranno ritrovati soltanto il 17 marzo 2010, occultati in fondo al sottotetto della chiesa potentina della Santissima Trinità (la stessa dove Elisa si era recata il giorno della scomparsa). E anche nell'inchiesta condotta dalla Procura di Salerno sulla morte di Elisa Claps l'unico indagato è Restivo. L'accusa è omicidio volontario pluriaggravato. Nei 76 faldoni del procedimento penale è ipotizzata chiaramente la dinamica dell'omicidio: in quel sottotetto, quel giorno del 1993, Restivo tentò di approcciare sessualmente Elisa, allora adolescente. Poi, la furia, l'omicidio, finanche l'accanimento, sui vestiti, sul corpo. Ora questi 76 faldoni di prove, interrogatori, analisi scientifiche potrebbero essere in gran parte inviati in Gran Bretagna, dove attualmente Restivo è in accusato dell'omicidio della sarta Heather Barnett.

LA FAMIGLIA DI ELISA - La famiglia Claps è «soddisfatta» dell'accusa mossa a Restivo, dice il legale Giuliana Scarpetta. E non caso, Filomena, la mamma di Elisa, e il legale saranno lunedì in Inghilterra. «Saremo lì per verificare le tante similitudini che ci sono tra i due casi - spiega la Scarpetta - similitudini tra due omicidi che in qualsiasi paese farebbero definire Restivo un serial killer». Del resto lo scorso 28 aprile, proprio a Salerno, c'è stato un vertice tra i magistrati inglesi e i pm salernitani che seguono il caso Claps, Rosa Volpe e Luigi D'Alessio. I pm inglesi hanno acquisito tantissimo materiale, dalle perizie agli articoli di giornali e, nello stesso processo iniziato due giorni fa, hanno chiamato a deporre molti testi italiani. Una storia e un'inchiesta, quella sul caso Claps, che conta ancora dei tasselli, fondamentali, mancanti: «quelli sulle connivenze, sulle coperture», ribadisce il legale dei Claps. «Un aspetto sul quale sono sicura che la Procura di Salerno sta indagando, come del resto noi, e in merito al quale mi auguro che si proceda», sottolinea la Scarpetta. Al ritorno dall'Inghilterra, il legale dei Claps depositerà una istanza per la restituzione della salma di Elisa. Forse, presto, i resti della giovane studentessa potranno, dunque, avere sepoltura.

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