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(Arnoldo Foà, Autobiografia di un artista burbero, Sellerio Editore, 2009) Fonte: Treccani.it
Foà, Arnoldo. - Attore italiano (Ferrara 1916). Interprete teatrale di intensa espressività, ha affiancato a questa attività quella di regista e di autore di commedie, dedicandosi anche al doppiaggio e configurandosi come uno dei più autorevoli attori italiani attualmente presenti sulla scena artistica. Si è felicemente esercitato anche nella scrittura, nella pittura e nella scultura. Cavaliere di Gran Croce dal 1998.
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vitaDi origine ebraica, cresciuto a Firenze, si è formato alla scuola di recitazione L. Rasi, e al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, da cui è espulso nel 1938 per le leggi razziali contro gli ebrei. Suo l’annuncio dell’armistizio dalla Radio Alleata di Napoli, dove era rifugiato.
Fonte Wikipedia
Le origini
E' nato a Ferrara in una famiglia di origine ebraica (ma lui si dichiara ateo, figlio di Valentino e Dirce Levi, segue la famiglia a Firenze, dove intraprende gli studi di economia e commercio.
Durante il periodo universitario si interessa al teatro, frequentando i corsi di recitazione della scuola "Luigi Rasi" sotto la guida di Raffaello Melani. A vent'anni abbandona gli studi e si trasferisce a Roma, dove frequenta per qualche tempo il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Guerra e leggi razziali
Nel 1938 Arnoldo Foà è costretto a lasciare i corsi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia a seguito della promulgazione delle leggi razziali fasciste.
Gli viene impedito anche di lavorare, e per poterlo fare è costretto a usare nomi fittizi (tra cui "Puccio Gamma"; ricopre saltuariamente il ruolo del sostituto di attori malati (in gergo, il "pompiere"), riuscendo a lavorare nelle compagnie più prestigiose: Cervi-Pagnani-Morelli-Stoppa, Ninchi-Barnabò, Adani-Cimara, Maltagliati-Cimara.
Nel 1943 si rifugia a Napoli, dove diviene capo-annunciatore e scrittore della Radio Alleata radio PWB: spetta a lui la comunicazione dell'armistizio con gli Alleati, l'8 settembre 1943. Alla fine della guerra, torna al teatro e si unisce a molte e importanti compagnie: Ferrati-Cortese-Scelzo, Ferrati-Cortese-Cimara, Stoppa-Morelli-Cervi (dove collabora con Visconti) e la Compagnia del Teatro Nazionale (Teatro dell'Opera di Roma) (lavorando per Guido Salvini), nel 1945, entra nella Compagnia di Prosa della RAI dove svolgerà un'intensa attività sino agli anni ottanta. La sua lunga carriera artistica è brillante e costellata di numerosi successi e riconoscimenti in campo teatrale, cinematografico e televisivo.
Nella vita privata è padre di 5 figlie: Annalisa(1951-1995)(anche lei attrice), Valentina, Rossellina, Giulia e Orsetta.
Teatro
Intensa e prestigiosa la sua carriera in teatro: autori classici e contemporanei, registi del calibro di Luchino Visconti, Luigi Squarzina, Luca Ronconi e Giorgio Strehler. Le sue interpretazioni sono memorabili, incisive, esito di un attento studio, passione e misura drammatica elette. Da regista mette in scena spettacoli di prosa (tra i tanti La pace di Aristofane e Diana e la Tuda di Luigi Pirandello) e di lirica (Otello di Giuseppe Verdi, Histoire du soldat di Igor Stravinskij, e Il pipistrello di Strauß), e molte sue commedie, riscuotendo sempre enormi successi.
Nel 1957 l'esordio come autore teatrale ("Signori buonasera"). Seguiranno, tra le altre, "La corda a tre capi"[ "Il testimone", e più recentemente "Amphitryon Toutjours" (Festival di Spoleto 2000), e "Oggi". Tra le sue interpretazioni più recenti il monologo di Alessandro Baricco "Novecento" con la regia di Gabriele Vacis, (2003/2005) successo straordinario di pubblico e critica, e "Sul lago dorato"[ di E. Thompson, con la regia di Maurizio Panici (2006-2008).
Il cinema e la televisione
La sua filmografia presenta oltre 100 pellicole: tra i registi con cui ha lavorato figurano Alessandro Blasetti (Altri tempi), Orson Welles (Il processo), Vittorio Cottafavi (I cento cavalieri), Jacques Deray (Borsalino), Marcello Fondato (Causa di divorzio), Damiano Damiani (Il sorriso del grande tentatore), Giuliano Montaldo (Il giocattolo), Giuseppe Ferrara (Cento giorni a Palermo), Giovanni Soldati (L'attenzione), Luca Barbareschi (Ardena), Paolo Costella (Tutti gli uomini del deficiente), Ettore Scola (Gente di Roma), Alessandro Benvenuti (Ti spiace se bacio mamma?), Alessandro D'Alatri (La febbre), Antonello Belluco (Antonio, guerriero di Dio) e Maurizio Sciarra (Quale amore). Recentemente sono stati realizzati due docufilm su Arnoldo Foà: nel 2007 Almeno io Fo... à di Alan Bacchelli e Lorenzo degl'Innocenti, Premio Imaie 2008; nel 2011 Io sono il teatro. Arnoldo Foà raccontato da Foà di Cosimo Damiano Damato, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma
Foà è stato tra i protagonisti di alcuni dei più celebri sceneggiati televisivi della RAI: Piccole donne, Capitan Fracassa, Le mie prigioni, Le cinque giornate di Milano, La freccia nera, L'isola del tesoro, Il giornalino di Gian Burrasca, David Copperfield, I racconti del maresciallo, I racconti di padre Brown, Nostromo, Fine secolo e Il Papa buono.
Nel 1985 ha partecipato alla parodia dei Promessi Sposi realizzata dal Quartetto Cetra, interpretando L'innominato.
Per la RAI ha condotto anche il programma musicale Chitarra, amore mio e, per due stagioni, il varietà Ieri e oggi, nonché numerosi altri programmi.
Radio e doppiaggio Arnoldo Foà contribuisce alla nascita, dalle ceneri dell'EIAR, della Radio RAI e partecipa a molte trasmissioni, sia di informazione che di intrattenimento, con attori, autori e registi importanti come Cervi, Morelli, Ninchi, Anton Giulio Majano, Umberto Benedetto. Dagli anni cinquanta diventa uno dei più importanti doppiatori, prestando la sua voce anche per numerosi documentari, tra cui "Il Continente di ghiaccio" di Luigi Turolla. Celebri attori doppiati:
- Anthony Quinn in La strada (Zampanò),
- Barabba (Barabba),
- Selvaggio è il vento,
- L'avventuriero,
- Herbert Lom in Guerra e pace (Napoleone),
- Kirk Douglas in Il grande cielo (Jim Deakis),
- John Wayne in Le ali delle aquile (Craig McCoy),
- Peter Ustinov in Quo vadis? (Nerone),
- Robert Hossein in "Madame Sans-Gêne" (Lefebvre Huebscher),
- Ward Bond in "I sacrificati",
- Robert Newton in "Il pirata Barbanera",
- Warner Anderson in "Crimine silenzioso",
- Lionel Barrymore in "Pancho il messicano",
- Ralph Bellamy in "Il terrore di Frankenstein",
- William Bendix in "Il tesoro di Vera Cruz",
- David Brian in "Tortura",
- Leo Carrillo in "Giuramento di sangue",
- Jack Carson in "Innamorato pazzo",
- Robert Douglas in "Omicidio",
- Peter Lorre in "Le spie",
- Frank Lovejoy in "La belva dell'autostrada",
- Barton Maclane in "Angelo in esilio",
- Thomas Mitchell in "Viaggio senza fine/Il lungo viaggio di ritorno",
- Jack Palance in "L'evaso di San Quintino",
- Broderick Crawford in "Il bidone" (Augusto),
- Edmund Lowe in "Pranzo alle otto" (ridopp.),
- Noël Roquevert in "Fanfan la Tulipe" (Fortebraccio),
- Toshiro Mifune in "Rashomon" (Tajomaru),
- Voce narrante in "La corazzata Potemkin",
- Voce narrante in "La Bibbia" (1966),
- Voce narrante in "La fabbrica di cioccolato",
- "Bongo e i tre avventurieri" (Voce del Gigante),
- "Up" (Voce di Charles Muntz
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