Fonte: Gli Speciali di Unis@und
A Campagna dal 1940 al 1943 fu attivo uno dei luoghi di internamento per soli ebrei più grandi del Sud, impossibile fare un conto preciso delle persone che in tre anni transitarono nei due ex conventi dell'Immacolata e di San Bartolomeo. Ebrei in prevalenza tedeschi e polacchi, apolidi e slavi. Per molti di loro Campagna era solo un luogo di smistamento per altri campi, come quelli più tristemente famosi del Nord Italia, anticamera dei forni crematori tedeschi. Per molti altri Campagna significò invece la salvezza, grazie al coraggio della popolazione e del vescovo Giuseppe Maria Palatucci. A questi uomini, a queste donne Gli Speciali di Unis@und "'38-'45: La memoria del male" dedica la puntata trasmessa dal Museo dello sbarco di Salerno, in via Generale Clark. Osputi della puntata; Marco Schaffer, figlio di Israel Schaffer; Anna Skall, figlia di Enrico Skall; Sandro Temin, vicepresidente della Comunità Ebraica di Napoli; Roberto Lughezzani, giornalista e autore del libro: "La lunga strada sconosciuta Vita di Enrico Skall"; Alberto Heinmler, docente della Scuola Superiore della PA e nipote di Eugenio Lipschitz; Marcello Naimoli, direttore del Museo della Memoria di Campagna, Vincenzo Salerno, presidente Nuova officina onlus. A Campagna e lavorò il vescovo Giovanni Maria Palatucci, zio del questore di Fiume Giovanni Palatucci, conosciuto come l'"Oscar Schindler irpino" per aver salvato oltre 5000 ebrei istriani dai lager nazisti. Scoperto dai nazisti fu prima allontanato e poi arrestato il 13 settembre 1944; il 22 ottobre dello stesso anno fu condotto nel campo di Dachau e ucciso dai nazisti a soli 36 anni il 10 febbraio 1945. Di Palatucci abbiamo parlato con Angelo Picariello, giornalista de "L'Avvenire" e autore del libro "Capuozzo, accontenta questo ragazzo". Consucono: Salvatore Tancovi, Gianpaolo D'Elia e Rita Di Simone.
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