Quaderno a quadretti
Rubrica di
Maria Serritiello
IMPARATE A RISPETTARE LA STORIA DELLA NOSTRA ITALIA, AHIMÈ' ANCHE VOSTRA.
IO NON DICO DI RIPASSARVI LE GUERRE PUNICHE(HO DETTO RIPASSARE, DANDO PER SCONTATO CHE LE SAPPIATE) MA ALLA STORIA RECENTE, UNA SPOLVERATINA VI POTREBBE ESSERE UTILE.
QUANDO ARRIVERETE LUCIDAMENTE AGLI ANNI DI GIORGIO NAPOLITANO, NE RIPARLIAMO. NEL CURRICULUM DI QUESTO SCIENZIATO DI CUI SOPRA, UN "MASTER" IN GRANDE FRATELLO. CIO' MI BASTA PER AVERE UN'OPINIONE ...
E' PIÙ FORTE DI ME, GLI INTEGRALISTI SUPPONENTI ED IRRIGUARDOSI NON LI SOPPORTO PROPRIO.
AH, ALTRO CONSIGLIO STUDIATE LA COSTITUZIONE, VISTO CHE VI PAGANO!
(MARIA SERRITIELLO)
Fonte:tiscali.it
Fonte:tiscali.it
di Federico Mello
È l'esperto della
comunicazione del Movimento 5Stelle alla Camera, Rocco Casalino, ex del grande
fratello. Mentre i grandi elettori sciamano via dall'aula dopo il discorso di
Napolitano, lui aspetta i “suoi deputati” in Transatlantico. Ha un ghigno sul volto,
Rocco, e non si fa problemi a rispondere. “Ti è piaciuto il discorso di
Napolitano?” chiediamo. “Secondo te?” la risposta. Non ti è piaciuto? Lui tira
fuori una frase sprezzante, che stride con la solennità del momento, e spara:
“Ma non hai sentito? Ci ha attaccato. Una cosa da Ancien Régime, ma arriverà
una decapitazione” e sorride forse poco conscio della durezza delle sue
parole. Mentre le frecce tricolore sorvolano su Montecitorio, i deputati e
senatori a 5Stelle hanno la faccia scura. Non sono tutti tranchant come il loro
portavoce, e se molti si trincerano in un no-comment, altri non hanno problemi
a difendere la loro scelta di non gratificare neanche con un applauso il
discorso - e a tratti le lacrime - di Giorgio Napolitano.
Nell'aula
bardata a festa ci
sono bandiere tricolore appese in ogni dove, posti in piedi nei palchi della
stampa e, in tribuna, generali in divisa con le stellette sul petto. Arriva
Napolitano e scatta l'applauso. Varie volte nel suo discorso si commuove: la
parte più toccante quando cita il suo ingresso a Montecitorio, ancora
ventottenne. I cinque stelle si alzano solo al suo arrivo: non applaudono
neanche quando vengono citati i caduti nelle operazioni “di pace” all'estero
(non lo farà neanche buona parte di Sel).
Parla a
loro, il presidente, ai
5Stelle. “Non ci può essere contrapposizione tra piazza, rete, e Parlamento”. E
considerare Internet uno strumento contro i partiti “è una regressione” della
politica. Sgrida i partiti, il Presidente, li rimprovera di non aver fatto le
riforme. Chiarisce che in caso di ulteriori comportamenti indisciplinati, (“Se
mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel
passato”), la strada è una sola: “Non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi
al Paese". Come dire: poi ve la vedete da soli. Non a caso Napolitano
aggiunge poi, rivolto a tutto il Parlamento: “Il vostro applauso non induca a
nessuna autoindulgenza”.
Il bel discorso
crea imbarazzo nella parte più dialogante del Movimento 5Stelle. Il deputato
Alfonso Bonafede, di solito molto disponibile con i cronisti, questa
volta preferisce tacere: “No comment” ripete a tutti. Il “falco” Alessandro
Di Battista, invece, che domenica i fotografi hanno immortalato in
lacrime durante la conferenza stampa di Grillo, è per un totale “fedeli alla
linea”. “Non commento il suo discorso – scandisce – perché non mi convince lui,
Napolitano”. E risponde anche alle parole del presidente: “La Rete ucciderà i partiti, lo
ripetiamo sempre perché ne siamo convinti”.
Anche Roberto
Fico, il fedelissimo di Grillo che sabato, all'annuncio dell'arrivo di
“Beppe” davanti a Montecitorio, voleva “alzare l'ascia di guerra”, è in
silenzio. Risponde lui per un gruppo di deputati e senatori che lo attorniano.
“Non facciamo alcun commento – dice – lo faremo più tardi”.
Marta
Grande, infine, la
giovane deputata romana già considerata possibile candidata presidente della
Camera dei grillini, ha gli occhi sgranati e non sa bene che dire. Il discorso
di Napolitano l'ha toccata, si vede. “Ha fatto un racconto fedele di quello che
sta succedendo” balbetta, ma non riesce a dire di più.
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