Verranno giorni migliori
di Maria Serritiello
E questa primavera che non vuole sbocciare!
S’ingrigia malinconica
e spiraglio al cielo
non lascia
Le rondini tardano
e i passeri non si separano
dal nido.
Dal mio giardino,
inverdito e muffo,
i merlotti spiano il sole,
all’ombra del gelsomino.
Padre e madre
vegliano
Verranno giorni migliori
senza l’affanno,
senza minacce
e senza il cielo colmo d’acqua.
Sole e ancora sole
e via le notti
nel buio infinito,
Verrà,
sì che verrà,
il quotidiano giorno
e di nuovo sarà la semplice compagnia.
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