Sabato
27 aprile,
alle ore 19,30, la Fondazione Salerno Contemporanea presenta
il primo appuntamento con la rassegna editoriale “La Prima-Vera volta”
ospitando al Teatro Antonio Ghirelli in via Lungoirno il noto giornalista FRANCO DI MARE che, in formula innovativa
presenterà al pubblico salernitano il suo libro “Il paradiso dei diavoli”,
un interessante sguardo sulla città di Napoli, sui suoi contrasti, sul suo
vivere a braccetto tra miseria e nobiltà.
La serata ad ingresso gratuito ed introdotta da Gilda Ricci, vedrà la
partecipazione di MARIO MORCELLINI,
Professore Ordinario in Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso
l’Università La Sapienza di Roma e Presidente della Conferenza Nazionale delle
Facoltà e dei Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione e dello scrittore FRANCESCO PINTO, direttore Rai di Napoli.
Le conclusioni sono affidate al Sindaco Di Salerno VINCENZO DE LUCA.
Con “La prima-vera volta”, rassegna ideata e prodotta
dalla Fondazione Salerno Contemporanea, si vuole entrare nelle dinamiche
testuali e tematiche non più secondo il canonico schema dell’intervista, bensì
del dialogo, del confronto e, soprattutto, della creatività. Ne è buon
interprete il giornalista Franco di Mare che con la sua performance riesce a
far comprendere appieno le motivazioni e le emozioni personali che lo hanno
spinto a scrivere “Il paradiso dei diavoli”. La presentazione si apre al
pubblico con un continuo dialogo fra il giornalista sul palco e personaggi
reali e di finzione che compaiono in video, attraverso i quali l’autore prova a
descrivere il limite sottile che separa il bene dal male in una città, Napoli,
che è animata da un carattere potente e che sembra costituire un unico corpo
fisico con i suoi abitanti. Napoli è la città dove i figli dei signori crescono
accanto ai figli dei pregiudicati, come per un processo di involontaria osmosi
e dove il confine tra il bene e il male, già labile di suo, diventa un
impercettibile diaframma. E’ lì che è nato Franco Di Mare, vicino al mare, dove
sbagliare era più facile che comportarsi bene. Un luogo senza innocenza: il
paradiso abitato dai diavoli.
FRANCO
DI MARE
nasce
a Napoli il 28 luglio 1955, giornalista professionista, è inviato in aree di
crisi da venti anni.
Lavora alla Rai dal 1991; inizia in cronaca al TG2, per poi passare subito agli
esteri dove segue la crisi dei Balcani come inviato di guerra. Bosnia, Croazia,
Kosovo, per 5 anni è inviato nella ex Jugoslavia; ma anche in Mozambico, in
Somalia, nella regione dei Grandi Laghi in Africa, Rwanda, Burundi, nello
Zaire, oggi repubblica democratica del Congo, dove segue gli spaventosi scontri
interetnici tra Tutsi e Hutu.
Segue anche falliti colpi di stato in America Latina e disastri naturali come
l’uragano Mitch che devasta Honduras, Guatemala e Nicaragua.
È autore di inchieste giornalistiche sulla mafia dell’Europa dell’Est, sulla
guerra in Kosovo, in Bosnia, in Rwanda, sulle elezioni presidenziali e
politiche in molti paesi del mondo, dagli Stati Uniti alla Francia, dalla
Bulgaria all’Algeria.
Realizza inchieste sul terrorismo in Giappone, Russia, Medio Oriente, Africa
Orientale.
Segue la guerra in Afghanistan e in Iraq (la prima e la seconda), la guerra tra
Eritrea ed Etiopia e quella a Timor Est.
Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi premi, tra cui due oscar
della televisione per i suoi reportage, il Premio Città di Fiumicino, il Premio
Cimitile, il premio Europeo per il filmato di guerra, il Premio personalità
europea dell’anno e il premio Sebetia Ter e il Premio Terme Contursi
Comunicazione quale miglior inviato all’estero nel 2004..
Nel 2003 inizia la sua carriera di conduttore con UnoMattina Estate, esperienza
che prosegue con UnoMattina week end.
PRESENTAZIONE
EVENTO
Teatro
reportage è una definizione creata da MediArt per spiegare la presenza sul
palco teatrale di un giornalista che è stato per anni un inviato nelle zone di
guerra di tutto il mondo, nei luoghi toccati da grandi calamità naturali, che
ha fatto indagini su contesti sociali difficili o seguito grandi eventi
politici internazionali. Esperienze molto diverse tra loro che hanno lasciato
tracce indelebili nella sua memoria come nella sua coscienza. Una trama di
persone, sentimenti, culture, sensazioni che Franco Di Mare vuole condividere
con un pubblico più ampio possibile per cercare di stimolare una riflessione
individuale ma anche sociale e civile sul troppo spesso labile confine che
separa, innanzitutto dentro di noi, il bene e il male. Franco Di Mare non è un
attore: non recita e non interpreta. È un narratore che grazie ad un presenza
scenica affascinante, ad uno stile diretto ma evocativo, e al supporto di
contributi video parla di proprie esperienze, della vita di altri attraverso la
propria vita e riesce così a catturare l’ attenzione di platee anche molto
difficili (come per esempio quelle degli studenti).
Subito
dopo, a suggello della neonata collaborazione con il Festival Culture Giovani-Linea d’Ombra diretto
da Peppe D’Antonio, sul palco del T.A.G. doppio appuntamento musicale, la
finale del Linea d’ombra Live Music Contest e
la performance del John De Leo/Fabrizio Tarroni
DUO.
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