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venerdì 19 novembre 2021

Resilienza 3.0 di Massimiliano Gallo, allo Charlot di Capezzano (SA) per la stagione teatrale 2021/22

 


Fonte:www.lapilli.eu

di Maria Serritiello


Lo spettacolo “Resilienza 3.0” di Massimiliano Gallo, venerdì 12 ottobre ha inaugurato la prima stagione teatrale del Teatro –Cinema Charlot di Capezzano, una frazione di Pellezzano, che dista da Salerno, solo 10 Km. Il Teatro, a cui è stato dato il nome di Charlot, il comico più grande di tutti i tempi e non poteva non essere che così, essendo il locale una costola della famiglia Tortora, nei panni di Gianluca e di un compagno di viaggio Piermarco Raniero Fiore. La struttura, un gioiellino, che già il 16 luglio ha tagliato il nastro per presentarsi al pubblico, ma solo adesso ha spalancato le porte, per iniziare la stagione teatrale, con 8 spettacoli in cartellone, fino a marzo 2022. Bella impresa, lode ai due giovani imprenditori per aver scelto, in un momento di depressione dello spettacolo, causato dalla pandemia, aprire un nuovo teatro, laddove gli altri li chiudono. Al loro coraggio va tutta la nostra vicinanza e partecipazione. 

A cominciare, dunque è Massimiliano Gallo, figlio d’arte, suo padre, infatti, è stato, nel passato, il cantante napoletano di grande successo: Nunzio Gallo. Teatralità garbata e sicura, quella di Massimiliano, con la buona capacità di destreggiarsi sia vocalmente che con il ballo, fa molta simpatia presso il pubblico, che non gli lesina applausi. Ha fine dizione, soprattutto nel cucire addosso a sé e alla sottile signorilità della moglie, uno spettacolo gradevole, leggero, anche se non mancano spunti di riflessione meritevoli di un programma più ampio ed attento. La napoletanità che ci si aspetterebbe, molto raramente, fa capolino nella performance, realizzandola quasi in punta di piedi, affidando alla grande maestria dei musici pezzi musicali nazionali tirati a lucido e interpretati dal nostro con padronanza e personalità.

Il desiderio di un pensiero e quindi di un percorso alternativo lo si può cogliere già nel titolo: “Resilienza 3.0”, dato allo spettacolo e subito chiarito e spiegato dalla voce registrata dello scrittore Maurizio de Giovanni, intellettuale di spicco in libreria ed in televisione.  La rappresentazione, un insieme di riflessioni ed argomenti seri, sia pure in atmosfera leggera, sono, in sostanza, le sensazioni che ognuno di noi ha provato durante la chiusura forzata nelle case, così inusuale.  Gli intermezzi di Shalana Santana, la bella consorte brasiliana di Massimiliano, sono delle riflessioni a voce alta, problematiche che trovano un pubblico attento, avendo condiviso le stesse ansie quotidiane, pesanti e difficili, così come le ha descritte Massimiliano. Nello spettacolo, poi, si alternano canzoni mai banali o sketch mai villani di Massimiliano. Tutto l’insieme è dosato, la parte recitata fa l’occhiolino alla canzone che viene esaltata dalla voce bene impostata di Pina Giarmanà.

Allo Charlot di Pellezzano, Massimiliano si presenta in semplicità, non strafà, si muove con discrezione, quasi sia ancora in lockdown e affida alla sua capacità di essere se stesso, anche in palcoscenico, la sua valentia attoriale, così che la recitazione non risulta mai forzata, ma si caratterizza, come in televisione, quando interpreta il marito della sostituto procuratore Tataranni, personaggio della scrittrice Mariolina Venezia.

Tutto scorre liscio, uno spartito, dunque, ben organizzato, in due tempi equamente diviso tra momenti recitati e quelli cantati, il risultato è di una piacevole gradevolezza, che è voluta per riabbracciare ruffiano il pubblico, tenuto fin qui sottovuoto.  Nessuno a conclusione di tanta dosata signorilità si sarebbe aspettato il Coup de théàtre. Ebbene in sala, su ogni poltroncina azzurra si lasciano notare copie di giornali datati, tutti ci siamo chiesti (N.d.R.) quale fosse la loro utilità. Ed ecco che Massimiliano, come già Don Lurio, famoso ballerino della Rai TV, in uno spettacolo di tanti anni fa a “Pronto chi gioca” del 1985 / 86 fece, ha invitato il pubblico a cantare la canzoncina da lui intonata ed a strappare i giornali, imbrattando tutta la sala. E’ inimmaginabile ciò che si è scatenato tra i presenti, stropicciare, strappare e gettare le striscioline in ogni angolo è stato di una liberazione che non ha avuto uguale. Un momento corale, dove il pubblico è diventato attivo, si è coinvolto ed ha applaudito lungamente il bravo Massimiliano che ha confezionato uno spettacolo perfetto e terapeutico.

Maria Serritiello

www.lapilli.eu

 

Resilienza 3.0 di Massimiliano Gallo.

Con Shalana Santana, Pina Giarmanà, Arduino Speranza.

Musica: piano e arrangiamenti: Mimmo Napolitano, contrabbasso: Davide Costagliola, sax / clarinetto: Peppe Di Colandrea.

 

IL 20 NOVEMBRE LO SPETTACOLO VIENE REPLICATO AL TEATRO DELLE ARTI DI SALERNO






 

 

 

 

 

 

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