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giovedì 3 luglio 2014

E’ Paolo Piccirillo il super vincitore di “Salerno Libro d’Europa” a Salerno Letteratura


Fonte :www.lapilli.eu
di Maria Serritiello



E’ Paolo Piccirillo, classe 1987, di Santa Maria Capua Vetere, con il libro “La terra del Sacerdote”, candidato al Premio Strega, il Super Vincitore tra la cinquina dei giovani autori, narratori europei under 40, indicati per l’assegnazione del Premio “Salerno Libro d’Europa”, all’interno della manifestazione, più importante, del Sud “Salerno letteratura”, tenutosi nella città per un ‘intera settimana. Gli altri quattro, vincitori sono:
Jenni Fagan Panopticon, ISBN (Regno Unito)
Romain Puértolas L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea, Einaudi (Francia)

Bernard Quiriny La biblioteca di Gould, L’Orma (Belgio)

Noémi SzécsiLa vampira snob, Baldini & Castoldi (Ungheria).
 
Il Sole 24 Ore indica Paolo Piccirillo tra i cinquanta scrittori italiani, under quaranta, più promettenti, niente male se si pensa alla sua giovane età, vive e lavora a Roma e pubblica con Neri Pozza.
Il 28 giugno scorso, è lo storico Salone dei Marmi del Palazzo di Città, a fare da cornice allo spoglio in diretta dei voti e alla proclamazione del vincitore. A Paolo Piccirillo, tra gli applausi scroscianti del pubblico presente, è stato assegnato, l’ambito premio. Il ventiseienne giovane autore ha riportato di nuovo in Italia, il Premio libro d’Europa, lo scorso anno, infatti, fu assegnato al portoghese José Luis Peixoto, autore di "Libro" della casa editrice Einaudi. Francesco Durante , direttore artistico della kermesse letteraria, affaticato e felice per come si è svolta tutta la manifestazione, ringrazia tutti: volontari, ragazzi, pubblico, Amministrazione Comunale, sponsor, in particolar modo Orazio Boccia Arti grafiche, l’infaticabile Ines Mainieri, direttore organizzativo e tutta la città di Salerno, con il suo incantevole centro storico, ancora poco conosciuto dagli italiani e stranieri in tour, ma senza il quale non si sarebbero vissute emozioni così intense.
 
Maria Serritiello
 
 
 

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