Fonte :www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Giovedì 10 luglio, alle 20,45 presso il “Centro Congressi Polo Nautico” di Salerno, l’Associazione Arechi, M° Sergio Caggiano in collaborazione con il C.C.C Francavilla, M° Giovanni Paracuollo, ha presentato il Recital Pianistico del giovane e talentuoso Maestro Giovanni Alvino, direttore artistico, tra l’altro, dell'AMI Associazione Mozart Italia sede di di Benevento. Nel bellissimo salone di rappresentanza, pavimentato verde mare e con drappeggi di intenso blu alle balconate, si diffonde una pregevole musica dal pianoforte a coda che il Maestro Alvino suona con vera maestria. Il programma è di tutto rispetto sia per gli autori interpretati, Mozart, Beethoven, Chopin, Listz e Grunfeld, sia per la complessità dell’esecuzione.
E’ giovane il Maestro Giovanni Alvino, appena ventinovenne, ma già con un importante curriculum alle spalle. E’ risultato vincitore, infatti, di molti primi premi in concorsi nazionali ed internazionali, si esibisce costantemente in numerosi recital per importanti enti ed associazioni musicali tra cui La società dei concerti di Milano e Ravello Concert Society.” Ha cominciato a suonare all’età di tre anni ed ha debuttato come enfant prodige al Maurizio Costanzo Show nel 1992. L’incipit al pianoforte è stato sotto la guida del M° Carlo Alessandro Lapegna, proseguendo poi col M° Vincenzo Balzani. Si è diplomato con il massimo dei voti, da privatista, al Conservatorio “G. Verdi” di Milano ed ha concluso a maggio il percorso di perfezionamento alla prestigiosa Accademia Internazionale “incontri col Maestro” di Imola, sotto la guida del M° Piero Rattalino. Ha frequentato numerose masterclass e corsi di perfezionamento con importanti nomi del concertismo internazionale. Forma duo con la pianista Elena Piccione e si dedica con molto entusiasmo e da vero mentore all'attività didattica rivolta agli allievi in particolare ai giovanissimi talenti e agli appassionati di musica e di pianoforte. Questo impegno è lodevole perchè mette le sue conoscenze ed il suo talento al servizio di giovanissimi che hanno bisogno di sostegno e di un modello da seguire.
Serio, pacato, con una presenza scenica che dà subito sicurezza e certezza della sua bravura, accarezza i tasti, i bianchi ed i neri, con uguale dolcezza, che per lui sono creature vive, sì che appena le tocca gli rispondono con la magia del suono. A fine programma il bis è d’obbligo, anzi più di uno e lui senza nessuna apparente fatica, eppure ce n’è tanta, si concede con semplicità, per far piacere a chi lo ascolta. Ancora “Chopin”, uno studio tutto su tasti neri e il “Sogno” di Schumann, per lasciare intatto il desiderio della buona musica, se essa così viene eseguita.
Maria Serritiello
Foto (Maria Serritiello)
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