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sabato 5 luglio 2014

Ancora lotte per le" Investiture" Moretti detta le regole per la processione del Santo Patrono dei salernitani

 
Fonte :la Città di Salerno
di Barbara Cangiano
 
 
ARCIVESCOVO MORETTI
 
 guardando il video della sua conferenza stampa mi rammarico che non sapesse quante statue sfilano in processione...E' confermata la sua 'estraneità all'evento che più  compatta i salernitani e nel quale si ritrovano in una  identità . unica. Lei non ci conosce e né sente il bisogno di capirci, ciò mi  addolora perché la mia religiosità, si è sempre ispirata agli insegnamenti di umiltà e di preghiera di San Francesco d'Assisi. I miei educatori alle parole di Cristo sono stati i frati francescani di Piazza Ferrovia: P. Francesco P. Arcangelo Pergamo , P. Arcangelo Iovieno, P. Accursio, P.  Claudio, Fra Leonardo, Fra Vittorio e prima ancora Frate Egidio. I miei ricordi vanno dal Pace e Bene al  Vivere in Letizia che San Francesco raccomandava a tutti. Ascoltando il suo editto che non mi appartiene e credo che non appartenga ai salernitani  (ma non voglio metterci la mano sul fuoco) mi è sembrato solo puntigliosa imposizione  e non il  riordino di una   processione, che un tempo era seguita dall'intera provincia, con tutti i seminaristi al seguito,  quando c'erano le vocazioni, oltre a tutti gli altri che non le garbano. Assemblare le sei statue, per fare un solo gruppo, in quanto  pensa  che siano troppe a sfilare, non tiene  conto della conformazione stretta  dei vicoli. Va bene cambi pure la processione, ma la devozione dei salernitani per il Patrono non cambia, come non cambia il motto sul "panno"  "Salerno è mia. Io la difendo" . Ci basta saperlo da San Matteo e da nessun altro.
 
Maria Serritello
 
 
 

L'arcivescovo Moretti detta le regole per la processione di San Matteo 2014

"Si tratta di un momento di gioia religiosa e non un teatro", ha affermato il prelato. Scompare la sosta dinanzi la caserma della Finanza e dinanzi il Comune. Non sono previsti inchini
 
L'arcivescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti, detta le regole affinché la processione di San Matteo sia un momento di gioia religiosa "e non un teatro". Scompare la sosta dinanzi la caserma della Finanza e dinanzi il Comune. Non sono previsti inchini ("è la gente che deve inchinarsi ai santi non viceversa") e sarebbe buona norma "sostituire gli applausi con le preghiere
 
Moretti non cita mai De Luca ma il riferimento al sindaco è evidente: "Certe manifestazioni sono accettate entro il regime del buon gusto. Questo è un momento di fede". Di qui l'appello ai commercianti: "Offrire acqua ai portatori è giusto ma allestire banchetti per brindare è fuori luogo".
La processione avrà un'unica banda e farà solo tre soste tra corso Vittorio Emanuele, corso Garibaldi e Largo Campo. La finanza non sfilerà armata e sono previste iniziative anche nelle chiese della zona orientale.



       

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