Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Ciò
che ha preceduto, il 25 aprile scorso, alla festa della Madonna delle Galline
di Pagani, celebrata all’ottava di Pasqua di ogni anno, ( per questa volta,
eccezionalmente, causa mal tempo, giovedì 1° maggio), è già da ascrivere negli
avvenimenti eccezionali. Infatti, nella Basilica dedicata alla Madonna del
Carmelo, si sono incontrati, a sera inoltrata, circa alle 22,00, due eccezionali artisti, il maestro Antonio
Giordano, della Compagnia Daltrocanto e Vincenzo Romano, voce popolare ed erede
del compianto Franco Tiano, il massimo esponente della tradizione e del folklore.
Le
porte della Basilica si sono aperte al
pubblico alle 18, 00, ad indicare che i solenni festeggiamenti in onore della “Mammeddio”,
potevano avere inizio. La folla è già
davanti alla chiesa, ha impazienza di trovarsi dinanzi alla statua a cui sono
tanto devoti. Fino alle 22, 0, è un via vai di persone, le preghiere si
susseguono, intanto prendono posto per assistere alla quarta edizione di
“Mistica” la rassegna di Canti Sacri Antichi, di e con Vincenzo Romano,
accompagnati dalla zampogna del Maestro Antonio Giordano, della Compagnia
Daltrocanto, dalle percussioni di Guglielmo Esposito e dalla voce del piccolo
cantore Giovanni De Simone. Un concerto di rara musicalità per il suono della
zampogna unito a quello delle tammorre. Il maestro Antonio Giordano, virtuoso in senso assoluto, è uno dei
maggiori suonatori del magico strumento, con cui ha accompagnato i canti sacri
salmodiati da Vincenzo Romano ed abbelliti ancor più dall’inusuale suono. Ogni
anno, infatti, sono i tamburi, le tammorre e le castagnette a sottolineare il
canto devozionale, quest’anno è stata la zampogna, fiatata con grande energia e
tutta la passione possibile da Antonio
Giordano. Lo strumento, il cui nome deriva, probabilmente dal greco “symphonia”
è realizzato con la pelle di capra o pecora e obbliga ad una impegnativa
coordinazione mano - corpo - orecchio e sensibilità percettiva.
Poco
prima delle 23,00, i suonatori, terminato il concerto sacro, si spostano dalla
chiesa per andare tutti insieme a rendere omaggio al Tosello
di Mimmo Carrara (dedicato a Gioacchino Moscariello), lo storico custode della
tradizione popolare paganese, scomparso nell’ottobre del 2013. Qui la festa
lascia la pura spiritualità per poter
nutrire il corpo ed esaltare il gusto, con l’offerta della pasta e fagioli del
“Bodeguero” (il bus-cucina del locale di
Fisciano, che ha sostato in Piazza ). I canti profani di Vincenzo Romano, la
zampogna di Antonio Giordano e le tammorriate ballate dai presenti, hanno acceso
la notte, cosicché il sacro ed il profano della festa si è compiuto in egual misura.
Maria
Serritiello
www.lapilli.eu
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