Controra
Nella fresca penombra
Della casa,
composta nel matinè rosa,
mia madre è nel letto
che riposa.
Ronza la mosca,
nel volo circolare
e fastidiosa poi si posa.
La bianca tenda ricamata a
mano
filtra un pigro raggio,
sfuggito all’imposta
legata con lo spago.
Da vicoli abbandonati,
la lenta nenia dell’ortolano,
culla.
Tutto ristagna
nell’ora della controra,di un
pomeriggio estivo.
E nella casa,appannata e
molle,
il sonno mette spazio tra i
pensieri.
Maria Serritiello
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