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lunedì 4 novembre 2013

A Salerno dal 1 novembre 2013 al 31 gennaio 2014 “Neve di Primavera” per Luci d’Artista, edizione 2013/14




                                                Foto Maria Serritiello


Fonte;www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

Succede di tutto a Salerno per Luci d’Artista, edizione 2013-2014. Avviene che si rivoluzionano le stagioni e variopinta sboccia la primavera, i ciliegi gemmano iridati e i pinguini transfughi, dai mari artici, luminosi si posizionano sulla scogliera frangiflutti del lungomare. Nella Villa Comunale, dove la favola bella si racconta a grandi e piccini, con stupefacente scintillio, si aggiungono, a quelle preesistenti, iridescenti forme sottomarine, tema prescelto e da sviluppare nelle future edizioni Un tripudio multicolore, l’accensione, nei due punti cardini della luminescenza cittadina, una festa civile, come l’ha definita il testimonial di questa volta, il critico d’arte ferrarese, Vittorio Sgarbi, accolto calorosamente dai salernitani. Prima di lui, insieme al sindaco, nei vari anni hanno acceso le luci: Michele Placido, Lello Arena, Marisa Laurito, Gigi Proietti.

Applauditissimo il suo discorso, nella Villa Comunale e alla Rotonda, un continuum di parole elogiative per Salerno e per il lavoro operoso svolto caparbiamente dal primo cittadino e vice ministro delle infrastrutture Vincenzo De Luca. “L’impegno costante di addizione architettonica alla città” dice “è pari a ciò che fu fatto, tra la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500 a Ferrara, “chiamata addizione erculea” da Ercole 1° d’Este”. “Se critiche ci sono,” continua “del resto tutti quelli che lavorano sono sottoposti a giudizi, proprio perché realizzano, esse sono rivolte al suo fare e non all’immobilismo piatto in cui si avvolgono i detrattori”

Eppure Sgarbi, in passato era stato contrario all’opera più controversa della città, “Il Crescent”, ma poi ha spiegato nella conferenza stampa, tenuta a Palazzo di Città, che la sua ostilità si era riversata sull’ipotesi di Oriol Bohigas e non sull’attuale lavoro di  Riccardo Bofil. Sgarbi ritiene che il Crescent si  armonizzi bene con la bella architettura, sinuosa e femminile, della stazione marittima, opera dell’architetta iraniana, Zaha hadid, esso ha un loggiato aereo,  aperto su tre livelli, con due elementi architettonici molto significativi che sono il colonnato dorico, ispirato a Paestum e il principio dell’abbraccio berniniano. Dal punto di vista architettonico è perfetto per volume  e spazialità, sicché non comprende i motivi dei dissenzienti.

Trenta Km di luci, tre in più della passata edizione, sono stati istallati e distribuiti per l’intero centro storico e  lungo tutto il rettifilo, che va dal Teatro Verdi, a Piazza Mons. re Grassi, non escludendo dalle luminescenze, il Corso, Via Diaz e  Via Arce, dove il “Mito”, con i 25 pannelli di Nello Ferrigno, ceramista salernitano, regna incontrastato. Dilettevoli sono le istallazioni sugli scogli di 58 pinguini panciuti dal dorso nero che si contendono la scena del mare, un scherzoso “divertissement” di una parola ricorrente nelle tirate in tv, pronunciate dal Sindaco De Luca e rivolte a coloro che non hanno comportamenti consoni. Per le luminarie prettamente natalizie, bisognerà attendere l’8 dicembre, quando l’albero in Piazza Portanova e la slitta, tirata da renne,  in Piazza caduti di Brescia riaccenderanno la festa. Per intanto godiamoci queste luminarie, in special modo quelle della “Rotonda”, dedicate alla bellezza femminile e per questo alle fanciulle e alle donne salernitane.


Maria Serritiello
www.lapilli.eu


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Maria Serritiello


                                          







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