E non guardiamo il fondale
Il mare,
l’azzurro mio mare,
ha morti assiepati
nel fondo,
venuti da lontano.
Non hanno
nome,
volto
e membra ricomposte.
Incolore
la pelle
e pensieri
erosi
dal sale
Nessun sudario bianco
se li avvolge,
e alcuna lacrima
li segue
nell’affondo.
Nel mare,
nell’azzurro mio mare
l’estate insiste,
le barche sciamano,
e continua l’amore…
Nuotiamo
ma non da soli
e non guardiamo il fondale .
Maria Serritiello
3 -10-2013
A Lampedusa affonda un
barcone con 500 profughi. Centinaia i dispersi,
95 i morti, ma il bilancio è destinato ad accrescere
3-10-2013
Nessun commento:
Posta un commento