Foto: Maria Serritiello
Fonte: www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Sarà per la corsa agile, caratteristica del loro corpo, unito allo svolazzo delle piume sul cappello e sarà che "bersagliere a vent'anni bersagliere per tutta la vita", che al loro passaggio vecchi, giovani, donne e bambini, sono presi dalla frenesia di stargli dietro, impresa non facile se non si è agili ed allenati. Per un'intera settimana e precisamente dal 13 al 19 maggio scorso, ci hanno provato i salernitani, al 61° Raduno Nazionale dei Bersaglieri, che hanno scelto Salerno, quale appropriata sede, per celebrare il loro incontro annuale.
Invasa pacificamente la città dai fanti piumati, questi i numeri del successo: 20 mila le persone spalmate in tutti gli alberghi della città e della provincia, 75 le fanfare che hanno fatto risuonare il loro coinvolgente suono per la città e nella sfilata finale, 10 i Km percorsi da Piazza M. Grassi a Piazza della Concordia, in una maratona che ha coinvolto militari e civili e circa 100 mila i sostenitori presenti all'evento straordinario.
Tutta Salerno, imbandierata dal tricolore, non si è fatta trovare impreparata, la tenuta è stata ottima e l'organizzazione perfetta. Ormai gestire masse in città è diventato facile, dopo che l'evento di luci d'artista, con il suo richiamo di milioni di turisti, ha fatto scuola. Ogni cosa ha funzionato a puntino, dal traffico che non ha subito cambiamenti sostanziali, agli autobus raccolti nella zona orientale, presso lo stadio Arechi, alla chiusura totale della città, per consentire lo spettacolo finale in Piazza della Concordia, al passaggio delle fanfare per il centro e per la periferia, per il Lungomare e per il Corso, nelle piazze e nei parchi. L'eco delle note ha risuonato allegro ovunque "Quando passano per via, gli animosi bersaglieri, sento affetto e simpatia pei gagliardi militari. Vanno rapidi e leggeri quando sfilano in drappello, quando il vento sul cappello fa le piume svolazzar...". il ritornello che è il più conosciuto di un corpo militare, si è sentito cantare in ogni angolo e in coro anche dai passanti. Imponente è stata la parata di chiusura, dove a sfilare sono stati i bersaglieri dell'Italia tutta, con medaglieri, simboli, divise storiche, biciclette, fanfare e mezzi di assalto. In più momenti della sfilata, sono stati ricordati i marò italiani, bloccati in India, con striscioni su cui c'era scritto: " A casa i nostri marò".
Presenti alla manifestazione, il Capo dello Stato Maggiore dell'Esercito Generale C. A. Claudio Graziano, il Generale Marcello Cataldo, Presidente Associazione Nazionale Bersaglieri, il Presidente della Regione Stefano Caldoro, il Sindaco di Salerno e Vice Ministro delle Infrastrutture Vincenzo De Luca, il Sindaco di Asti Fabrizio Brigolo. A Lui, il Sindaco di Salerno, ha passato la "Stecca", in quanto l'anno prossimo, il 62° Raduno Nazionale si svolgerà ad Asti.
Per tutta la settimana, oltre all'inevitabile animazione, ma bene così, dei vivacissimi bersaglieri, in città si sono avuti incontri, cerimonie, mercatini, fanfare itineranti, concerti in varie parti della città e presso il Massimo Cittadino, corsa podistica Flik e Flok, saggi ginnici, gran ballo risorgimentale e mostra storica sui fanti piumati, i più amati d'Italia. Insomma, una città vivace e dinamica, attivata da un team d'eccezione, al quale ha dato un notevole apporto, Salvatore Aversano, esponente dell'associazione provinciale bersaglieri, per ospitare al meglio il raduno.
Arrivederci ad Asti, il prossimo anno, Bersaglieri d'Italia.
Maria Serritiello
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