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domenica 20 febbraio 2011

Vince Roberto Vecchioni al 61° Festival della Canzone di Sanremo


QUADERNO A QUADRETTI
RUBRICA DI MARIA SERRITIELLO


Il 61° festival di Sanremo si è concluso, accontentando, incredibilmente, tutti. Roberto Vecchioni, con l'altro "Roberto" ha unificato l'Italia, segno che non è impossibile, a 150 anni dalla nascita, come sembra apparire da alcune dispute sulla solenizzazione o meno dell'evento."Chiamami ancora amore" non è solo una canzone è una bandiera issata, sulle nostre teste per mantenere alto l'orgoglio di appartenenza e nelle nostre teste per comprendere il cammino già fatto e quello che i giovani dovranno fare. Vecchioni si sa è un Professore d'italiano e da maestro ha pensato il testo, le sue parole sono rivolte principalmente ai giovani, quei ragazzi che per anni ha affascinato con le sue lezioni.Chi fa questo mestiere, gli resta nel sangue e pensa sempre, finchè campa a dare contenuti, ad indirizzare per il meglio, a spronare per la vittoria i giovani. Roberto l'ha fatto con la sua bella poesia canora, inebriando tre generazioni, che per la prima volta sono d'accordo nella scelta della canzone regina.
Un grande Roberto, dunque , a cui se si augura successo, si sa già che ce l'ha, da quarantacinque anni, senza che abbia mai sbagliato una melodia ed ora colonna sonora, con oggi, di vecchi e giovani. Ecco "stiamo uniti" a furia di ripeterlo Morandi ha sortito l'effetto.

Gianni Morandi

Morandi, alla fine ha fatto con modestia ed onestà il suo lavoro e l'ha fatto in modo, a conclusione, accettabile. E' La sua aria di eterno ragazzo che ci tranquillizza e ci induce alla speranza,"uno su mille ce l'ha fa", cantava tempo addietro ed ognuno di noi vedendolo si sente quell'uno su mille che ci riesce. Sfida e successo insieme, un mixer di positività e di ingenuità, il cantante che in gran silenzio e quasi egli stesso di nicchia, ha condotto il festival più visto degli ultimi cinque anni.

Canalis

Ora si sa che cosa sa fare meglio Elisabetta Canalis, parlare inglese, tanto da sostituirsi, per l'ospitata di Robert De Niro, al traduttore simultaneo ufficiale. Buon per lei, se non altro, potrà interagire senza alcuna possibilità d'incomprensione, in lingua2, con il suo fidanzato George Clooney.

Belen

Vuole fare di tutto: ballare, cantare, imbronciarsi, se viene sul palco dell'Ariston, una bellezza del calibro di Monica Bellucci,splendida, da offuscare chiunque, donne e uomini che siano, tant'è che lo star Hollywoodiana, Robert De Niro, invecchiato male e vestito peggio, dinanzi alle grazie della Bellucci, sembrava il vecchio professore, brutto ed insignificante, dell'Angelo Azzurro, un film del passato. Belen ha troppa voglia di mettersi in mostra, surclassando facilmente e la Canalis, che non è stata la sua alter ego e perfino quel brav'uomo di Morandi. Una furbetta...

Luca e Paolo.

Le Iene, divertenti, spiritosi, contenuti e sottili segno che la satira, quando è elegante, diverte, non crea animosità in quelli che la subiscono. Hanno sdoganato una parola che andrà molto di moda in tv ,"sputtanare". Se "l'ha detto" la televisione, la si potrà ripetere senza perdere eleganza nei salotti.O no?

Nel bu dipinto di blu

Si è dovuto attendere l'ex scugnizzo, Massimo Ranieri, da Napoli, per ascoltare a Sanremo "VOLARE" di Domenico Modugno. Un inno nel mondo, che ha rappresentato e rappresenta la canzone italiana, vergognosamente trascurata, nella terza sera, tra le canzoni che hanno fatto la storia. Domenico Modugno, fosse vivo, non se ne sarebbe rammaricato più di tanto, chi vola nel blu, dipinto di blu, non guarda basso, nella fattispecie, il palco dell'Ariston, ma canta con le braccia spalancate a croce "VOLAREEEEEEEEEE" e ascolta l'eco degli italiani che intoneranno sempre in suo onore "O O O"
Maria Serritiello

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