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giovedì 10 febbraio 2011

Il Caimano




Il caimano è un film del 2006 diretto da Nanni Moretti.

Il film è uscito nelle sale italiane il 24 marzo 2006 ed è stato poi inserito nella selezione di concorso al Festival di Cannes.


Trama
Un produttore cinematografico di film di serie B, Bruno Bonomo (Silvio Orlando), che negli anni settanta si dedicava al cinema trash con la moglie (Margherita Buy), attraversa un momento difficile, sia professionalmente che umanamente; la sua casa produttrice è sull'orlo del fallimento ed il suo matrimonio sta andando in pezzi. La sua unica àncora di salvataggio sembra essere il copione di una giovane regista (Jasmine Trinca) che decide di girare un film intitolato Il caimano, film che vuole raccontare la storia di Silvio Berlusconi.

La storia del film da girare si sviluppa contemporaneamente a quella personale ed affettiva del produttore. Se da un lato la produzione del film incontra notevoli problemi, dovuti essenzialmente alla ritrosia degli addetti ai lavori di occuparsi di un tema così "scottante" come l'ascesa di Berlusconi, tra cui la defezione dell'attore Marco Pulici (Michele Placido) che doveva interpretare il caimano, dall'altro anche il rapporto tra i coniugi Bonomo si deteriora sempre più fino alla separazione.

Nonostante tutto, Bonomo decide di girare comunque il film, impegnandosi finanziariamente con tutto ciò che possiede. Si arriva a girare l'ultima scena, che forse più di tutte le altre fa capire il vero senso della pellicola. Silvio Berlusconi (interpretato dallo stesso Nanni Moretti), entra nell'aula di tribunale per presenziare alla lettura della sentenza del processo, presumibilmente il processo SME. È solo, non è più potente, e nessuno dei suoi alleati gli sta vicino. Viene condannato a 7 anni.

Ciononostante, egli esce fuori dal palazzo di giustizia, ammonendo i giudici a temere la reazione del popolo che non avrebbe permesso la condanna persecutoria di un suo eletto e, dopo aver rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, un gruppo di persone viene ad acclamarlo mentre sta entrando nella sua macchina. All'uscita dei giudici, invece, gli stessi che avevano festeggiato il condannato, incominciano a tirar loro di tutto, comprese delle bombe Molotov.

L'immagine noir di Berlusconi-Moretti che esce di scena chiude il film, con le luci della rivolta popolare sullo sfondo.

Reazioni
Già prima dell'uscita nelle sale si è scatenata una bagarre di commenti sul film; molti politici italiani sono arrivati a chiederne la posticipazione rispetto alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006 in quanto il film avrebbe "influenzato" l'elettorato

Il regista ha sempre evidenziato come questo non fosse un film politico, bensì la storia di una coppia, in cui la tematica politica fa da cornice. Inoltre, più che parlare di Berlusconi, egli parla soprattutto del berlusconismo (o meglio dell'antiberlusconismo), dei vizi degli italiani e di come l'avvento di Berlusconi abbia cambiato in peggio le abitudini della gente, il suo consumismo[senza fonte].

Berlusconi, all'inizio di un comizio a Napoli ha affermato ironicamente: "Ieri sera abbiamo avuto il piacere di avere sulla Rai un ottimo regista italiano che ha raccontato una fiaba e mi ha dato un soprannome che mi mancava: signori, io sono il caimano"

Premi

La pellicola ha ottenuto i riconoscimenti per miglior film e miglior regia ai David di Donatello 2006, dove ha totalizzato complessivamente sei statuette.

Curiosità

Al film prendono parte vari registi e sceneggiatori in piccoli camei. Primi fra tutti Paolo Virzì e Paolo Sorrentino, poi Giuliano Montaldo, Antonello Grimaldi, Carlo Mazzacurati, Renato De Maria, Matteo Garrone e Stefano Rulli.


Vietato 'Il Caimano' a 'Parla con Me'

La sequenza finale del film 'Il caimano' di Nanni Moretti doveva andare in onda nel corso della trasmissione 'Parla con Me' condotto da Serena Dandini ma il l vice direttore generale della Rai, Antonio Marano, ha chiesto di 'tagliare' la scena, riducendola da sette a tre minuti. Di conseguenza il regista del lungometraggio d'accordo con la direzione di Rai Tre ha deciso di non mandarla in onda affatto. La motivazione addotta da Marano è che la messa in onda della sequenza avrebbe svalutato il prodotto in vista di una possibile trasmissione del film su altri reti Rai.

FORSE CHE IL DIRETTORE GENERALE DELLA RAI NON CONOSCE FB?

.....PER VOLONTA'DI DIO E GRAZIE A LUI NON SIAMO GIA'IN UN REGIME...

ECCO LA SCENA CENSURATA

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