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mercoledì 6 settembre 2017

Scritti durante le vacanze e non pubblicati


Archiviate le vacanze 2017, vorrei postare alcuni miei scritti, per lasciarne traccia e non annotati nel blog.


Salta tutto" del salernitano Pierangelo Consoli finalista al Premio Rai " La giara




Quarta opera pubblicata da Pierangelo Consoli "Salta tutto" è un libro che ha partecipato, piazzandosi come finalista, al Premio Rai " La giara" ed al Talent show televisivo Master pièce, quattro anni fa, su Rai tre. Pierangelo Consoli è un giovane scrittore appena trentenne di origine campana(Benevento) ma a Salerno ha svolto la sua infanzia e vive la gioventù. La passione per la scrittura è stata sempre grande e lo è tuttora se lo costringe a svegliarsi all'alba, scrivere pagine per i suoi libri futuri ed andare in tempo utile presso il collettivo Cerchi-lab, una associazione salernitana di giovani creativi che spazia dalla danza, alla musica e alla scrittura. Di suo, Pierangelo Consoli ha un master di sceneggiatura cinematografica per cui "Salta tutto" si svolge a frequenze filmiche ed anche il racconto, racchiuso nelle paginette che costituiscono i 52 capitoli, contribuisce a rendere agevole la lettura. Il giovane scrittore e' colto, le citazioni sono l'evidenza delle sue letture di ragazzo, senza che abbia trascurato la conoscenza del mondo reale che lo circonda. Ed ecco entrare nella sua narrazione citazioni come il cubo di Kubrik, Cesare Cremonini, Franz Kafka (lettere al padre), "nostalgia canaglia" di Albano, Max. Pezzali, Vasco Rossi.
Mario Mortacci, questo è il nome del protagonista del libro, è un uomo di mezza età, quella pericolosa a volte , perché si prova a fare un bilancio degli anni trascorsi e a lui non va proprio bene, sebbene sia un fortunato scrittore di successo di libri per ragazzi " La Saga del giaguaro ".Ha una moglie, Clara, da cui vive separato senza volerle concedere il divorzio, una figlia, Loredana, giovane e disincantata che di tanto in tanto incontra ed una "fidanzata", bella, giovanissima, stupida e senza scrupoli, amica di scuola di sua figlia. Ad intervalli regolari siede sul lettino dell'analista, nella stesura del libro, le conversazioni con lo psicologo sono evidenziate dal carattere corsivo. A lui, Mortacci si rivela com'è, senza veli e giustificazioni e il più delle volte non si accetta, non è soddisfatto della vita che conduce, di quello che scrive, intrappolato com' è dai racconti per ragazzi, non si sente più attratto da Margot, l'oca furba che lo ricatta perché nei racconti ha riversato il suo diario. Insomma si ritrova a cinquant'anni in cui tutti i suoi parametri sono saltati. Nel finale prova a ricomporre il mosaico della sua vita aggrappandosi ai parametri da cui era partito.
Salta tutto ovvero la paura di dover resettare tutto e non aver avuto neanche il tempo di fare un backup tramite il quale potersi rivedere per provare a capire la fonte dei propri errori e poter provvedere ad essi! Niente! Sul confine di un orizzonte che prevede da una parte il niente di un buco nero e dall'altra il persistere di una vita della quale forse non c'è più niente da salvare. Positivo è l'intreccio del racconto, se si pensa alla giovane età dello scrittore così bene orientato alla condizione mentale di un adulto.
Dal punto di vista tecnico-linguistico il testo è scorrevole e significativo per certe rasoiate culturali e critiche, in più punti divertente, ad esempio la descrizione del suo matrimonio e poi precisi i riferimenti di un’epoca il '68, con i suoi feticci. Nel finali alcuni personaggi ed episodi descritti hanno interrotto inutilmente la trama ma considerata la loro funzione si può anche sorvolare e non essere così puntigliosi nel giudizio. Salta tutto si lascia leggere facile e ci piacerà seguire il suo percorso di successo che compirà, se ne può essere certi.

Maria Serritiello
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È' "Salifornia " il corto di Andrea Beluto ad inaugurare il Barbuti Festival di Salerno 


Con la musica ammaliante dei Dires Strates, si sente nitido la risacca del mare e le voci inconfondibili di Brunella Caputo e Davide Curzio, il 3 agosto è stata inaugurata la trentatreesima rassegna del Teatro dei Barbuti, il salotto - teatro estivo di Salerno, voluto fortemente e portato avanti fino a due anni fa, dal compianto Peppe Natella. L'avventura artistica fu iniziata da Lui nel 1983, con un gruppo di amici,dopo che il terremoto dell '80 aveva lasciato vistose ferite nel cuore della città. Infatti dire centro storico, allora , significava mettere in evidenza il degrado dei suoi palazzi fasciati da iuta e transennati, con calcinacci e pietre abbandonate, eppure il "Professore" seppe essere caparbiamente lungimirante, tanto da rendere il Teatro dei Barbuti(così chiamato lo slargo, perché sistemato nella zona longobarda della città e detti barbuti per via della lunga barba) un'attrazione unica che ogni estate e questa volta dal 3 agosto al 9 settembre, sotto le stelle riunisce appassionati salernitani e stupiti turisti. Sulla brochure una fetta di rossa anguria, che, solo a vederla, toglie l'arsura delle serate afose, il giornalista televisivo di Lira TV, Andrea Siano ha scritto e piace riportare parzialmente ciò che ha vergato perché è esattamente quello che tutti pensano del Barbuti Festival " Ci sono pochi luoghi dove puoi sentire il respiro della storia; uno di questi è quello scrigno di vita che tutti chiamano "i Barbuti". S'apre in un  largo come fa il cuore quando si innamora, proteggendo secoli di giorni che si compiono e di notti che si fanno....". L'eco dei barbuti c'era e si sentiva ancora. Un po' Barliario  e un po' demiurgo, Peppe capi' che bisognava lasciare il segno e lo fece, sottraendo quella parte di cuore antico al suo sonno. Arrivo' la musica, si costruì  il teatro, nacque la stupefacente scena naturale che ancora oggi sono i Barbuti la cui voce passata rimbalza nelle notti d'estate, restituendo tutto l'amore della sua bellezza.
Ad inaugurare la stagione è Chiara Natella, che, con coraggio e forza ha raccolto il testimone, superando l'emozione del ricordo paterno. Figlia d'arte, è proprio il caso di dirlo, ha impiegato tutte le sue capacità, mettendo su, anche questa volta, un cartellone di tutto rispetto, il che vuol dire, tra gli altri, Guido Cataldo, Benedetto Casillo, la bottega San Lazzaro, Peppe Barra, e La Compagnia dell'arte con la regia di Antonello Ronga. Fiore all'occhiello, così essa stessa, con Antonello Ronga in scena, ha definito il corto dal titolo "Salifornia" del giovane regista salernitano, Andrea Beluto, pluripremiato e girato per intero a Salerno. Dinanzi ad un folto pubblico che ha occupanti i 400 posti a sedere , più il corridoio d'ingresso ai Barbuti, si è srotolata la trama del l'interessante e metaforico contenuto.
Ciacianiello, pescivendolo del Sud, mal sopporta che, accanto alla sua bancarella, ci sia un negozio di dischi che raccoglie i ragazzi del quartiere e il chiasso giovanile. Frizzy, il gestore del negozio e Fravaglio, fratello minore di Ciacianiello, tentano di fargli capire che non sempre il nuovo e' da demonizzare. Questa la trama che viene spalmata in immagini bellissime, riprese nel centro storico e in altri scorci significativi della città:largo Montone, vicolo delle Fornelle, porticciolo di Pastena, Mariconda con una buona e particolare fotografia. Oltre ai 4 giovani protagonisti, nello short movie, risultano essenziali i visi popolari del centro storico che più rappresentano la città nella sua tradizione e si fa notare la partecipazione straordinaria e amichevole dell'attore napoletano Gianni Ferreri. Andrea Beluto, il regista del corto, di appena 26 anni, Laura triennale al Davimus della Università di Salerno, ha frequentato, un anno, presso la Luiss di Roma un corso di scrittura creativa. Successivamente si è trasferito, per un anno in Norvegia all'Università di Tromso, località a 180 km dal Circolo Polare Artico. Salifornia, che nulla ha a che fare con la parodia, sia pure divertente, dei "Villa per Bene", non è altro che la storica spiaggia di Santa Teresa risistemata dall'Amministrazione Comunale e divenuta una piccola perla, con il legno di cedro del Libano che la ricopre a metà. Nel passato, come oggi, era presa d'assalto dagli abitanti del centro storico e chiamata popolarmente "o chiavicone" per via di un rigagnolo d'acqua che la delimita e scorre verso il mare. Riattata,la spiaggia ha acceso la fantasia dei salernitani e Salifornia, tra i giovani come nel corto, rappresenta il nuovo che avanza. Nei progetti dell'Amministrazione questo è solo l'inizio di una distesa spiaggia che si stenderebbe su tutta la passeggiata del lungomare ed oltre , tanto da somigliare alle spiagge della California. Andrea Beluto che ha vissuto,fuori dalla sua città,conoscendo il nuovo e il diverso, ha sentito il bisogno di ritrovare la sua identità primigenia , girando questo corto nel cuore pulsante della vecchia città. I visi, i vicoli, i suoni, le emozioni, le parole delle antiche pietre, il mare come sfondo, il profumo del pesce venduto da Ciacianiello, la musica rap, le evoluzioni sui skateboard sono tutti elementi che arricchiscono sensorialmente il corto di Andrea che si appresta, a settembre, ad essere presente alla Mostra di Venezia. Si può girare il mondo ma l'accoglienza che si trova nel luogo natio non sarà mai più bella." Tu non sai" dice Ciacianiello a Frizzy,"comme è bello essere pisciaiuolo" bevendo una birra in due al porticciolo di Pastena. Il nuovo che avanza e la tradizione si ritrovano nella espressione finale e s'incontrano nell'animo nostalgico di Andrea e dei tanti giovani che sono costretti ad allontanarsi dalla amata Salerno.

Maria Serritiello
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Il ferragosto del Hotel Elma Park di Casamicciola, tradizione, passione e cuore  

di Ferdinando Bianco





Invano cerchi tra le riga segni di stanchezza sui volti degli indomiti, turista che hai scelto l'Hotel ELMA di Casamicciola per il tuo svago quest'anno. Hanno tirato la carretta per tutta la stagione ma la tradizione vuole che questa giornata sia memorabile per te, turista, e allora non c'è stanchezza che ..tenga! Pur rimaneggiati nel numero e fiaccati dai sudori passati la Giornata ..incombe! Se ne era sentito qualche rumors nella serata precedente per presenze inusuali sulla piscina e sulle terrazze prospicienti! La frennesia era diventata più palpabile a colazione da rispettare come sempre per un pizzico di tarantola che serpeggiava nell'aria. Ognuno aveva qualche cosa da fare in più! Qualche cosa di extra che la Giornata richiedeva! Andava organizzata, a tempo di record e a tamburo battente, il programma molto impegnativo, che gli eventi della serata richiedevano. Era nell'aria una elettricità invisibile ma tangibile che ai turisti non sfuggiva ma che non pesava, anzi quasi avrebbero volentieri, probabilmente, dato una mano se solo avessero saputo quanto la Giornata andava richiedendo per  dare loro un pizzico di piacere in più senza alterare minimamente il ritmo usuale della giornata. La serata inizia con l'aperitivo a bordo piscina alle 19,45, ripeto alle 19,45 andava ripetendo la Gina a tutti i tavoli e relativi ospiti della colazione all'aperto in terrazza. Un mantra il suo che rimbombava nell'aria e preannunciava l'eccezionalità della serata. Seguirà il buffet libero su questa stessa terrazza imbandita a festa è piena di ogni ben di Dio per poi passare all'interno dove saranno serviti il primo e il secondo! Mi raccomando : 19,45! E con questa frase si entrava nel pieno dei preparativi che avrebbero impegnato per circa 20 ore tutte le maestranze dell'albergo! Ma sono andati via due pezzi delle maestranze! E che vuol dire! La festa è festa è va si rispettata. Perciò facendo appello a tutte le energie rimaste sopperiranno quelli che restano. Doppio, triplo impegno e che il divertimento sia con voi. Per fortuna a pranzo rimarranno in pochi è quello sarà il tempo di una lieve ricarica per poi rituffarsi nei preparativi. Riordinare le sale, riaddobbarle, il bordo piscina da organizzare non prima che il buon Peppino (l'uomo tuttofare dalle mille risorse)ha predisposto le luci, la terrazza da reinventare per la parata del buffet con fiori reali, sculture alimentari, il ben di Dio da offrire agli sguardi degli ospiti, il barbecue da attivare per la grigliata di pesce spade mentre in cucina i manovali prepareranno le verdure, i primi, i contorni. Ogni angolo dell'albergo è chiamato a mostrare il meglio di se e fermenterà di attività! E non mancherà della buona musica a saturare il canale uditivo e che seguirà gli ospiti nei loro spostamenti prima a bordo piscina poi nei saloni del ristorante e poi ancora a bordo piscina ad aspettare i romantici del ballo, a farli scatenare a ritmi ora lenti ora sfrenati in attesa che lo spettacolo dei fuochi di mezzanotte completi e chiuda la Giornata per eccellenza. Queste le aspettative che gli eroici della maestranze tutte non vorranno in alcun modo tradire a allora dai col sacrificio h24 a tutto gas! Gina Conte maitre di sala con il suo pugno di eroi Ciruzzo, Firmina, Maiscia, Gaetano, Mario, Francesco tutti uguali per impegno dedizione ruoli(grandi, grandissimi!) sempre pronti a sorridere, alla battuta, alla sobrietà, Alessandro responsabile del bar e della televisione specie se c'è il Napoli, Angelo Polito capo chef in cucina con i suoi silenziosi strenui lavoratori della cucina, dal profilo basso e defilato ma dalla efficienza garantita( non a caso i nomi sfuggono).Fugaci le apparizioni di Francesca e Roberto della reception a controllare che tutto fili liscio mentre il maestro Enzo? Vitale accompagnato da Raffaella scalda gli strumenti e l'ugola per allietare l'evento tutto. Mi raccomando 19,45! E che la festa sia con voi! Questo il resoconto dei preparativi! La realtà dell'evento avrà una sua storia, una sua  biografia storica, la sua aneddotica che altri vorranno scriverne o memorizzarne alcuni aspetti. A festa finita gli ospiti rientreranno nelle proprie stanze e non un plauso, che è un ben accetto plauso accompagnerà il ritorno a casa degli eroi! Un attimo, un pensiero, un ringraziamento poteva starci! E per fortuna ci aveva pensato al ritorno in sala un animo sensibile a ringraziarli in anticipo! Un grazie a quella persona ma un abbraccio affettuoso e grato a quanti si sono prodigati per dare corpo e continuazione ad una idea della tradizione!

Ferdinando Bianco
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  20 coristi del Teatro Verdi si sono esibiti all'Arena del Mare di Salerno 



Proprio una bella serata, quella del 2 agosto scorso, offerta dai 20 elementi del coro del Teatro Verdi di Salerno Si sono esibiti all'Arena del Mare, lo spazio voluto dall'Amministrazione Comunale per i cittadini e per quelli che sostano in città. Salerno, per fondale, offre il suo splendido panorama e come per magia si spalanca dinanzi il "lunato golfo'', il castello d'Arechi illuminato a giorno sulle nostre teste e la luna che sovrintende complice. Alle 21 inizia il bel canto e va avanti fino a mezzanotte con varie richieste di bis. Ad accompagnare i coristi: soprani, mezzo soprani, baritoni, bassi, tenori, al pianoforte, il maestro accompagnatore: Luigi Angelo Maresca. Le note dei brani prescelti sono accarezzate dal tocco magico del giovane maestro, appena trentenne, ma già con esperienze prestigiose, in attivo nel suo curriculum professionale, come quella svolta, sempre  come maestro accompagnatore, alla Scala di Milano ed una recente tournée in Giappone, su segnalazione dell'Accademia musicale della Scala. L'11 agosto sarà presente ad Agropoli per accompagnare con la sua specifica competenza l'opera Elisir d'Amore. Le melodie napoletane famose e le arie da opere, si susseguono tra gli applausi del pubblico. Ad iniziare  è il mezzo soprano Lucia Branda con "Abanera"  tratto dalla Carmen di Bizet, una voce bene impostata e di grande talento, per  continuare, tra gli altri, con Giulia Sensato, Francesca Borrelli, Paolo Gloriante, Rossella Tortora, Ruta Marilena, Terrazzano Annarita, Claudio Corcione, Massimo Rizzo, Sara Vicinanza. Voci soliste  tutte di grande qualità che hanno dato una particolare  e personale interpretazione ai brani prescelti. Un bravo in più va al Maestro Luigi Maresca che ininterrottamente ha accompagnato e valorizzato ,con la sua maestria professionale , gli interpreti della serata. Tutti e 20 si congedano dal pubblico entusiasta, che fa fatica a lasciare l'Arena, con una melodia di valore mondiale "O sole mio". 


Maria Serritiello
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I Concerti di Villa Guariglia in tour ventesima edizione


 

  • Non tutti i mali vengono per nuocere, recita un vecchio adagio, e così si è rivelato l’epurazione dei Concerti di Villa Guariglia, dal luogo dove sono nati 20 anni fa, un format creato e portato avanti con passione e dedizione da Antonia Willburger, un nome, una storia di famiglia, un amore totale per la nostra e sua terra, iniziata dai suoi genitori: Eva e Peter, il notevole artista che s’innamorò della divina costiera, tanto da soggiornarvi, trascurando il Tirolo da dove veniva. Figlia d’arte, dunque, da anni, nel periodo estivo, a cavallo di luglio ed agosto e quest’anno, per la precisione, dal 15 luglio fino al 18 agosto, si adopera per offrire buona musica e spettacoli raffinati. Da tre anni dura l’esilio dalla storica Villa Guariglia, che prende il nome dall'antico nobile proprietario Raffaele Guariglia che la donò nel 1970 all'Amministrazione Provinciale di Salerno e che nel 1943 ospitò il re Vittorio Emanuele III di Savoia.
    L’off limits della villa si è concretizzato in un tour che tocca i luoghi più significativi di Salerno e zone viciniore come: la Necropoli di Fratte, Baronissi, Cava dei Tirreni e il Duomo di Salerno. Così se Villa Guariglia ha una sua storia da vantare che dire dell’Area archeologica etrusco-sannitica di Fratte? O dell’Atrio del Duomo normanno di Salerno? Così come i luoghi prescelti dal comune di Cava dei Tirreni e di Baronissi? La necropoli dell’Area archeologica etrusco-sannitica di Fratte, sicuramente ne ha tratto vantaggio, perché frequentata poco e quasi sconosciuta ai più è meta di affluenza per l’ascolto della buona musica o di altre iniziative messe in programma. Sicché se Vietri chiude le porte ai concerti di Villa Guariglia, per aprirle ad altre manifestazioni, bisogna per forza pensare che la conduzione eccellente del format di Tonia Villburger non è più gradita. Quale possa essere la ragione non è dato sapere o almeno io (n. r) non la conosco. Chi promuove il territorio, come lo fa Tonia, con signorile grazia e competenza capillare, non dovrebbe essere osteggiata.  Ma tant’è!
    Grazie alla Lady di Ferro e grazie a tutti quelli che hanno concorso a che la ventesima edizione potesse vedere la luce: Comune di Salerno, Consiglio regionale della Campania, Comune di Cava de’ Tirreni, Comune di Baronissi, Ente Provinciale del Turismo, Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, Conservatorio Musicale Salerno “Giuseppe Martucci”, Afam, Coldiretti Salerno, Campagna Amica, Amici dei Concerti di Villa Guariglia.  accompagnata dalla grazie e dall’ eleganza di Concita De Luca nella presentazione delle serate. Attendiamo la 21° edizione…
    Maria Serritiello
    Programma
    Programma dei Concerti d'Estate a Villa Guariglia 2017
    SALERNO, LIBRERIA MONDADORI
    Giovedì 13 luglio, ore 18.30
    PRELUDIO NOIR
    de I Concerti di Villa Guariglia
    Porto delle Nebbie
    Presenta Notti Oscure Antologia di racconti
    a cura di Leonardo Di Lascia

    AREA ARCHEOLOGICA DI FRATTE
    Sabato 15 luglio, ore 19.00
    PRELUDIO NOIR
    Presentazione di libri di letteratura gialla e noir
    a cura dell'Associazione Porto delle Nebbie
    ore 21.00
    Ingresso gratuito
    QUARTETTO BOLLING
    Conservatorio Statale di Musica  “G. Martucci” di Salerno

    AREA ARCHEOLOGICA DI FRATTE
    Martedì 18 luglio, ore 21.00
    Ingresso euro 5,00
    MARCO DE GENNARO
    ENJOY 4TET
    Conservatorio Statale di Musica “G. Martucci” di Salerno

    CAVA DE’ TIRRENI, PIAZZA DUOMO
    Mercoledì 19 luglio, ore 21.00
    Ingresso gratuito
    IN A GIPSY MOOD 4TET
    Massimo Barrella, Osvaldo Costabile,
    Peppe Plaitano, Marco Cuciniello

    SALERNO, ATRIO DEL DUOMO
    Giovedì 20 luglio, ore 21.00
    Ingresso gratuito
    Recital pianistico di ANNA BULKINA
    Vincitrice del Premio di esecuzione pianistica “A. Napolitano - Città di Salerno” 2016

    AREA ARCHEOLOGICA DI FRATTE
    Venerdì 21 luglio, ore 21.00
    Ingresso euro 5,00
    Corpo - SA - mente JUNIOR COMPANY BALLET
    Liceo Coreutico Statale Alfano I
    Dirigente Scolastico Elisabetta Barone
    Regia Annarita Pasculli
    Supervisione M° Massimiliano Scardacchi

    CAVA DE’ TIRRENI, PIAZZA DUOMO
    Domenica 23 luglio, ore 21.00
    Ingresso gratuito
    Il blues di FRANCESCO PIU TRIO
    in collaborazione con Campania Blues Festival

    AREA ARCHEOLOGICA DI FRATTE
    Lunedì 24 luglio, ore 21.00
    Ingresso euro 8,00
    LATIN JAZZ SIMONE SALA TRIO feat. FLAVIO BOLTRO

    AREA ARCHEOLOGICA DI FRATTE
    Martedì 25 Luglio, ore 21.00
    Ingresso euro 5,00
    “NAPULE E’ NA CANZONA”
    Don Michele Pecoraro, voce e il suo ensemble

    AREA ARCHEOLOGICA DI FRATTE
    Mercoledì 26 Luglio, ore 19.00
    PRELUDIO NOIR
    Presentazione di libri di letteratura gialla e noir
    a cura dell'Associazione Porto delle Nebbie
    ore 21.30
    Ingresso euro 10.00
    DANILO REA meets Dario Deidda & Amedeo Ariano
    Conservatorio Statale di Musica “G. Martucci” di Salerno

    AREA ARCHEOLOGICA DI FRATTE
    Giovedì 27 Luglio, ore 21.00
    Ingresso euro 5,00
    I MUSICASTORIA in Spasiba
    Concerto di solidarietà per l’orfanotrofio di Zhodino, Bielorussia

    AREA ARCHEOLOGICA DI FRATTE
    Venerdì 28 Luglio, ore 21.00
    Ingresso gratuito
    ISOLA. READING DI POESIA (prima edizione)
    a cura di Francesco Iannone in collaborazione con Associazione Marco Amendolara Aperitivo e Musica

    AREA ARCHEOLOGICA DI FRATTE
    Sabato 29 Luglio, ore 19.00
    UN’IDEA DI TEATRO. LA SCENA TRA EDITORIA E TERRITORIO
    a cura di Pasquale De Cristofaro
    in collaborazione con Corpo Novecento
    ore 21.00
    Ingresso euro 8,00
    I TROMBONISTI ITALIANI

    AREA ARCHEOLOGICA DI FRATTE
    Domenica 30 luglio, ore 21.00
    Ingresso euro 8,00
    PAOLO PALOPOLI 4TET
    Conservatorio Statale di Musica “G. Martucci” di Salerno

    BARONISSI, PARCO DEL CILIEGIO
    Lunedì 31 Luglio,  ore 21.00
    Ingresso gratuito
    SIMONA DE ROSA 4TET feat.DANIELE SCANNAPIECO
    CAVA DE’ TIRRENI, PIAZZA DUOMO
    Mercoledì  2 Agosto, ore 21.00
    Ingresso gratuito
    THE MARTUCCI SISTERS & CARLO LOMANTO: Vocal Harmonies

    CAVA DE’ TIRRENI, PIAZZA DUOMO
    Domenica 6 Agosto, ore 21.00
    Ingresso gratuito
    ESPEDITO DE MARINO, chitarra
    GIANNI MARCELLINI, mandolino

    CAVA DE’ TIRRENI, PIAZZA DUOMO
    Venerdì 11 Agosto, ore 21.00
    Ingresso gratuito
    ENARMONICI
    a cura dell’Associazione Musicale Il Tempio della Musica

    SALERNO, TENUTA DEI NORMANNI
    Via Giovi Bottiglieri, 64
    Giovedì 17 Agosto, ore 21.00
    Ingresso euro 10,00
    CHRIES CAIN and LUCA GIORDANO BAND
    in collaborazione con Campania Blues Festival

    BARONISSI, PARCO DEL CILIEGIO
    Venerdì 18 Agosto, ore 21.00
    Ingresso gratuito
    FRANCESCO CITERA 4TET
    Music Around The World





“CANDELE SOTTO LE STELLE” AL POSTALE DI ARMANDO CERZOSIMO


Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello


Venerdì 8 settembre, alle ore 21,00, in località Verdesca di Battipaglia, si concretizza un evento di estrema raffinatezza, al quale non ci si può sottrarre, considerata la bellezza del luogo, nomato “Il Postale”. Il nome dato al posto non è casuale, perché in esso, oltre al richiamo alla sosta dei cavalli, quando il mondo andava al ritmo dello scalpitio di quest’elegante animale, sta a significare, oggi, un tempo sospeso, “la fermata” di persone che amano il bello, il suggestivo, l’eleganza. Chi poteva organizzare al meglio l’evento di venerdì, se non lui, Armando Cerzosimo, artista a 360 gradi e fotografo in Salerno, che con le immagini ha un rapporto fisico, sensoriale, per cui è diverso da ognuno ed unico. Poeta dell’immagine, è sempre alla ricerca della grande bellezza, di estetismi spirituali e non di maniera, per cui il mondo nelle sue mani diventa di un’avvenenza possibile. Il bianco ed il nero delle sue immagini sono di una magica raffinatezza e conducono in posti ancestralmente perfetti, che Lui richiama in vita nei tanti scatti, consegnandoli al ricordo di ognuno.
Nella locandina dell’evento “Candele sotto le stelle” si legge: il Postale si veste di nuovo ed apre le porte al pubblico in una serata suggestiva e magica. Il Postale organizza il suo primo evento in una cornice suggestiva e romantica per regalare ai suoi ospiti una serata fuori dal comune. Grazie alla collaborazione, con l’Osservatorio Astronomico della città di Montecorvino Rovella (SA) sarà possibile ammirare la Luna ed altri oggetti della Volta Celeste con la presentazione del Prof. Lazzaro Immediata e dell’esperto astrofilo Antonio Rinaldi. Momenti musicali e di spettacolo allieteranno la serata, gentilmente offerti dai partners della struttura. La serata sarà anche l’occasione per presentare iniziative ed eventi futuri.
Presso località Verdesca, strada provinciale 275,
Battipaglia (SA).
Ingresso gratuito - prenotazione obbligatoria
Tel. 389 0647669 Rossella Ciardi - www.postaleventi.it
facebook.com/postalefesteventi
La storia del cascinale
Il Cascinale nasce di proprietà della famiglia Iemma, titolare dell’omonima
Azienda Agricola. La struttura risale agli inizi del ‘900, quando era adibita a stalla di latte numero 4, che produceva il latte destinato al consumo privato della famiglia. Stessa destinazione d’uso mantiene nel passaggio alla famiglia Scaramella, titolare dell’Azienda “La Verdesca”.
Nel 1991 viene acquistata dalla famiglia Cerzosimofotografi sin dal 1972, che la ristruttura e la destina a spazio atelier per la posa di propri servizi fotografici. Il nome Postale viene scelto perché, considerata la sua ubicazione, viene immaginata come “stazione di posta” (da cui il nome postale appunto); quel luogo dove il viandante poteva sostare per riposare tra un viaggio e l’altro. Oggi la struttura è incantevole location per eventi e feste private.
Apre le porte al pubblico nella sua nuova veste venerdì 8 settembre con l'evento denominato “Candele sotto le Stelle”. Un saluto all’estate ed una promessa, quella della programmazione autunno-inverno che sarà presentata nel corso della serata.
Maria Serritiello
www.lapilli.eu


domenica 3 settembre 2017

Un romano che ama la nostra città senza esserci stato e così ce la descrive






Alessandro Buò, romano di nascita, 19 anni, altissimo, bel sorriso, riservato quanto basta, appassionato di scrittura, l'ho conosciuto durante il soggiorno a Casamicciola. Era là con i suoi genitori, una coppia giovane e ben affiatata, che dispensavano cure all'unico loro figliolo. E' stato inevitabile fare amicizia, ai bordi della piscina, anche lui come me, riattoso all'acqua gelata di alcuni giorni.E così, una parola tira l'altra si scopre la sua passione per la scrittura, oltre ai suoi hobby di giovane ragazzo,ma anche il suo amore per Salerno, che si ripromette di conoscerla al più presto.Mi è sembrato giusto ospitare il suo scritto nel mio blog 
(SeMa)


Siamo un paese straordinario e bellissimo”: con queste parole inizia una pubblicazione del noto architetto e senatore a vita italiano Renzo Piano, dal titolo “Il rammendo delle periferie”.

Ed è il preludio di un’indelebile e sacrosanta verità, volta a far comprendere l’importanza, il valore e soprattutto le bellezze naturali, storiche ed artistiche, della nostra nazione.
Tra le innumerevoli meraviglie della nostra splendida Italia, là dove il Tirreno si tinge di un blu profondo e ammaliante, sorge la città di Salerno.
Di origini presumibilmente longobarde (non si hanno notizie precise in merito alle radici del capoluogo), incastonata tra due perle di rara bellezza (la Costiera Amalfitana e il Cilento), 
Salerno è una città di quasi 135.000 abitanti, secondo comune della Regione Campania alle spalle solamente della meravigliosa ed eterna “Capitale” Napoli.
Raggiungibile attraverso la nota ed importante Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria, 
il capoluogo non è sicuramente da meno della città partenopea e delle grandi Capitali d’Italia essendo stata, durante la seconda guerra mondiale, dall’11 febbraio al 15 luglio 1944, anch’essa Capitale (seppur soltanto cinque mesi) in quanto scelta come sede provvisoria del governo italiano, 
affidato in quell’epoca al grande generale e politico astigiano Pietro Badoglio.
La storia rievoca, inoltre, che agli inizi del Medioevo, proprio a Salerno, nacque la prima e principale istituzione medico-scientifica d’Europa,  la Scuola Medica Salernitana.
Oltre al fascino della sua importante e dignitosa storia antica, Salerno possiede e regala anche quello delle sue straordinarie bellezze naturali ed artistiche. 
Storia, arte, bellezza, gastronomia, cultura: questa è Salerno.
Una terra magica, essenza di una natura incontaminata e sinonimo di allegria e ospitalità.
Una città che sorge tra due patrimoni di rara bellezza: la Costiera Amalfitana (Amalfi, Positano, Maiori, Cetara, ecc.), situata ad appena 25 km dal capoluogo e da sempre meta turistica
rinomata di migliaia e migliaia di turisti, e il Cilento (Paestum, Palinuro, Castellabate, Agropoli, Policastro, Ascea, ecc.), noto anch’esso per la sua bellezza naturalistica e la qualità delle sue acque.
Non solo acque salate: a Salerno infatti scorre il fiume Irno, che nasce a Baronissi e attraversa l’intera città per poi sfociare nel Mar Tirreno, nel punto in cui il fiume si apre verso il mare.
Città fluviale dunque, molto raro per le grandi metropoli del Sud Italia: un dato che accomuna il capoluogo a grandi Capitali della Storia d’Italia  come Roma, Firenze e Torino.
Nota di merito che sottolinea l’importanza e il valore della città sotto molteplici aspetti, che vanno da quello storico a quello naturale ed artistico, e che permettono così a Salerno di avere un turismo 
straordinario e in costante crescita, che la vede tra le prime 40 città italiane per presenze.
Il turismo a Salerno conta 2,5 milioni di presenze, di cui il 63% turisti italiani e il restante 37% provenienti da tutta Europa.
Numeri da capogiro di cui andare fieri e orgogliosi, che permettono alla città di essere al 39esimo posto per le presenze turistiche su scala nazionale, superando addirittura Napoli (69esimo posto).
Salerno attrae visitatori e turisti, oltre che per le sue splendide e rinomate costiere (amalfitana e cilentana), anche per i suoi monumenti, le sue bellezze artistiche e le durature tradizioni, prima su tutte quella delle Luci d’Artista (le cosiddette Luminarie di Salerno) che sono la principale e più importante attrattiva a livello mondiale della città.
Quello delle Luminarie è un evento che ogni anno, nel periodo antecedente, contemporaneo e successivo al Natale (novembre, dicembre e gennaio) incanta visitatori e turisti provenienti da ogni parte di Italia e d’Europa per assistere a questo magico spettacolo luminoso: 24 km di luci che attraversano tutte le strade e le piazze della città, compreso anche il litorale, e che regalano al forestiero atmosfere natalizie magiche e suggestive.
Dalla luce al mare, elemento imprescindibile e immancabile di ogni bellezza che si rispetti:
il Lungomare Trieste di Salerno, considerato uno dei più lunghi e più belli d’Italia, non assume l’aspetto dei classici lungomari italiani. Lungo 1,5 km e largo 30 metri, il Lungomare Trieste è 
caratterizzato da un grande giardino alberato che costeggia il Mar Tirreno e la città di Salerno nel tratto che si protrae dal centro storico al porto turistico Marina d’Arechi, sito in Piazza Concordia.
Il Lungomare Trieste suscita emozioni incredibili, con le panchine di fronte al mare che offrono una veduta incantevole del golfo di Salerno,  e accoglie visitatori, turisti e cittadini in ogni stagione dell’anno, per godere di un’emozionante e salutare passeggiata al mare.
Nel punto in cui termina il lungomare, un’altra attrazione suggestiva e affascinante accoglie il turista a Salerno: il Porto Turistico Marina d’Arechi.
Progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, il porto si estende lungo la costa sud della città e può contare su una disponibilità di 1000 posti barca da 10 a 100 metri e un’estensione marina complessiva di 340.000 mq. E’ uno dei maggiori porti del Mediterraneo, che si caratterizza agli occhi del visitatore per efficienza e modernità ma anche per i suoi spazi atti al divertimento e al relax, contribuendo a rendere da sogno il soggiorno dei turisti nella città.
Il Porto Turistico, inoltre, dedica la sua denominazione al duca longobardo del Settecento Arechi II.
Ad egli sono intitolati, oltre al porto, anche lo Stadio della città in cui disputa le sue partite casalinghe la squadra di calcio della Salernitana e il castello di Arechi, una delle attrattive monumentali più importanti della città.
Un imponente castello medioevale situato a 300 metri sul livello del mare, che domina la città, il porto turistico e il golfo di Salerno.
Più volte restaurato, il museo situato all’interno del castello contiene reperti provenienti da scavi eseguiti sul posto: ceramiche, vetri, oggetti metallici e monete.
Per gli amanti della natura, invece, oltre al vasto parco che si estende per l’intera area del Lungomare Trieste, è possibile e consigliata una visita al Giardino della Minerva, un orto botanico situato nel centro storico della città, utilizzato nel Medioevo per scopi didattici dagli studenti della sopracitata e rilevante Scuola Medica Salernitana.
Dalla Peonia alla Calendula passando per l’Edera varie specie botaniche da ammirare.
E’ considerato dagli esperti in merito come uno dei parchi più belli d’Italia.
Restando in tema “botanico”, non si può non citare la Villa Comunale di Salerno, il vero e proprio “giardino” della città,  progettata nel 1870 e successivamente restaurata nel 1997.
Parlando sempre di monumenti, per religiosi o semplici amanti dell’arte, spicca la Cattedrale di Salerno Santa Maria degli Angeli, costruita nel XI secolo in stile romanico con facciate barocche 
e successivamente più volte modificata, principale luogo di culto cattolico della città.
Come ogni città che si rispetti, non può assolutamente mancare un teatro.
Progettato nel 1863 dall’architetto Antonio D’Amora, e inaugurato nel 1872, il teatro comunale Giuseppe Verdi domina Piazza Matteo Luciani, con la sua struttura lignea dell’Ottocento, quattro ordini di palchi e un loggione, ospita numerosi spettacoli ed eventi.
Gli eventi a Salerno non mancano mai: una città, pertanto, anche culturale.
Oltre al teatro, anche il cinema: dal 1946 nel capoluogo si tiene annualmente il Festival del Cinema, 
un evento cinematografico che ha visto nella storia la partecipazione di personalità del calibro di Vittorio De Sica, uno degli attori più influenti della storia del cinema italiano. 
Il cibo, infine, è quello appartenente alla deliziosa e prelibata cucina partenopea, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Tradizione, modernità, arte, storia, medicina, natura, mare, turismo: questa è Salerno.
Una città straordinaria ed unica, un vero e proprio paradiso, un valore aggiunto, una risorsa,
un patrimonio immenso e straordinario che bisogna assolutamente visitare ed ammirare in tutto il suo splendore e il suo fascino, che da sempre incanta e continuerà ad incantare intere generazioni, soprattutto i turisti più freddi e glaciali ma anche i più sensibili e sognatori come me.
Salerno: rima d’inverno, rima d’Eterno!  Cit. Alfonso Gatto.
Alessandro Buò