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mercoledì 2 febbraio 2011

Il deputato a caccia di escort. In Parlamento


CRONACA

FONTE:OGGI.IT

Avevamo deciso di non pubblicare il nome del deputato del Pdl ritratto alla Camera mentre guarda un sito di escort sull’iPad. Non intendevamo screditare un singolo individuo, bensì volevamo mostrare in modo incontrovertibile a che punto sono ridotte le nostre istituzioni. Quel deputato è stato mandato dai cittadini in Parlamento per rappresentarli, e il fatto che durante una pubblica seduta della Camera egli ritenga di usare il suo tempo in quel modo non fa che confermare tristemente il livello di degrado a cui è arrivata la Casta, o parte di essa.

Ora il deputato ha fatto coming out, e non c’è più ragione di proteggerne l’identità: si tratta di Simeone Di Cagno Abbrescia, ex sindaco di Bari. Parla di «goliardata». Ma ciascuno può giudicare.

I FATTI

Martedì 26 gennaio, Camera dei Deputati, discussione sulla mozione di sfiducia al ministro Sandro Bondi. Un deputato del Pdl si mette a navigare su internet grazie al suo iPad e si intrattiene su un sito a luci rosse.

Il deputato ultrasessantenne, cravatta di Marinella e capelli riportati a coprire una discreta calvizie, inforca gli occhiali (che di solito non porta) e scruta a lungo immagini e profili di due professioniste, Dollyy e Daisy: sono romane, non fumano, ricevono a casa o in hotel, previo preavviso.

Lo ha scoperto il settimanale Oggi, in edicola da mercoledì, che a partire da una foto curiosa scattata quel giorno è risalita al deputato, originario del Sud, e alle protagoniste delle sue attenzioni: la giovanissima Dollyy, che oltre alla doppia «y» sfoggia capelli miele e una elegante seconda di seno, e si propone di «accompagnare le tue serate per una cena, un intrigante dopocena o un appassionante weekend...». Costo: 450 euro per tre ore. E Daisy, 39 anni, che di «y» ne ha solo una, ma compensa con lunghi capelli corvini e una settima di seno naturale. Daisy offre le sue grazie su Roma e Napoli, è «disponibile esclusivamente per incontri di classe con distinte persone». E per evitare clienti poveri e perditempo snocciola le tariffe: «Cena e dopo cena 700 euro; overnight (cioè l’intera notte, ndr) 1.200 euro; week end 2.500 euro. Mezz’ora, 200 euro; un’ora 400».

Nel suo articolo, Oggi ricorda che Paul McLeay, ministro per i Porti e i corsi d’acqua del Nuovo Galles del Sud, in Australia, quando nel settembre del 2010 lo beccarono a guardare film porno sul Pc del parlamento, si dimise e dichiarò: «Sono umiliato. È stato un errore ma mi rendo conto che la comunità si aspetta standard più alti».

IL COMING OUT

«In un momento di stanca del dibattito, ci siamo distratti scambiandoci l'iPad. Non ne facciamo un dramma, era una goliardata». Così il parlamentare barese del Pdl Simeone Di Cagno Abbrescia ha giustificato il suo comportamento. «In certi momenti bisogna stare in aula anche se il dibattito non è avvincente», ha aggiunto. «Di solito uso l'iPad per informarmi, leggere le agenzie. Ma può capitare di soffermarsi su una di quelle immagini diciamo porno che ogni tanto compaiono. Ora tutti fanno i casti, ma ce n'è di gente che le escort le frequenta, non le guarda su Internet. E le vicende del Rubygate hanno incuriosito tutti, è inutile negarlo».

Nessuna tentazione, al di là delle digressioni telematiche, invece, per il tre volte sposo Di Cagno Abbrescia, ex sindaco. «La mia era solo curiosità, non ho mai cercato la compagnia di professioniste. Del resto ho sempre avuto donne giovani».

Note biografiche

Simeone Di Cagno Abbrescia (Palo del Colle, 1º aprile 1944) è un imprenditore e politico italiano, già sindaco di Bari


Laureato in giurisprudenza, da imprenditore opera nel settore immobiliare e del turismo.

Aderì a Forza Italia sin dalla sua fondazione. Eletto sindaco di Bari nel 1995, è stato riconfermato dal voto del 1999 e ha ricoperto l'incarico sino al 2004. Nel 2006 è stato eletto alla Camera dei deputati per Forza Italia, dove è stato riconfermato nel 2008 nelle liste del Popolo delle Libertà.

Nel 2009 è stato nuovamente candidato sindaco di Bari, raccogliendo il 46,05% al primo turno e il 40,19% al ballottaggio, venendo sconfitto dal sindaco uscente Michele Emiliano. Il 26 Gennaio 2011 viene fotografato nella Camera dei Deputati mentre sta visitando, col suo iPad, un sito di escort.

Onorificenze
Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri»
— Roma 2 giugno 1994

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