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sabato 19 febbraio 2011

Gli spot kitsch di Manuela, Lele e Ruby


LA CRONACA


FONTE:WIKIPENDIA ENCICLOPEDIA LIBERA

Alfonso Luigi Marra (San Giovanni in Fiore, 18 dicembre 1947) è un avvocato, già eurodeputato italiano


Marra ha scritto e autoprodotto alcuni libri
"di non facile classificazione a giudicare dai titoli che si sono susseguiti", come ha commentato la critica letteraria Carla Benedetti, la quale, a proposito di quanto scritto da Marra nelle pagine di alcuni quotidiani acquistate per pubblicizzare i suoi testi, ha definito altresì il caso di Marra come quello di un "autore senza opera".

Le modalità di promozione pubblicitaria di tali opere su periodici e reti televisive nazionali, hanno reso a Marra una discreta e non sempre positiva popolarità
In modo particolare gli spot televisivi del 2010 sono stati definiti da Aldo Grasso "un piccolo diamante di coatteria, così brutto da sfiorare il sublime (...) un esempio involontario di kitsch, di camp e di trash, un brutto non intenzionale ma che poggia sul candore con cui è stato messo in opera l'artificio"
Marra si è difeso ritenendo "di aver utilizzato il mezzo più convenzionale del mondo nella maniera più normale. Quel che nessuno vuole dire è che la differenza, nel mio caso, la fanno i contenuti. (...) La cultura delle strullate e degli orifizi, la cultura nella quale siamo immersi, si scandalizza del nulla. Sono invidiosi, gelosi. Li sto facendo diventare pazzi

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Alfonso Luigi Marra (San Giovanni in Fiore, 18 dicembre 1947) è un avvocato, già eurodeputato italiano.

È avvocato cassazionista con studio a Napoli[1].

Nel 1987 fondò il Partito di Azione per lo Sviluppo, definito, nel documento Causa della fondazione ed ideologia del PAS, «né di destra né di sinistra né di centro». Sempre nel 1987 fondò anche l'associazione FermiamoLeBanche, che si prefigge l'obiettivo di contrastare il sistema bancario ed il signoraggio primario e secondario.[senza fonte]

Nel 1994 venne eletto deputato europeo alle elezioni europee nelle liste di Forza Italia, che però lasciò nel 1996, rimanendo iscritto al gruppo politico Unione per l'Europa (del quale faceva parte anche il gruppo Forza Europa) come rappresentante del Partito di Azione per lo Sviluppo.

Durante il mandato parlamentare europeo, fu coordinatore per il gruppo Forza Europa della Commissione per gli affari istituzionali del Parlamento Europeo, e poi membro della stessa in seguito alle sue dimissioni da Forza Europa. Fu altresì membro della Commissione pesca dell'europarlamento e della Delegazione per le relazioni con l'Australia e la Nuova Zelanda.


Alle elezioni europee del 1999 si ricandidò nella circoscrizione Italia meridionale per il Centro Cristiano Democratico, ottenendo 7.921 preferenze, insufficienti per la rielezione


Alle elezioni regionali campane del 2010 ha guidato la lista Alleanza di Popolo, che con il Popolo della Libertà ed altri sosteneva la candidatura a Presidente di Stefano Caldoro, poi eletto
La lista ha ottenuto 39.460 voti (1,43%) e un seggio nel Consiglio regionale.
L'elezione a consigliere del candidato di Alleanza di Popolo, Roberto Conte, consigliere uscente prima in forza ai Verdi e poi al Partito Democratico, è stata tuttavia sospesa in quanto il candidato è stato condannato nel 2009 in primo grado a due anni per concorso esterno in associazione camorristica e voto di scambio.
Al suo posto nel Consiglio regionale campano per la lista siede Carmine Sommese.

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