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lunedì 30 agosto 2010

Mostra a Milano dell'artista statunitense, Francesca Woodman, morta suicida a 22 anni



"Nessuno può vedermi da dove mi guardo io" (Francesca Woodman)

Un viaggio in 116 immagini. Tante le tappe iconografiche che concorrono alla scoperta della vita di Francesca Woodman, una delle artiste fotografe più precoci e talentuose dell'arte di fine Novecento. L'importante retrospettiva è proposta a Palazzo della Ragione ed è curata da Marco Pierini e da Isabel Tejeda in collaborazione con SMS Contemporanea di Siena, l'Espacio AV di Murcia (Spagna) e l'Estate di Francesca Woodman di New York. Alla ricca selezione fotografica - non mancano alcune opere esposte in esclusiva -, si affiancano cinque testimonianze video del lavoro performativo dell'artista

Morta suicida a 22 anni, Francesca Woodman inizia a fotografare a soli tredici anni e privilegia l'autoscatto rivolgendo verso di sé l'obiettivo della sua reflex giapponese. Nel guardare alla propria persona, nel vivere attraverso il medium fotografico il rapporto tra il corpo (oggetto e soggetto dello scatto) e la realtà circostante - particolare, la scelta di ambienti vintage e fatiscenti - si coglie un ricamo narrativo ricco di rilievi esistenziali, di evocazioni simboliche, di lunghe esposizioni e di riflessioni dedicate alla scoperta dell'io e dell'intimo sentimento

Quest'intensa attività creativa durata circa nove anni è oggi raccolta all'interno di un percorso espositivo che ne ripropone il valore attraverso le opere più significative, quelle degli anni della scuola pubblica a Boulder, dell'Accademia di Belle Arti, del periodo romano, delle giornate newyorkesi e dei soggiorni tra la natura incontaminata della MacDowell Colony nel New Hampshire.Francesca Woodman

FRANCESCA WOODMAN(DENVER, 3 APPRILE 1958 – NEW YORK, 19 GENNAIO 1981) E' STATA UNA FOTOGRAFA STATUNITENSE.


Francesca Woodman. Palazzo della Ragione. Piazza Mercanti. Tel. 02.43.35.35.22. Orari: mar.-dom. 9.30-19.30; gio. 9.30-22.30; lun. 14.30-19.30. Ingresso: euro 8. Dal 15 luglio (ore 19) al 24 ottobre.

sabato 28 agosto 2010

Lasciami sola



Vorrei consigliare di leggere questo delizioso e piccolo libro di nicchia, pubblicato dalla casa editrice Guanda, qualche tempo fa, scritto da Marcelle Sauvageot, dal titolo "Lasciami sola".

*** Una giovane donna ricoverata in un sanatorio riceve una lettera dall'uomo che ama:poche parole lapidarie con cui lui le annuncia che sposerà un'altra e le offre in cambio la sua amicizia. A questa sentenza senza appello Marcelle Souvaget non risponde con una lettera ma con una sorta di commento. Testimonianza lucida e straziante su grandi temi come l'amore,la morte, l'amicizia,la gelosia. Il libro uscì per la prima volta in Francia nel 1934 e fu un inatteso, sensazionale, caso letterario

Come inizia. << La consideri una prova d'amore,vero? >> Il ritmo del treno scandiva incessantemente questa frase. Avevo freddo. Cercavo di dormire accucciata in un angolo. Ma che freddo!Perchè questo treno era partito? L'angoscia che si prova quando si fa una sciocchezza mi serrava la gola.......

Marcelle Sauvageot nacque a Charleville nel 1900. Dopo aver vissuto a Parigi,tornò a Charleville per svolgere la professione di insegnante. Dal 1926 la tubercolosi la costrinse a trascorrere lunghi periodi in sanatorio dove morì nel 1934.
"Lasciami sola" è il suo unico libro.

Non mi dar del matto



Dunque, amico
non mi dar del matto
se quando vado per i monti
parlo ad alta voce ai fiori
ed alle farfalle:
credi tu di essere meno matto
quando parli con gli uomini
nella speranza che quelli
ti rispondano?

Piero Calamandrei


Piero Calamandrei (Firenze, 21 aprile 1889 – Firenze, 27 settembre 1956) è stato un giornalista, giurista, politico e docente universitario italiano.

Io mi ricordo....


Lo spazio della memoria

Qualche anno fa ho scritto quest'articolo sugli "Astrali", che voglio riproporre in questa rubrica, dedicata ai ricordi, senza eccessiva nostalgia ma come testimonianza del passato.

Come per i Pooh, così per gli Astrali, quest’anno,sarà il quarantesimo della loro carriera musicale. In verità l’atto di nascita risale a qualche anno prima, ma la formazione tipo, quella che ha dilettato le tante serate dei giovani salernitani, è proprio di quarant’anni fa. Ricordare gli “Astrali” è come ripercorrere all’indietro un pezzo di storia della città,tanto hanno segnato con la loro melodia ogni momento passato di intere generazioni. Ed erano proprio gli anni ’60, quelli favolosi, anni in cui la guerra dei padri era del tutto archiviata, in cui l’Italia si andava industrializzando ed il boom era dietro le porte insieme alle ventate buone del ’68,quando alcuni ragazzi, con la musica come unica passione,diedero vita ad uno dei più prestigiosi complessi musicali,con un nome che già nel suono si proiettava verso le alte mete degli astri ed astrali, davvero, furono per tutti perché il cielo si toccava con mano, quando le loro note si elevavano dai vari strumenti. Si erano incontrati per caso,come succedeva un tempo,rincorrendo e calciando un pallone ed era stato facile fare amicizia,manifestare le proprie preferenze,confessare i sogni nascosti. Alla chetichella per non farsi scorgere dai genitori, che ritenevano quello svago una perdita di tempo, anzi ore sottratte allo studio, ognuno di loro strimpellava uno strumento preferito e, una volta incontratisi, fu naturale pensare alla formazione di un complesso. Erano gli anni in cui anche la musica seguiva la voglia dei giovani di riunirsi,di fare esperienza nel gruppo e in gruppo;di indirizzare la propria vita nel sociale,di considerare la casa solo un ricovero e i genitori che l’abitavano dei “matusa”. Ma gli “Astrali” erano innanzi tutto dei bravi ragazzi,rispettosi della volontà delle famiglie, che era in quei tempi non mediatici, il desiderio legittimo di assicurarsi prima un pezzo di carta per l’avvenire e poi la passione per la musica e così lo studio non fu trascurato,tanto che tutti riuscirono in seguito a laurearsi e ad essere affermati professionisti. Non furono,però, solo i genitori ad ostacolare il volo oltre la città natia, che per la bravura poteva essere possibile ma fu anche e soprattutto la trascuratezza di ognuno verso quel successo che nulla avrebbe aggiunto a quanto già avevano.Ed eccoli oggi,come un tempo,ad essere divisi in due, di giorno impegnati seriamente nel lavoro ma la sera tutti dedicati alla passione musicale e anche se il tempo è passato,ognuno di loro per proprio conto continua a fare serate ,a rallegrare,suonando, quanti non si sono stancati di ascoltare la loro musica. Vecchie e nuove armonie perfette si amplificano dai loro strumenti, trascinandosi dietro inevitabili ricordi,quelli di quando tutti insieme in pedana davano il meglio al nome di Germano Cosenza (basso e canto),Michele Avagliano(chitarra),Cosimo Palumbo(piano)Michele Mattei(batteria e canto),Guido Cataldo(sassofono) ed in seconda formazione Bartolino Cataldo al piano e Gennaro Carbone alla chitarra e ancora quando nel’68,ma già sono in testa alle preferenze dei giovani di Salerno,arriva a dare più successo al complesso la voce di Nello Buongiorno,il barbuto musicista più volte apparso in tv,quale ospite,tra i più graditi,di Mara Venier e sarà in seguito anche l’unico del complesso a spiccare il volo. Spaccati di memorie si sommano e “ Gli Astrali” appaiono i giovincelli sbarbati ,dai capelli appena allungati, come vuole la moda dei capelloni, con jeans e stivaletti tralasciati in favore di completi scuri,doppio petto e cravatta ,rigorosamente indossati ancor oggi,che rimandavano un’immagine da seri orchestrali e adatta ai night della costiera. Già, la divina costiera di quegli anni, frequentata bene dai personaggi che allora contavano sia nella politica che nello spettacolo o solo intellettuali,imprenditori e ricchi che si ritrovavano là come in un’aparthaid privilegiata e che rispondevano al nome di Kennedy,Nureyev,Eduardo,Zeffirelli,Gore Vidal, Mastroianni,la Loren,De Sica,Loy, tanto per citarne alcuni e dove i ragazzi perbene chiamati “Astrali” potevano figurare e accontentare i loro gusti musicali.Il repertorio messo appunto,infatti, spaziava dai brani sussurrati ed uno in particolare “Fenesta Vasce”riscoperto e portato al successo,ai ritmi più sfrenati. In quegli anni gli Astrali,con insolita bravura,arrangiavano con la loro sensibilità di artisti,la musica dei più grandi complessi: Beatles e Rolling Stones,non escludendo quella ritmata,vertiginosa e nera di Wilson Pickett,James Brown,Joe Tex ,Otis Redding e così Marco Lenza con la chitarra si proiettava in svisate magiche alla Jimi Hendrix, mentre i fiati,la tromba di Pasqualino Moretti,il trombone di Giuseppe Carabella e i sassofoni di Guido Cataldo e di Vincenzo Senatore scuotevano ogni parte del corpo con vibrazioni mai più provate in seguito così intense. La musica di allora,più che adesso, raccoglieva tutte le istanze giovanili e serviva a ribellarsi, ad affermarsi,ad amoreggiare,ad essere,infine, se stessi e le note degli “Astrali” hanno alla meglio traghettato i giovani all’età matura. Ora ricordiamo con tenerezza le pomeridiane danzanti ma quanta fatica per arrivarci, per esserci dalle 18 alle 21 e ritornare a casa in tempo utile per la cena di mamma e papà. Con gli Astrali vengono in mente tante abitudini, perse ormai in quarant’anni ma ancora vive nella memoria di tanti, per averle vissute con l’intensità giusta e l’entusiasmo dovuto. Una fra tutte,il MKP 100, ovvero cento giorni che precedevano gli esami di stato,la festa più desiderata dagli studenti che almeno per un giorno allentava la spirale della tensione, dimenticava le formule matematiche,tralasciava i ragionamenti filosofici e non avviava la svogliata traduzione dei classici greci e latini. Non si proclamava festa studentesca se a suonare non fosse stata la band degli “Astrali” e loro sulle note lente di “Tre settimane da raccontare” alla Fred Buongusto o di “E la chiamano estate”,alla Bruno Martino o ancor di più sulle note martellate,portate al successo dai complessi beat dei Primitives,Corvi,Rokes,Ribelli,Fuggiaschi e Nomadi, ma dai nostri Astrali arrangiate in modo personale,hanno dato svago,spensieratezza e avviato l’inizio di tanti ma proprio tanti amori. Perciò,per aver scritto con tanta bravura e semplicità la colonna sonora dei nostri anni giovanili che, fuori retorica,resteranno sempre i più belli,siamo grati a questi ragazzi. Ma la musica,in quegli anni dagli “Astrali” veniva diffusa da tutti i locali della città:Copacabana,Stiva,Capannina e da quelli delle due coste,Hotel Luna di Amalfi,La Fregata di Postano,Il Lanternone di Palinuro,La Taverna dei Monaci di Agropoli e per la loro bravura erano chiamati ad essere complesso d’appoggio ad artisti prestigiosi quali Peppino di Capri, Fred Buongusto,Patty Pravo,Lelio Luttazzi,Ricchi e Poveri, Giganti e tanti altri. “ Con la musica” dice Germano Cosenza (basso e canto) “ho avuto tutto quello che un giovane di allora non poteva permettersi e pure se la fatica era tanta,(si suonava senza intervallo dalle 22 alle 3), non l’ho mai sentita,anche per la giovialità che circolava tra noi”. “ La musica fa parte della mia vita”continua “come un braccio ,una gamba,le mie figlie, la vivo e l’ascolto senza tregua. Certo il repertorio che preferisco ricalca quello degli anni ’70, le mie giornate sono imperniate di rhythm and blues,di pezzi orchestrali ma anche,per curiosità,di tanto Eminem,Jovanotti o dj Francesco”. Non si penserebbe mai,per averlo fissato nella mente con in spalla la tracolla del basso,che Germano Cosenza nasce musicalmente suonando la fisarmonica,lo strumento che allora appassionava per la sua possibilità di essere tastato ovunque e anche perché, dalle prime televisioni accese, un maestro come Gorni Kramer, con una buffa intensità facciale ci rimandava una passione da imitare. Oggi gli “Astrali” non suonano più insieme da troppo tempo,un periodo che va interrotto e al più presto e questo è un invito a farlo, per avere di nuovo la gioia di ritrovare ,se pure per una volta, le atmosfere giovanili,i sapori genuini,le tradizioni incontaminate e l’ingenuità di una generazione che mentre loro cantavano è andata sulla luna!
28-2-2006
Maria Serritiello

Il cane sa imitare il padrone



L'idea che ci sia un meccanismo emulativo tra cane e proprietario si è fatta avanti nel mondo accademico già da tempo. Secondo un studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society, c'è una chiara correlazione tra il comportamento umano e la nozione appresa dall'animale. Cani e persone possiedono neuroni a specchio che favoriscono l'apprendimento per imitazione. Se il cane,quindi, si stende placido sul divano o dorme sdraiato sul letto,appoggiando addirittura la testa sul cuscino,non andate in escandescenza,vi sta solamente imitando!

giovedì 26 agosto 2010

A Roma torna il circo di Gheddafi


Anche in occasione della sua quarta visita ufficiale in Italia, il leader libico Muammar Gheddafi porterà con sé la sua tenda beduina. Atteso a Roma per domenica sera, sebbene sull'ora del suo arrivo non ci siano conferme ufficiali per ovvie ragioni di sicurezza, il colonnello fisserà i paletti della sua tenda nel giardino della residenza dell'ambasciatore di Tripoli in Italia, Abdulhafed Gaddur, sulla Cassia. A confermarlo ad Apcom è lo stesso diplomatico libico: "Gheddafi è venuto a Roma quattro volte. Per due volte è stato a Villa Doria Pamphilj, una volta in residenza. Anche questa volta sarà ospitato nella mia residenza", ha spiegato. Al seguito del leader libico, che arriva in occasione delle celebrazioni per il secondo anniversario del Trattato di amicizia fra Italia e Libia, viaggeranno 30 cavalli arabi "che parteciperanno allo spettacolo organizzato in occasione del suo arrivo alla Caserma dei carabinieri Salvo D'Acquisto. Come sempre, il colonnello avrà al suo seguito una scorta nutrita e composita, di cui farà parte anche un gruppo di amazzoni, le famose donne-soldato della guardia di Gheddafi.
I primi appuntamenti ufficiali in agenda sono stati fissati per lunedì. Nel pomeriggio, alle 17, Gheddafi assisterà a un convegno organizzato presso l'Accademia di Libia e ad una mostra fotografica sulla storia del paese africano dagli anni precedenti all'invasione italiana fino alla firma del trattato di amicizia. In serata, il colonnello sarà ricevuto dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi alla Caserma D'Acquisto, dove uno spettacolo di alcuni cavalieri libici precederà il celeberrimo Carosello dei Carabinieri, che andrà in scena proprio in onore del leader libico. Ultimo atto la cena in caserma offerta dal premier italiano. La partenza di Gheddafi per Tripoli dovrebbe avvenire nella giornata di martedì.

Cucina cannibale a Berlino


Dall'8 settembre si potra' mangiare carne umana a Berlino: e' quanto si propone di offrire ai clienti un nuovo ristorante brasiliano.Il locale offrira' piatti di cucina cannibale della migliore tradizione gastronomica Warima e diventera' il primo ristorante all'estero dell'imprenditore Eduardo Amado, che ne ha gia' uno in Brasile. La notizia sta suscitando a Berlino curiosita',sdegno e scetticismo. Alcuni pensano che si tratti una trovata pubblicitaria...di dubbio gusto!!

A galla l'orrore di Auschwitz



I ferri di Clauberg, il ginecologo mostro sono stati ritrovat ad Auschwitz

Oltre 150 ferri chirurgici e ginecologici sono stati scoperti di recente in una casa di Auschwitz, la città del sud della Polonia che ospitò il campo di sterminio nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. "Si tratta di una delle più grandi scoperte degli ultimi anni", ha detto il portavoce del museo locale. "Con ogni probabilità questi strumenti sono stati utilizzati dal ginecologo Carl Clauberg
Il medico, membro delle SS, effettuò ad Auschwitz una serie di esperimenti sui metodi di sterilizzazione di massa delle donne. Centinaia di detenute del campo di concentramento furono utilizzate come cavie umane e morirono a seguito degli interventi di Clauberg. Con l'arrivo dell'Armata Rossa, Clauberg fu trasferito nel gennaio 1945 al campo di Ravensbrouck, nei pressi di Berlino, dove continuò a praticare le sue esperienze. Fatto prigioniero dai sovietici nel giugno 1945, fu condannato a 25 anni di prigione prima di essere rinviato in Germania Ovest nel 1955 Qui fu incriminato a seguito di una serie di denunce depositate da superstiti. Morì nel 1957. Gli strumenti chirurgici sono stati scoperti in una casa che si trovava durante la seconda guerra mondiale in una zona chiusa di Oswiecim (il nome polacco di Auschwitz), prima destinato alla detenzione di prigionieri polacchi, poi (a partire dal 1942) principalmente allo sterminio degli ebrei d'Europa

martedì 24 agosto 2010

A Ischia Chick Corea


MUSICA

Una tre giorni, nell'incantevole isola, dedicata a Chick Corea, per la rassgna "Piano e Jazz".L'artista duetterà con Stefano Bollani.

Sean Connery, sexy a 80 anni




Roma, 22 ago. (Adnkronos) - Doveva essere un party intimo e con pochi invitati ma la famiglia ha deciso di fare le cose in grande e per festeggiare gli 80 anni di Sir Sean Connery ha deciso di organizzare per il 25 una mega festa in suo onore con i Bowfire, il famoso gruppo di violinisti specializzato in musica celtica e molto amato dall'attore. Secondo voci che arrivano dal web al compleanno non ci saranno star ma solo gli amici piu' vicini all'attore e che non fanno parte del mondo dello spettacolo.

La serata e' stata organizzata in una villa affittata vicino casa dell'ex James Bond a Nassau e gli ospiti saranno serviti con tartine e champagne che potranno sorseggiare in giardino. Sean Connery che spegnera' la sua ottantesima candelina mercoledi' prossimo nasce a Fountainbridge, in Scozia. Figlio di un camionista e di una cameriera, abbandona giovanissimo la scuola e a sedici anni si arruola nella Marina scozzese (a questo periodo risalgono i due tatuaggi che ha sul braccio destro, il motto "Scotland forever" e la scritta "Mum and Dad").

Congedato per un'ulcera, Connery fa mille mestieri: muratore, modello per l'Edimburgh Art College, guardia del corpo, persino lucidatore di bare. Nel 1950 rappresenta la Scozia all'elezione di Mister Universo e arriva terzo nella sezione 'alti' (e' alto 1,88 cm). Nel '58 viene scelto come ballerino di fila (ha preso lezioni di danza per undici anni dalla ballerina svedese Gert Malmgren) nel musical "South Pacific", e, dopo alcune parti di primo piano in televisione, viene notato dalla 20th Century Fox e comincia a lavorare nel cinema.

Gianna Nannini, 54 anni, sarà madre




La rockstar toscana Gianna Nannini ha dichiarato finalmente di essere in dolce attesa,è già al quinto mese di gravidanza e si appresta a diventare mamma, all’età di 54 anni. Una notizia che farà sicuramente felici i milioni di fan della cantante toscana.

La maternità colpisce le star ad una certa età,infatti Salma Hayek a 41 anni,la prima figlia, Madonna a 42 anni la seconda,Nicole Kidmana a 41,Halle Berrya a 44 ed Hearter Parisi a 50 anni due gemelli.Secondo Alessandra Graziottin,ginecologa e sessuologa i bambini nati da una madre in età sono piccoli "last minute",tardivi che vanno a riempire un'area buia rimasta.
Auguriamo a Gianna Nannini serenità e che viva in pace l' evento così importante per la sua vita.

Salviamo Sakineh



In Iran una madre di 43 anni, Sakineh Mohammadi Ashtiani, è in carcere dal 2006 accusata di adulterio. Un vile e ipocrita tribunale islamico l’ha condannata alla pena di morte mediante lapidazione.
Sakineh fu condannata sulla base di una confessione che il suo avvocato Mohammad Mostafei denuncia essere stata estorta dopo una punizione di 99 frustate. È stata accusata di aver avuto rapporti con due uomini fuori dal matrimonio, ma suo marito era morto, e non è mai stato chiarito il tipo di rapporto avuto dalla donna
La pena di morte comminata con lapidazione è praticamente una tortura: la vittima deve essere sotterrata in modo da lasciar spuntare dal terreno solo la testa. Le pietre che le possono essere lanciate contro devono essere appuntite e taglienti, ma non talmente grandi da poterle infliggere immediatamente la morte.

LA SHARIA:
Una donna tradisce il marito. Il marito la denuncia al capo religioso. Il capo religioso, impugnando la legge coranica impone al magistrato di condannare a morte l’adultera. Il magistrato stila la sua sentenza: lapidazione.

Accade in molti paesi musulmani. È accaduto in Iran almeno sei volte negli ultimi due anni ma l’episodio più recente, che ha come vittima la quarantenne Sakineh Mohammadi Ashtiani è assolutamente incomprensibile poiché Sakinek il marito non lo ha più, è morto e lei è vedova. Vedova e ciò nonostante adultera, secondo la legge. In carcere dal 2006 le è già stata comminata la pena preliminare della fustigazione, 99 bastonate, in attesa di essere sepolta fino al mento nel cortile del carcere e bersagliata con sassi dai secondini oppure da volontari che si offrono

In soccorso di Sakineh si è mobilitata quasi intera la comunità internazionale (esclusi gli Stati islamici) che con appelli e petizioni ha messo in difficoltà il governo iraniano già per tanti versi tallonato dall’Onu e dall’Unione europea, costringendolo a sospendere la condanna «per ragioni umanitarie». Sospendere, non annullare. Amnesty International, che è la più attiva nel denunciare casi come questo, sostiene che Teheran gioca con le parole: Sakinek, sottratta alla lapidazione, potrebbe essere impiccata. Cambierebbe quindi soltanto il modo. Del resto non è cosa nuova che in Iran si commuti generosamente la pena della morte con i sassi e si passi al filo di ferro che taglia la gola (benchè i Guardiani della Rivoluzione sembra prediligano le impiccagioni con gru mobili: più rapide, più efficaci e più spettacolari

Ai tempi dello Scià non si lapidava e la pena era il carcere. L’arrivo sulla scena dell’ayatollah Khomeini riportò l’imperio della sharia, la legge divina, e con essa la lapidazione (però soltanto alla donna: l’uomo adultero era ed è punito con la fustigazione, raramente ucciso a sassate). In seguito si ebbe una fase di ripensamento e le lapidazioni furono sospese. Per riprendere su larga scala con l’elezione di Ahmadinejad, fedelissimo dei mullah: oggi, l’Iran in questo esecrabile campo vanta il primato dei paesi musulmani

SUL SITO DI REPUBBLICA.IT E' POSSIBILE FIRMARE L'APPELLO

giovedì 19 agosto 2010

L'acqua da bere



IL 28 luglio le Nazioni Unite hanno adottato una risoluzione che recita:"L'acqua è una risorsa limitata e un bene pubblico fondamentale per la vita e la salute. Il diritto a disporre di acqua è indispensabile per condurre una vita dignitosa. E'un prerequisito per la realizzazione di altri diritti dell'uomo"