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martedì 16 novembre 2010

Smettiamola di fare sempre i criticoni. Se i privati investono nella scuola c’è solo da ringraziare


CAPIRE LA SCUOLA


FONTE:TISCALI NOTIZIE
DI MARCO LODOLI

La scuola anticipa i sommovimenti psichici, le tendenze culturali, i disagi e le speranze sociali. E’ sempre un passo avanti rispetto a ogni altra struttura, perché contiene giovinezza e adultità, disordine e ordine, perché la sua cannuccia è lunga e succhia nel barattolo del futuro. E così adesso possiamo ragionare sugli sponsor in classe. Forse tra qualche anno arriveranno pure negli ospedali, e forse anche nel nostro condominio ci sarà qualcuno che per una scritta di reclame all’ingresso pagherà interamente la ritinteggiatura dell’androne o i lavori per l’ascensore.Gli sponsor arriveranno persino dentro l’appartamento, se ce lo meritiamo, se il nostro salotto ha un minimo di appeal e di audience. Magari prima di Natale, nella speranza di sedurre almeno trenta tra zii, nipoti e cugini, l’elettricista all’angolo della strada ci pagherà le luci intermittenti dell’albero, purché si accenda bene la scritta “Picozzi e figli, la nostra energia”. Per adesso accontentiamoci degli sponsor a scuola, mettono dei bei soldini che lo Stato evidentemente non ha e così tappano parecchi buchi. Mancavano i banchi? Ecco la ditta di divani “Sprofondoni e Cuscinotti” che risolve il problema: quaranta stupendi banchi nuovi, direttamente dalla fabbrica alla scuola.Certo, in alto a destra c’è il nome della generosissima ditta, ma insomma, nessuno fa niente per niente, nemmeno il cane muove la coda per nulla, diceva mia nonna. I bagni facevano schifo: ma è arrivata la “Cessi e Rotoloni” e ha messo le cose a posto: impianti igienici scintillanti, ceramiche di lusso, sciacquoni impetuosi, e tutta la scuola è contenta. Sulle tavolette gira il nome dell’azienda, è a rilievo e questo può dare un po’ fastidio nella seduta, ma non stiamo a fare sempre i criticoni e i disfattisti. I privati investono e c’è solo da ringraziare. Se lo Stato è assente, se nel salvadanaio pubblico non c’è una moneta per risistemare la scuola, ben venga il pizzicagnolo della piazza, se almeno lui ci può regalare una bella lavagna nuova, e chi se ne importa se sotto c’è scritto “Prosciuttoni docet”. La lavagna è bella e gratis.Quando la scuola arranca con il fiatone e i crampi, salutiamo con gioia il negozio di fitness che ha donato tre pertiche, due spalliere svedesi e quattro palloni di cuoio per potenziare la nostra palestra. Sul registro della prof di educazione fisica ora c’è scritto “Glutei e addominali d’acciaio srl”, e sulla cattedra ci sono stampati l’orario e i prezzi della palestra, che per altro è una delle migliore della città. Tutto bene, dunque, e avanti così, avanti con gli sponsor per la salvezza di questa nostra scalcinatissima scuola!

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