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mercoledì 10 novembre 2010

Il Teatro del “Giullare” vince il primo premio a Pesaro


MIEI SCRITTI

DI MARIA SERRITIELLO

Lode al Teatro del Giullare, che alla 63° edizione del Festival Nazionale di Arte Drammatica di Pesaro, vince il primo premio con “Amadeus” per la regia di Andrea Carraro.

La piéce teatrale di Peter Shaffner, che molto successo ebbe nella trasposizione cinematografica di Milos Forman del 1984, s’incentra sul rancore di Salieri per il genio nascente di Mozart. Shaffner, nel 1979, scrisse Amadeus, ispirato al “Mozart e Salieri” di Puskin che gli valse nel 1981, il “Tony Award”, il premio che celebra i conseguimenti raggiunti nei teatri americani, compresi quelli musicali. Anche a Milos Forman, per la sua trasposizione cinematografica del pezzo, fu assegnato l’Oscar, il massimo riconoscimento.

Nel segno della continuità dei successi, ecco la compagnia del Giullare, che a Pesaro ha visto riconosciuto a pieno la propria fatica. Il carniere del “Giullare” si è arricchito anche di premi singoli, per cui il riconoscimento, al migliore attore protagonista, è andato a Gaetano Fasanaro, splendido Salieri e quello, come miglior attore giovane, ad Andrea Bloise.

Gaetano Fasanaro, un Salieri perfetto, rancoroso, sottile, che scende a patti con Dio e intesse trame oscure ai danni del giovane ed ingenuo Mozart. La sua interpretazione è tutta incentrata sull’odio viscerale che lo consuma e sulla smisurata invidia che prova. In scena Salieri (Fasanaro) non si risparmia e per due atti è lì a combattere con monologhi e dialoghi di grosso impegno recitativo e mnemonico e lo fa talmente bene che il pubblico ha una sorta di benevolenza verso la malefica sua figura.

Andrea Bloise, un giovane Mozart, che ha dato un’interpretazione dinamica e versatile del personaggio. Memorabile è il ghigno equino della sua risata, un vero pestaggio alle sue tonsille. Il giovane Bloise, con assoluta professionalità e autentica passione ha interpretato credibilmente Mozart sia dal punto di vista recitativo che da quello della resa fisica.

Cinque minuti di applausi hanno sottolineato, a Pesaro, come già a Salerno non solo la bravura dei singoli interpreti ma anche l’ottima prova di tutto il cast, diretto da un preciso, puntuale ed illuminato Andrea Carraro. In città, nella scorsa stagione, “Amadeus” è stato molto apprezzato, come del resto ogni lavoro che il teatro del Giullare propone.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu

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