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lunedì 29 novembre 2010

In Italia un paraplegico non può diventare pilota


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FONTE TISCALI NOTIZIE



“L’Italia è una delle poche nazioni occidentali dove la legge non consente a una persona paraplegica di diventare pilota di voli commerciali”. La denuncia arriva da Franco Bentenuti, presidente della Federazione Italiana Piloti Disabili, nell’ambito della kermesse ‘Innovazione&Integrazione’ all’interno del quinto Forum Risk Management in Sanità di Arezzo.
Secondo Bentenuti, “in Italia ci sono molti ragazzi che vorrebbero fare dell’aviazione una professione, ma sono impossibilitati” perché “nel nostro Paese la legge è un’anomalia e, in materia di aviazione, abbiamo un ritardo di almeno venti anni”.
Per tentare di ridurre questo ritardo, la federazione dei piloti disabili ha tentato di avviare un dialogo istituzionale. Scarsi i risultati ottenuti: “L’Enav (Ente Nazionale di Assistenza al Volo ndr) ci aveva garantito il suo impegno per modificare le normative, ma stiamo ancora aspettando una risposta”. Bentenuti, nel rimarcare la situazione italiana, cita il disabile Paolo Pocobelli, “un appassionato di volo che, al fine di realizzare il suo sogno di diventare pilota di voli commerciali, è emigrato negli Stati Uniti, dove questa possibilità è consentita”.
All’iniziativa aretina i piloti disabili hanno anche posto l’accento sull’accessibilità e fruibilità degli aeroporti da parte delle persone disabili. “I piccoli aeroporti italiani non sono accessibili”, segnalano. Il presidente della Federazione italiana piloti disabili Bentenuti denuncia “la mancanza di attrezzature negli scali minori”. “Bene i grandi aeroporti, ma manca la cultura della mobilità del disabile”. Secondo Franco Bentenuti “gli scali aeroportuali minori non hanno le attrezzature necessarie per accogliere e agevolare le persone con disabilità, che si trovano in grande difficoltà negli spostamenti autonomi”. Un problema che, invece, non riguarda gli scali maggiori i quali sarebbero “generalmente accessibili, anche se manca la cultura della mobilità del disabile”.

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