Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Lo
spettacolo “Resilienza 3.0” di Massimiliano Gallo,
venerdì 12 ottobre ha inaugurato la prima
stagione teatrale del Teatro –Cinema Charlot di Capezzano, una frazione di
Pellezzano, che dista da Salerno, solo 10 Km. Il Teatro, a cui è stato dato
il nome di Charlot, il comico più
grande di tutti i tempi e non poteva non essere che così, essendo il locale una
costola della famiglia Tortora, nei
panni di Gianluca e di un compagno
di viaggio Piermarco Raniero Fiore.
La struttura, un gioiellino, che già il 16 luglio ha tagliato il nastro per
presentarsi al pubblico, ma solo adesso ha spalancato le porte, per iniziare la
stagione teatrale, con 8 spettacoli in cartellone, fino a marzo 2022. Bella
impresa, lode ai due giovani imprenditori per aver scelto, in un momento di depressione
dello spettacolo, causato dalla pandemia, aprire un nuovo teatro, laddove gli
altri li chiudono. Al loro coraggio va tutta la nostra vicinanza e
partecipazione.
A cominciare, dunque è Massimiliano Gallo, figlio d’arte, suo
padre, infatti, è stato, nel passato, il cantante napoletano di grande successo:
Nunzio Gallo. Teatralità garbata e
sicura, quella di Massimiliano, con la buona capacità di destreggiarsi sia
vocalmente che con il ballo, fa molta simpatia presso il pubblico, che non gli
lesina applausi. Ha fine dizione, soprattutto nel cucire addosso a sé e alla sottile
signorilità della moglie, uno spettacolo gradevole, leggero, anche se non
mancano spunti di riflessione meritevoli di un programma più ampio ed attento.
La napoletanità che ci si aspetterebbe, molto raramente, fa capolino nella
performance, realizzandola quasi in punta di piedi, affidando alla grande
maestria dei musici pezzi musicali nazionali tirati a lucido e interpretati dal
nostro con padronanza e personalità.
Il desiderio di un
pensiero e quindi di un percorso alternativo lo si può cogliere già nel titolo:
“Resilienza 3.0”, dato allo
spettacolo e subito chiarito e spiegato dalla voce registrata dello scrittore Maurizio
de Giovanni, intellettuale di spicco in libreria ed in televisione. La rappresentazione, un insieme di riflessioni
ed argomenti seri, sia pure in atmosfera leggera, sono, in sostanza, le sensazioni
che ognuno di noi ha provato durante la chiusura forzata nelle case, così
inusuale. Gli intermezzi di Shalana Santana, la bella consorte
brasiliana di Massimiliano, sono delle riflessioni a voce alta, problematiche
che trovano un pubblico attento, avendo condiviso le stesse ansie quotidiane,
pesanti e difficili, così come le ha descritte Massimiliano. Nello spettacolo,
poi, si alternano canzoni mai banali o sketch mai villani di Massimiliano.
Tutto l’insieme è dosato, la parte recitata fa l’occhiolino alla canzone che
viene esaltata dalla voce bene impostata di Pina Giarmanà.
Allo
Charlot di Pellezzano, Massimiliano si presenta in semplicità,
non strafà, si muove con discrezione, quasi sia ancora in lockdown e affida
alla sua capacità di essere se stesso, anche in palcoscenico, la sua valentia
attoriale, così che la recitazione non risulta mai forzata, ma si caratterizza,
come in televisione, quando interpreta il marito della sostituto procuratore Tataranni, personaggio della scrittrice
Mariolina Venezia.
Tutto scorre liscio, uno
spartito, dunque, ben organizzato, in due tempi equamente diviso tra momenti
recitati e quelli cantati, il risultato è di una piacevole gradevolezza, che è voluta
per riabbracciare ruffiano il pubblico, tenuto fin qui sottovuoto. Nessuno a conclusione di tanta dosata
signorilità si sarebbe aspettato il Coup
de théàtre. Ebbene in sala, su ogni poltroncina azzurra si lasciano notare copie
di giornali datati, tutti ci siamo chiesti (N.d.R.) quale fosse la loro utilità.
Ed ecco che Massimiliano, come già Don
Lurio, famoso ballerino della Rai TV, in uno spettacolo di tanti anni fa a “Pronto chi gioca” del 1985 / 86 fece, ha invitato il pubblico a cantare la canzoncina
da lui intonata ed a strappare i giornali, imbrattando tutta la sala. E’
inimmaginabile ciò che si è scatenato tra i presenti, stropicciare, strappare e
gettare le striscioline in ogni angolo è stato di una liberazione che non ha
avuto uguale. Un momento corale, dove il pubblico è diventato attivo, si è
coinvolto ed ha applaudito lungamente il bravo Massimiliano che ha confezionato
uno spettacolo perfetto e terapeutico.
Maria
Serritiello
www.lapilli.eu
Resilienza
3.0 di Massimiliano Gallo.
Con
Shalana Santana, Pina Giarmanà, Arduino Speranza.
Musica:
piano e arrangiamenti: Mimmo Napolitano, contrabbasso: Davide Costagliola, sax
/ clarinetto: Peppe Di Colandrea.
IL
20 NOVEMBRE LO SPETTACOLO VIENE REPLICATO AL TEATRO DELLE ARTI DI SALERNO
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