Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Continuano le
rappresentazioni teatrali “Mutaverso”,
ideazione e direzione artistica di Vincenzo
Albano, presso l’Auditorium del Centro Sociale di Salerno, stagione che ha
avuto inizio il 3 febbraio scorso al Piccolo Teatro del Giullare. Il 17 marzo,
la compagnia parmense “Dispensa Barzotti”
ha portato in scena una prima assoluta per la Campania, dal titolo “Homologia”, scritta da Rocco Manfredi, Riccardo Reina, che ne
sono anche gli interpreti ed Alessandra
Ventrella, a cui va la regia. Lo spettacolo, selezione speciale “Premio scenario 2015” è uno studio
sull’uomo e sulle sue azioni che si ripetono alla stessa maniera, giunta l’età
avanzata. Un ‘esperienza non verbale e surreale molto suggestiva.
Buio in sala e buio pesto
in scena, poi una flebile luce illumina un anziano signore, avvolto in una
vestaglia da camera, seduto in poltrona. Con movimenti lenti, che scandiscono
il tempo, si porta nella parte opposta della scena per la sua vestizione. Il
volto è coperto da una pesante maschera di gomma, naso adunco, rughe marcate,
ciglia, capelli folti e canuti, una fisionomia che richiama gli archetipi sardi
e praghesi. I gesti si ripetono automatici nel silenzio scandito dal ticchettio
amplificato di un orologio. Il vecchio è solo, immerso nel vuoto, in un
costante dormiveglia, rotto a tratti da un invisibile ronzio di un insetto che
tenta di schiacciare sulla fronte per liberarsene. Apre il giornale, sfoglia le
pagine e ne segue le notizie, ma esse prendono il volo per la stanza, sono già
consumate. Tutte le azioni mimate, data la spettacolarizzazione non verbale,
sono compiute con la lentezza che la vecchiaia impone, un lavorio di gesti
trattenuti, che gli attori manifestano con precisione. E’ il giorno del suo
compleanno ma la festa non c’è, anzi intorno a sé ha solo l’ingrato silenzio che
lo rimanda a sognati ricordi, materializzati grazie a sapienti giochi di luci.
Ed ecco la torta, palloncini gonfiati, ed il pacco regalo, che scartoccia con
rilassata curiosità. Si gingilla con la radio, cercando una rete stabile oltre
ai frammenti che emana. Nella trasfigurazione onirica, prima dell’ultimo
viaggio, incontra il suo doppio ed il suo sé giovane e con lui intreccia una
pantomima, in un ultimo anelito incantato.
Uno spettacolo
“Homologia”, attraente e sognante, per le creazioni magiche e di mimo plasmate.
A parlare e a dare senso al tutto rappresentato, sono le immagini in movimento
e l’angoscioso silenzio, reso ancora più opprimente dal buio pece, nel quale
ognuno può versare il suo stato d’animo, al di là di ciò che si vede. I giochi
delle maschere, i chiaroscuri e gli occasionali scoppi, che interrompono la
tensione, rendono il tutto più attraente. Tutto lo spettacolo è imperniato su
movimenti calibrati e sincronici e cambi veloci, agevolati dall’oscurità in cui
due attori si sono mossi all’unisono. Bravi
Rocco Manfredi e Riccardo Reina, guidati dalla sapiente regia di Alessandra Ventrella, a riprendere
spettacoli che si ben caratterizzano nel teatro buio praghese. Aleggia infatti,
nella rappresentazione, il teatro di Pintor, Kantor e lo stesso Beckett, ben comprendendo
che il percorso iniziato dai i giovani attori è solo all’inizio.
Vincenzo
Albano Direttore Artistico Mutaverso Teatro
È dottore in Lettere
Moderne e fa parte del gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Antonia Lezza, docente di Letteratura
Italiana e Letteratura Teatrale Italiana dell’Università di Salerno.
Orienta i suoi studi post-laurea verso gli aspetti organizzativi del teatro.
Presso l'Università Statale di Milano-Bicocca frequenta il Master annuale in
Cultura d’impresa dello spettacolo dal vivo e partecipa, nello stesso periodo,
alla sessione open di Organizzazione teatrale internazionale presso la Scuola
Civica Paolo Grassi.
Vince successivamente una
borsa di studio per il corso di produzione teatrale tenuto da Mauro Carbonoli,
nell’ambito del progetto FormArt diretto da Ruggero Cappuccio.
Nel triennio 2010-2013 ha lavorato al fianco
di Maurizio Scaparro come assistente
di produzione e alla regia, in particolare presso la Compagnia Italiana -
Centro Europeo di Teatro d’Arte e la Fondazione Teatro della Pergola di
Firenze.
Agli inizi di settembre
2012 fonda l'associazione culturale Erre
Teatro con sede a Salerno
Maria Serritiello
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