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lunedì 6 settembre 2010

Sakine ancora in mano aguzzine


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La preoccupazione del figlio è che potrebbe esser giustiziata in segreto.Il Vaticano segue "con attenzione" la vicenda di Sakineh, la donna iraniana condannata alla morte per lapidazione per adulterio. Lo hanno riferito fonti della Santa Sede, ricordando che "il Vaticano è sempre contrario alla pena di morte". Sakineh Mohammadi Ashtiani ha subito una nuova condanna: 99 frustate con l'accusa di ''diffondere la corruzione e l'indecenza''. A darne notizia è stato il figlio Sajjad Ghaderzadeh, con una lettera aperta pubblicata, tra gli altri, dal sito 'The International Committee Against Executions'. Nel documento il figlio di Sakineh fa riferimento a un articolo pubblicato dal London Times il 20 agosto scorso, in cui appare un foto di una donna senza velo, e attribuita a Sakineh. "Grazie a quanto siamo riusciti a sapere - scrive Sajjad - da alcune donne rilasciate la scorsa notte dal carcere femminile, la pubblicazione di questa foto ha dato alle autorità del carcere una scusa per accanirsi nuovamente contro mia madre".Il figlio della donna aggiunge che Sakineh "è stata convocata dal giudice che si occupa della cattiva condotta in carcere ed è stata condannata a 99 frustate sulla base della falsa accusa di diffondere la corruzione e l'indecenza, in base a quella foto di una donna senza velo che si presume erroneamente che sia lei". "Per ragioni sconosciute, il London Times ha pubblicato, invece della foto di mia madre, quella di un'altra donna che non indossa il velo - continua Sajjad - ma noi non sappiamo come il Times sia venuto in possesso di questa foto".Sajjad precisa poi di essere venuto a sapere che la foto sarebbe stata fornita al giornale dall'ex avvocato di sua madre, Mohammad Mostafei, fuggito in Norvegia nei giorni scorsi. Secondo quanto riferisce il sito 'The International Committee Against Executions', la foto ritrarrebbe una attivista politica che vive in Svezia. Successivamente il Times ha pubblicato una smentita chiedendo scusa ai suoi lettori, scrivendo che "l'ex avvocato Mostafei avrebbe dichiarato di avere ricevuto quella foto proprio dal figlio". Sakineh è stata condannata a morte per lapidazione, con l'accusa di adulterio e concorso in omicidio del marito e nel 2006 aveva già subito la pena di 99 frustate.

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