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giovedì 23 settembre 2010

Renato Zero, compie 60 anni il 30 settembre


PERSONAGGI

FONTE:VIRGILIO NOTIZIE

Se ne parla da mesi dei 60 anni di Renato Zero e dei concerti che il cantante romano si è regalato, nella sua Roma, per festeggiare insieme ai fans.
Sessant'anni di una vita sgargiante e provocatoria, anticipatrice (e ispiratrice) di tanto di ciò che sarebbe venuto dopo e per ciò stesso coraggiosa. Una vita vissuta anche sul filo dell'ambiguità sessuale, su cui Renato non ha mai fatto dichiarazioni esplicite. Tuttavia in un'intervista uscita sul Corriere della Sera a firma di Aldo Cazzullo, Zero dichiara che presto risponderà - a modo suo - alla domanda sui suoi amori maschili.


"Presto uscirà una canzone in cui risponderò definitivamente a questa domanda, che mi ha stancato. Ognuno si curi il proprio orto, lasci aperta la porta, non si chiuda gli orizzonti, non si appiccichi da sé etichette che la vita potrebbe smentire. Non mettiamo limiti alla provvidenza. Conosco uomini con quattro figli che la sera si truccano pesante e vanno al Colle Oppio sui tacchi a spillo".


E ancora a proposito di amori:
"Con Enrica Bonaccorti è stato un lungo viaggio affettivo insieme. Poi c’è stata Lucy Morante. Mi amava al punto da vendere i miei dischi fuori dai concerti. Si è presa un sacco di gavettoni per me, e non metaforici". "Poi è arrivato il successo, e ha reso tutto ancora più difficile. Per uscire di casa dovevo nascondermi nel furgone della lavanderia, tra le robe sporche".


Ma nell'intervista Renato Zero si racconta a tutto tondo: l'infanzia e l'adolescenza a Roma, il padre poliziotto, la madre infermiera, i travestimenti, gli amici di sempre - dalla Berté a Christian De Sica - l'essere nonno, la fede, l'amato zio comunista e le ideologie vere, mentre ora "spesso non voto. Non ho stima di nessuno, sono fermo ad Antonio Gramsci e a Luigi Einaudi. Vengo da una famiglia di comunisti (...) Oggi questi c’hanno la barca e l’ossessione per la poltrona. Litigano, ma non per la politica; per il loro ego. E fanno i soldi. Oggi fa politica solo chi ha i miliardi. Per entrare in Parlamento, un operaio deve bruciare alla Thyssen".

E ancora: i colleghi di oggi - "Tra i giovani è interessante Marco Mengoni. Mi ha confidato di essersi ispirato a me, mi fa piacere" - e, legato al tempo che passa, l'aspetto fisico: "La chirurgia estetica, però, mai. Ho fatto una sciocchezza, farmi togliere il doppio mento dall’ex marito della Santanchè. Basta così: altrimenti non ti fermi più, e alla fine sembri una mappa geografica. Già è pieno di gente con il parrucchiere privato; l’imbalsamatore privato mi pare troppo".

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