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sabato 4 settembre 2010

Salerno l ' estate non finisce




L’estate non finisce a Salerno e provincia con gli spettacoli all’aperto che si moltiplicano. Un’occasione in più per gustare, sia varietà di cibo sia per visitare siti storici, archeologici e naturalistici.

A Pontecagnano dal 4 settembre prende il via la tredicesima edizione della Festa della pizza. La bella novità di quest’anno, per incoraggiare le visite, è l’entrata è gratis, sia che si consuma o meno.

***Museo archeologico di Pontecagnano

Il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano è intitolato agli 'Etruschi di Frontiera' e raccoglie i reperti provenienti dal centro villanoviano ed etrusco-campano di Pontecagnano. Si tratta di un patrimonio di inestimabile valore, il cui nucleo più consistente è rappresentato dai reperti provenienti dalle oltre 9000 sepolture scavate nelle necropoli di Pontecagnano negli ultimi cinquant’anni.

A Gaiano di Fisciano, dal 2 al 5 settembre si svolge la “Sagra della nocciola e del cinghiale” che quest’anno è giunta alla 26° edizione

***Oasi di Frassineto

L'area naturalistica Frassineto ha una superficie di oltre 90 ettari ricoperta interamente da bosco ceduo. Deve la sua denominazione al frassino, largamente presente. L'area dista circa 15 km da Salerno ed è situata ad un'altitudine media di 650 metri nella fascia di territorio tra le zone boscate dette 'Acqua dei faggi' e 'Costa della traversa', sulla pendice occidentale dei Monti Picentini. Il perimetro dell'area coincide per un buon tratto, con la strada comunale che collega la frazione di Gaiano (Fisciano) con i comuni di Calvanico a nord e Castiglione dei Genovesi a sud.

A “Gusta Minori”, il 3 e 4 settembre è presente la gastronomia, la tradizione e lo spettacolo.

***Basilica di S.Trofimena

Le vicende storiche di Minori sono strettamente legate al culto e alla venerazione per la Santa Martire Trofimena di Patti, di cui, per più di un millennio, la cittadina ha conservato gelosamente le reliquie. L’urna contenente i resti della Santa fu rinvenuta, come riporta la tradizione, sulla spiaggia di Minori forse tra il VI-VII secolo.
Riconosciuta subito come Santa, i cittadini di Minori edificarono in suo onore un’imponente Basilica, ma le sue reliquie furono trasferite ad Amalfi per timore delle incursioni dei Longobardi che, nonostante ciò, nell’anno 839 riuscirono a trafugarle e a trasportarle a Benevento per opera del principe Sicario. Per intercessione del principe Radelchi e del Vescovo di Benevento, le sacre spoglie della Santa furono riportate a Minore dagli Amalfitani con solenne processione di clero e di popolo il 13 luglio 840 e nascoste gelosamente nella Basilica che nel 987, con l’elevazione di Minori a sede vescovile, divenne la cattedrale minorese.

La facciata principale, di leggero gusto barocco, che si eleva da un sacrato recintato da una balaustra in pietra, presenta in una nicchia al di sopra dell’ingresso principale il busto della Santa di fattura tardo barocco; su quelli laterali, in due ovali, i busti dei SS. Apostoli Pietro e Paolo e tra le otto lesene ornate con capitelli compositi in stucco, le statue degli Evangelisti.
A lato della chiesa è l’alto campanile a pianta quadrangolare di stile neoclassico diviso in altezza in tre ordini decorati con lesene e ampi finestroni arcuati in cui si intravedono le maestose campane.

A Baronissi “La giostra dei lanaioli” da venerdi’ 3 a domenica 5 settembre

.*** Convento francescano

Il Convento francescano è ubicato su di una collina che domina il fondo valle di Baronissi. Una leggenda settecentesca attribuisce la fondazione nell'1212 a Fra' Simone di Assisi, Fra' Giacomo e Frate Agostino, primi seguaci di San Francesco. Studi e ricerche lo fanno risalire al '400. Dopo il terremoto del 1980, parte del Convento, che per lunghi anni ha ospitato la Scuola Media, è stato utilizzato come sede provvisoria del Comune di Baronissi.
Annessa al Convento, è la Chiesa della SS. Trinità che, nella sua struttura attuale, risale al 1695. La chiesa con pianta a croce latina, presenta una navata unica ( 52 m. x 15 m. ) sulla quale si aprono 14 cappelle laterali, 7 per ogni lato. Per tutta la navata ed il transetto corre una balaustra di legno. Anche il soffitto della navata centrale è in legno e risale all'anno di costruzione, con tre tele del Seicento. Il portale è formato da due parastre di ordine dorico, sormontate da un timpano ad arco spezzato; al centro del timpano, una maiolica raffigura la santissima trinità.

Da venerdì 3 a domenica 5 settembre a Cava dei Tirreni si può assistere alla “Festa medievale”

***Badia di Cava dei tirreni

Il fondatore della badia fu S.Alferio, nobile salernitano- già familiare ed ambasciatore del principe di Salerno Guaimario III- che nel 1011 si ritirò sotto la grande grotta "Arsicia" per menarvi vita eremiticaL'accorrere dei discepoli, attratti dalla sua santità, lo indusse a costruire un monastero di modeste dimensioni. Egli però continuò ad abitare un piccolo vano della grande grotta, che si era scelto come cella, ed in questa, in età molto avanzata, morì e fu sepolto. Era il 12 aprile 1050.

Ed infine, presso il castello di Arechi di Salerno, per la manifestazione “Salerno Arechi Festival” concerto di musica jazz del duo Dario Deidda e Julian Oliver Mazzariello(4 settembre) e ritmo latino con i “Cuban Stories”, sempre il 4 settembre.

***Castello di Arechi

Il Castello di Arechi è un castello medievale, situato ad un'altezza di circa 300 metri sul livello del mare, che domina la città ed il golfo di Salerno. È detto di Arechi perché la costruzione di questa fortificazione si associa, tradizionalmente, al duca longobardo Arechi II. La più antica fase costruttiva, secondo alcune indagini archeologiche, risale al VI secolo ed è opera di maestranze goto-bizantine.

Il castello, tuttavia, assunse grande importanza militare nell' VIII secolo, con il principe longobardo Arechi II che, seppure non introdusse particolari modifiche al fortilizio, ne fece il cardine del sistema difensivo della città.

Maria Serritiello

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