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lunedì 6 settembre 2010

OGNI GIORNO DI PIU' LA SCUOLA PUBBLICA MUORE


Argomenti vari



Sarà una settimana calda, quella che comincia domani, per quel che riguarda la protesta dei precari della scuola. A pochi giorni dalla ripresa delle lezioni (già domani, in alcune, si ricomincia, mentre in molte regioni il via è fissato per il 13 settembre), e nelle ore cruciali per le assegnazioni delle ultime cattedre per gli incarichi annuali, i professori rimasti senza incarico minacciano iniziative e mobilitazioni fino allo sciopero nazionale.


Finiti per scelta, o interrotti bruscamente, gli scioperi della fame che hanno caratterizzato la scorsa settimana da Nord a Sud del Paese (l'ultima precaria, Maria Carmela Salvo è stata ricoverata per un malore in Friuli ma a Roma Giuliana Lilli ha iniziato da oggi a non alimentarsi), prosegue la protesta davanti a Montecitorio, con un presidio che manterrà la postazione almeno fino all'8 settembre, quando con l'inizio dell'attività parlamentare è stata convocata una nuova assemblea aperta per organizzare uno sciopero nazionale, che potrebbe essere programmato a fine mese.

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