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martedì 7 settembre 2010

La mostra del cinema di Venezia 2010


CINEMA

Placido: "Il mio Vallanzasca è un angelo affacinato dal buio"
di Emanuele Bigi

Non è una novità, ogni volta che Michele Placido si mette dietro una macchina da presa fa discutere. È il turno di Vallanzasca – Gli angeli del male, fuori concorso alla Mostra di Venezia. Vallanzasca è un criminale che sta scontando quattro ergastoli per essersi distinto negli anni Settanta nell’ambiente della malavita milanese, le sue specialità erano rapine, omicidi e sequestri. Vallanzasca ha raggiunto le prime pagine dei giornali venendo dipinto anche come l’idolo delle donne per il suo fascino e per l’abilità di sedurre con le parole, “è anche molto autoironico con un senso narcisistico innato”, afferma Kim Rossi Stuart, nei panni del criminale. “L’ho incontrato più volte - dice – e mi ha colpito questa sua caratteristica”. Aspetto che viene fuori anche nel film, “ed è proprio questo il mistero di Vallanzasca”, dichiara Placido, si tratta di un simpaticone nato ladro.Quell'affascinante lato oscuro - Nel film si definisce: “Un angelo affascinato dal buio con il lato oscuro un po’ pronunciato”. Placido rifà un altro Romanzo criminale, questa volta del nord dove la cronaca dei delitti e delle rapine si mescolano alla fiction, anche se lui rivela: “Romanzo l’ho lasciato da parte, per questo film ho pensato più a Il profeta”. Un paragone a nostro parere troppo alto. Intervista alla SolarinoLa protesta dei parenti delle vittime - Le polemiche arrivano dall’associazione dei famigliari delle vittime, “rispetto il loro dolore ma non è possibile che in Italia non si possano fare film sui criminali, pensiamo agli altri paesi europei, o all’America, in Francia il ministero ha sovvenzionato il film sul criminale nazionale – prosegue il regista – da noi esiste il falso moralismo, come se Vallanzasca rappresenti il male dell’Italia dal dopoguerra ad oggi. Sta pagando i suoi errori a differenza di qualcun altro”. Nel cast ci sono anche Filippo Timi nei panni di Enzo, uno della banda che ha tradito Renato, “il personaggio più estremo del film”, commenta l’attore, Valeria Solarino in quelli di Consuelo, la compagna da cui Vallanzasca ha avuto un figlio e Francesco Scianna, prima nemico poi amico del protagonista. La mitizzazione di Vallanzasca è iniziata.

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