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martedì 7 settembre 2010

Il premio Campiello come Miss Italia....


LIBRI

Campiello con polemica, la gaffe di Vespa sul decolleté della Avallone fa infuriare Michela Murgia di An. Loi

"Si sta comportando come un vecchio bavoso". Una reazione tra lo stupito e l'irritato, quella di Michela Murgia, recepita da Gad Lerner, seduto a fianco durante la premiazione per la finale del premio Campiello, alle parole pronunciate dal conduttore Bruno Vespa nel chiamare sul palco la vincitrice per la sezione Opera Prima, Silvia Avallone, per il libro Acciaio. "Inquarate questo strepitoso decolleté", ha detto il giornalista rivolto alla regia e accompagnando la battuta con uno sguardo languido sull'avvenente bellezza della 26enne. Una battuta sul tatuaggio che la scrittrice ha sulla spalla, un abbraccio e, quindi, non pago, un altro commento: "La sto toccando e nonostante il grande successo vi assicuro che vibra ancora di emozione".Se l'emozione sembra aver travolto la destinataria degli apprezzamenti - ("Ero emozionata, non mi sono neppure resa conto") - la cosa non ha mancato di sollevare un polverone di polemiche. Dalla reazione piccata di Michela Murgia, alle pagine di Repubblica attraverso le quali è Gad Lerner a dare man forte alla scrittrice sarda vincitrice del premio Campiello per il 2010 con il suo Accabbadora.Lerner racconta che Vespa piuttosto che parlare del libro della scrittrice esordiente, ha preferito lasciarsi andare ad apprezzamenti, poco consoni al ruolo, che "giustamente" hanno fatto andare su tutte le furie Michela Murgia. Scrive il giornalista che "il libro è passato decisamente in secondo piano, quasi che il maturo maschio italiano di successo e benpensante - dimentico della sua professione - in un tale frangente si ritenesse autorizzato alla deroga protocollare: la pupa ha ben altro da mostrarci, cosa colete che me ne importi se è una scrittrice di valore? Sciambola - insiste Lerner - mica perderemo tempo a intervistarla come un Carofiglio, un Pennacchi e o una Pariani qualsiasi".Certo, in un contesto come quello della televisione italiana, dove troppo spesso le donne sono messe letteralmente in vetrina come pezzi d'arredamento - e Porta a porta non fa eccezione -, quelle parole a Bruno Vespa non devono essergli suonate stonate. A dimostrazione il commento del conduttore nel day after: "L'apprezzamento alla Avallone era fatto con molta grazia. La Murgia dimostra di non avere senso dell'umorismo. Ad majora". Ecco tornare il solito "senso dell'umorismo". La scrittrice affida ad un'agenzia il resto del suo pensiero "a caldo", oltre quello confidato a Lerner. "Vespa non mi è piaciuto. Il suo comportamento verso la Avallone e gli apprezzamenti sono stati di cattivo gusto. Se li avesse fatti a me, avrebbe avuto la risposta che si meritava". Raggiunta al telefono subito dopo essere atterrata a Cagliari, ha completato così il suo pensiero: "Quando c'è di mezzo una donna, si va sempre a parare sul corpo. Non importa la sua intelligenza, non importa se viene festeggiata, premiata, perché ha scritto un libro importante. Tutto si svilisce, si riduce alla carne". "In altre tv d'Europa - è la chiusa -, a un conduttore non sarebbe permesso di comportarsi così".E gli apprezzamenti tributati alla Avallone non sono l'unica dimostrazione di humor mancante. Durante la serata trasmessa in diretta su Raiuno, la Murgia ha pensato bene di bacchettare Vespa anche su un altro tema, evidentemente trattato dal conduttore con troppa leggerezza. Durante la premiazione, riferendosi al primo libro della scrittrice, Il mondo deve sapere, Vespa ha detto: "Insomma, lei è una precaria". La risposta è fulminea: "Se è per questo lo è anche lei". Per poi aggiungere: "Mi ritengo una privilegiata, il precariato invece è uno dei maggiori problemi italiani (la scrittrice ne parla ampiamente nel suo blog www.michelamurgia.it ndr), e investe tantissime persone sulle cui condizioni c'è poco da scherzare".

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