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martedì 21 marzo 2023

Buon Compleanno Don Benedetto

 


di Maria Serritiello

Il prossimo 28 marzo, Don Benedetto D’Arminio compirà 90 anni, 40 di essi trascorsi nella Parrocchia di San Paolo Apostolo di Salerno, terzo parroco, nell’ordine, dalla fondazione della chiesa. Si comprende bene, quanto i fedeli di questa vasta zona della città siano affezionati al loro anziano parroco, anche se non lo è più.

Don Benedetto D’Arminio nasce a Montecorvino Rovella il 28 marzo 1933 dove frequenta le scuole statali fino alle medie per poi entrare nel Seminario di Salerno, dove frequenta il ginnasio e completa gli studi classici e teologici. Successivamente   consegue   la   licenza   in   Teologia   Pastorale   alla   Pontificia Università Antonianum di Roma e   la   laurea   in   Pedagogia   ad   indirizzo socio-pedagogico   presso l’Università di Cassino. Per   diciotto anni è stato Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, sia nel  Settore Catechesi, sia nel Settore dell’Insegnamento della Religione cattolica. Ha insegnato Storia e Filosofia al Liceo del Seminario diocesano e Psicologia della Religione presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose in Salerno. Nel maggio del 1995 viene nominato da papa Giovanni Paolo II cappellano di Sua Santità. Il 20 Aprile 1958, viene Ordinato Sacerdote e svolge una proficua attività pastorale nelle frazioni alte di Giffoni Valle Piana, come parroco e Rettore del Santuario Maria SS. Di Carbonara. Il 1° settembre 2013 offre il suo servizio pastorale alla parrocchia Gesù Risorto di Salerno fino al 1° aprile 2014, in seguito viene nominato vice priore della Chiesa Maria SS.ma del Carmine a Salerno e dal 31 marzo 2017 al 31 maggio 2020 è stato Rettore del Santuario Maria SS. Del Carmine di Salerno, dove attualmente è Vice Rettore.

Quando Don Benedetto D’Arminio fu nominato parroco della Chiesa di San Paolo Apostolo nel quartiere e nella comunità le problematiche presenti erano numerose e di svariata natura, non da ultima la scarsa coesione tra gli abitanti che si erano insediati di recente nella zona e dunque non riuscivano ad aggregarsi. Anche l’aspetto estetico del quartiere e della chiesa erano molto “diversi” da come si presentano oggi, per non dire delle condizioni in cui don Benedetto trovò la Chiesa al suo arrivo è che solo  grazie al suo impegno, alla sua dedizione ed alla sua caparbietà, oggi la Chiesa è davvero bella sia esteticamente che spiritualmente e risponde appieno all’esortazione del Santo Padre che “invita i cristiani ad essere uniti non secondo il disegno umano, ma grazie all’intervento dello Spirito Santo; ad essere un popolo nella continua ricerca dell'armonia e non dell’uniformità”.

 

Sono passati esattamente 10 anni da quando don Benedetto ha lasciato la parrocchia San Paolo, ma il legame con la sua chiesa-famiglia non si è mai interrotto. Le speranze dei suoi ex-parrocchiani non sono state disattese, don Benedetto non ha dimenticato nessuno dei suoi figli e ogni volta che ha la possibilità di ricordarli lo fa con immutato affetto. Tuttavia, ciò   che   ci   meraviglia, non   è   tanto   l'inscindibilità   del   legame   con   i   suoi   ex-parrocchiani quanto la capacità del Don di continuare ad accrescere il numero di fedeli anche nel Santuario della Madonna del Carmine, dove a tutt'oggi svolge la sua missione. In questo lasso di tempo don Benedetto, sia come rettore che come vice, è riuscito con le sue omelie, con   la   sua   disponibilità, con   il   suo   sorriso   ad   instaurare   un   altrettanto inscindibile rapporto affettuoso con tutti coloro che frequentano il Santuario. Grazie alla sua lunga esperienza (tra meno di un mese saranno 65 gli anni di sacerdozio) Mons. D'Arminio ha saputo costruire un rapporto di massima collaborazione con tutti: in primis con gli altri sacerdoti che lo hanno affiancato, con l'attuale rettore don Biagio Napoletano, con i ministri straordinari, con i sacristi, con i chierichetti, ottima intesa c'è anche con il Priore dott. Califano con i terziari, con i confratelli e le consorelle dell'arciconfraternita, un legame particolare, di completa sintonia,  c'è infine con i maestri che quotidianamente si alternano all'organo per animare insieme al coro le sue funzioni. Tutti hanno imparato ad apprezzarlo   e   tutti, in   occasione   del   suo   compleanno, desiderano  stargli   vicino   per manifestargli  l'affetto   e   la   gratitudine   che   gli   sono   dovuti.   Ad   un   sacerdote   davvero speciale, un uomo che ha realmente donato tutta la sua vita per la collettività, un padre amorevole per tutti i suoi figli, un amico sincero, non possiamo che esprimere i più fervidi auguri di lunga vita.

                     Buon compleanno don Benedetto

 

Maria Serritiello











 

 

 



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