Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Carlo V di Spagna, di ritorno dalla battaglia di Tunisi, vinta gloriosamente nel 1535, ai danni dell'ammiraglio turco Khayr al Din ,detto Barbarossa, si fermò nella Certosa di Padula, in provincia di Salerno, ospite dei monaci certosini, per poi riprendere il cammino.
L'ospite eccellentissimo,con tutto il suo esercito,ben si adattò alla vita austera dei monaci,condividendone persino una sguarnita cella. Unica eccezione: la richiesta di un materasso su cui dormire al posto del giaciglio.
Durante la sosta Carlo V consumò i frugali pasti offerti dai certosini che non prevedevano l'uso della carne. I monaci, intimoriti da tanta presenza, per farGli cosa gradita, cucinarono una enorme frittata che la leggenda vuole fatta utilizzando mille uova per soddisfare gli appetiti di tutto l'esercito.
Il re, per ringraziarli di tutte le attenzioni ricevute, mantenne e confermò tutti i privilegi già precedentemente loro concessi.
Ogni anno, ed anche questa volta, dal 10 agosto e per tre giorni si ripete il rito, richiamando molti turisti, incuriositi dall'eccezionale impiego di uova. La padella,di dimensioni enormi, più simile ad una macchina da guerra, dopo aver girato e rigirata la frittata, viene esposta dinanzi alla storica Certosa, e offerta alla curiosità dei visitatori. Il buon cibo, dopo aver suscitato la comprensibile ammirazione dei presenti, spezzettato in provvidi panini, viene assaporato con gusto come si pensa abbiano apprezzato Carlo V e i suoi soldati. Della famosa frittata se ne è' occupato anche il cinema, nel film “C'era una volta" di Francesco Rosi ed interpretato da una prorompente Sofia Loren e dall'affascinante Omar Sharif.
Maria Serritiello
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