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giovedì 5 giugno 2014

Paolo Coviello autore, cantante ed esteta della vita per raccontare l’anima








 
Fonti varie

  • Paolo Coviello cantante e autore


  •  La passione per la musica è evidenziata dallo studio del pianoforte intrapreso all'età di otto anni e lo studio dell'arte canora. Già in quegli anni si evinceva la grande capacità artistica dovuta ad un talento che non era dovuto solo allo studio ma a forti capacità naturali. 

     E' negli anni ottanta che si raggiunge la maturazione artistica: si forma la prima band (blue tongue) caratterizzata da influenze blues fusion. 

    Nel frattempo gli interessi per quest'arte si trasforma in lavoro vero è proprio: partecipazioni ad importanti eventi quali raccolta di fondi per diverse cause; ospitate a programmi televisivi(premio Mia Martini) ecc. Negli anni novanta si forma un nuovo gruppo composto da professionisti del settore chiamato R41R che produceva Rock italiano. Nel duemila il grande evento: ROCK BAND progetto Sting in Jazz cover band che rielaborava i brani della celebre rockstar in chiave Jazz.
     
     
     
    Così lo descrive il  Fan club di Roma
     
    Esteta della vita che racconta l’anima nelle sue molteplici sfaccettature. Cantautore di passati vissuti, episodi immaginati, realtà sognate, trame rubate da altre vite, da altri percorsi. Un uomo che si siede su una panchina e ti chiede di pensare con il cuore; mentre osserva il mondo attorno a sé, la sua immaginazione vola e lo trasforma in composizione. Poi ascolti insieme a lui il canto del mare, e già nella sua testa compare l’armonia che le sue mani e la sua voce trasformeranno in canzone. Non è semplice scindere l’uomo dall’artista, significherebbe scindere un’ essenza primaria. L’uomo che crede nei rapporti a doppio senso più che nelle convenzioni , si fonde con l’artista che canta gli affetti che sanno dare senza avere nulla in cambio. L’uomo che ha conosciuto molti vissuti, potenzia il cantautore che sperimenta l’essenza della vita, narrando di realtà apparentemente frivole e belle nella loro semplicità, raccontando di passioni attuali nascoste tra le righe di musiche contemporanee. Paolo Coviello, come un burattinaio, racconta la nostra vita. Siamo frammenti delle sue canzoni: le nostre emozioni, i nostri perché, i nostri sogni , i nostri dolori, le nostre risate, tutto quello che ci circonda … fino al punto di portarci a sorridere, a piangere, a vivere. A considerare che c’è sempre una soluzione, che c’è sempre un nuovo inizio, che c’è sempre una possibilità. Per ricominciare. Per vivere. Per pensare. Le sue canzoni nascono così. Le storie reali nascono così. Intensamente. E a noi piace proprio per questo motivo.
    C.F.
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     


     

     

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